Queste notizie sono terribili nella loro surreale consistenza e purtroppo se vista nel suo complesso rappresentano benissimo il valore morale di un paese come l'italia la sua retorica tronfia, il suo nazionalismo profondamente privo di spessore e culturalmente vacuo.
Questo è il servizio reso dal loro paese ai parenti di quelle povere creature che hanno perso la vita per l'incuria l'immoralità la furbizia delle loro classi dirigenti locali (in questo caso).
Dallo stato è arrivata la medaglia d'oro al valore civile da quella cariatide di presidente Ciappi campione assoluto di quella retorica
tipica dello stato italione.E' nauseante un riconoscimento di questo genere uno sfregio dell'insensatezza, un attribuzione di eroismo a povere creature che sono solo vittime di istituzioni vergognose e purtroppo assolutamente rappresentative di uno stato al crepuscolo.
L'italia non paga di ciò ha fatto un altro regalo ai sui valorosi e orgogliosi figli.
Eccolo quà.
Buona vergogna a tutti.
San Giuliano, incarico all’ingegnere del crollo Progettò la scuola della strage, diventa coordinatore per la sicurezza. I parenti delle vittime: siamo indignati STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
DAL NOSTRO INVIATO
LARINO (Campobasso)— Dicono di essere stati umiliati e offesi. Ogni loro parola gronda sdegno e rabbia. I genitori dei ventisette bambini uccisi dal crollo della scuola «Francesco Jovine» di San Giuliano di Puglia, crollo, dicono le perizie, avvenuto «in occasione» ma non «per colpa» del terremoto del 31 ottobre 2002, vorrebbero giustizia.Maè come se a ogni passo avanti compiuto nell’accertamento della verità e delle responsabilità corrisponda, fatalmente o forse no, sempre una nuova violenza, sempre una nuova occasione di oltraggio alla memoria dei loro bambini. Persino ora che il presidente Ciampi ha riconosciuto con una medaglia al valor civile quel sacrificio, non riescono a gioire. Ieri, alla notizia che l’amministrazione comunale di Larino ha affidato all’ingegnere Giuseppe La Serra, principale imputato nel processo per la strage di trenta mesi fa, l’incarico di responsabile per la sicurezza dei lavori (1,3 milioni di euro) per la zona artigianale, i genitori delle vittime della «Jovine» sono insorti. E hanno scritto a tutti quelli che avrebbero potuto ascoltarli, dai giornali alle istituzioni.