CDL/ MARONI: PARTITO UNICO ORA NO MA FRA TREDICI MESI SI'
29/04/2005 - 12:20
Lega non potrà sottrarsi a confronto.Nel 2006 soggetto nuovo vince
Roma, 29 apr. (Apcom) - L'iniziativa di Silvio Berlusconi per un partito unico del centrodestra "è un' uscita politica di grande rilievo, non c'è dubbio" e "la Lega non può sottrarsi a questa discussione: non ci possiamo chiamare fuori". Lo dice a Radio 24 il ministro leghista del Welfare Roberto Maroni.
"Io non boccio nulla - ha aggiunto Maroni riferendosi al titolo del quotidiano La Repubblica che riportava una sua intervista - anzi dico che la Lega non chiude le porte a questa prospettiva perchè secondo me non può puntare tutte le sue carte sull'identità senza vedere più avanti".
"E' una strada difficile - ha aggiunto il ministro - perchè i partiti hanno la loro storia e c'è una legge elettorale con una quota proporzionale. La questione, anche per la Lega, è rinunciare a una parte della propria identità per investire in qualcosa di diverso. Non lo posso decidere io, nel partito c'è chi non la pensa così, ci sono gli organi direttivi e c'è la base, ma la discussione è aperta e non si può evitare".
Secondo Maroni,"il partito unico o partito della libertà non può essere solo un cartello elettorale perchè quello lo abbiamo già sperimentato ma deve essere un soggetto politico nuovo con precisi contenuti programmatici". "Passare dalla Casa delle libertà a una nuova formazione: è una sfida vera, un valore aggiunto - spiega ancora Maroni - che potrebbe consentire al centrodestra di vincere le elezioni del 2006". "Quando dico adesso no - precisa il ministro del Welfare - voglio dire che se fossimo andati a votare subito il partito unico non sarebbe stato possibile, ma fra tredici mesi è una prospettiva che ha qualche possibilità di successo".
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