Una raspata come questa è degna di un campione del lecchinaggio. Lingua double face: un lato abrasivo per una pulizia di prima mano, un altro soffice e delicato per detergere rimasugli e tonificare l'orifizio.
Finché c'è Bondi, il fondoschiena del Cavaliere sarà sempre fresco e profumato. Leggete qui.
da Repubblica del 29.04.2005
ROMA - Sandro Bondi affida a una lettera aperta pubblicata da Vanity Fair (intitolata «Coraggio presidente Berlusconi, ne ha viste di peggiori»), il suo affetto per «un uomo di cui l'Italia non può fare a meno, e che ci riserverà altre sorprese».
«Carissimo presidente», scrive il coordinatore forzista, «lei è l'uomo che ho ammirato e che ho avuto il dono di conoscere personalmente nel 1989. Lei ha cambiato la mia vita. Oggi si dice comunemente che nel 1993 lei avrebbe compiuto un miracolo, dando vita in pochi mesi dal nulla a un partito politico. Il suo miracolo più grande, tuttavia, lei lo ha compiuto qualche anno più tardi, dopo la sconfitta subita alle elezioni politiche del 1996. Ricordo bene quei giorni drammatici. Ricordo di aver trepidato e pregato per la malattia che l'aggredì proprio in quel periodo».
«Se ci ripenso», continua Bondi, «provo ancora oggi una grande emozione. Con lei vince luomo non come eroe solitario, ma come soggetto che ha fede nella libertà, che ha fede religiosa, che ha bontà d'animo e ardore etico, l'uomo che dimostra ancora una volta in questo frangente lungimiranza politica e qualità di genio umano».