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    Lightbulb Re: 29 aprile (6 aprile) - S. Pietro da Verona martire

    29 APRILE 2018: SAN PIETRO DA VERONA, MARTIRE E PATRONO DELL'INQUISIZIONE ROMANA; QUARTA DOMENICA DOPO PASQUA…


    «QUARTA DOMENICA DOPO PASQUA.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Quarta Domenica dopo Pasqua
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-dom4.htm

    «San Pietro, martire, 29 aprile.»
    Guéranger, L'anno liturgico - San Pietro, Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-29apr.htm




    SANTA MESSA domenicale celebrata da Don Floriano Abrahamovicz alla "Domus Marcel Lefebvre" di Paese (TV) alle ore 10.30 stamattina 29 APRILE 2018, SAN PIETRO DA VERONA E QUARTA DOMENICA DOPO PASQUA:


    «IV dom. dopo Pasqua
    https://www.youtube.com/watch?v=SCh1jzb3xQY
    IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=GfdMPIrZB0w
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    »



    SANTE MESSE ed omelie domenicali dei Sacerdoti dell’Istituto Mater Boni Consilii - IMBC:


    Sante Messe - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    https://oratoriosantambrogiomilano.wordpress.com/
    https://oratoriosantambrogiomilano.w...a-dopo-pasqua/
    “L’omelia tenuta da don Ugolino Giugni domenica 29 Aprile 2018 – IV Domenica dopo Pasqua – è disponibile per l’ascolto ->”
    https://oratoriosantambrogiomilano.f...egrazie_mi.jpg





    "Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara:
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw
    https://www.youtube.com/user/sodalitium"

    http://www.sodalitium.biz/2604-madon...azioni-verrua/



    San Pietro Martire - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-pietro-martire/
    «29 aprile, San Pietro Martire (Verona, 1205 circa – Seveso, 6 aprile 1252). Inquisitore dell’Ordine dei predicatori ucciso dagli eretici, patrono del seminario dell’Istituto Mater Boni Consilii di Verrua Savoia.
    Preghiera a San Pietro da Verona del Card. Schuster, Arcivescovo di Milano (Indulgenza di 300 giorni).

    O Dio, che al Beato Sacerdote e Martire tuo Pietro concedesti la grazia di vergare col suo sangue quel Simbolo di Fede che, appreso diligentemente da fanciullo, divenuto poi predicatore del tuo Vangelo, imperterrito predicò ai popoli contro l’eretico errore, deh! per le sue preghiere concedi alla tua Chiesa di predicare fedelmente la tua Cattolica Fede e di confermarla con le opere. Per Cristo nostro Signore.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...na-228x300.jpg








    29/04: IV dopo Pasqua con memoria di S. Pietro Martire, co-patrono di Verona « www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/2018/04/29...ono-di-verona/
    «29/04: IV dopo Pasqua con memoria di S. Pietro Martire, co-patrono di Verona.

    Era il 2012 quando, dopo 5 anni di instancabili e variegate battaglie, pressoché quotidiane, i cattolici tradizionalisti veronesi riuscirono a liberare la chiesa e casa natale del co-patrono dai luterani. La ricordiamo come una delle battaglie vinte dal Santo, per la costanza e dedizione nella Fede e nell’Azione di molti di noi. Da allora, la chiesa è rimasta chiusa finché è stata concessa ad una associazione di promozione turistica.
    SAN PIETRO MARTIRE, INQUISITORE UCCISO DAGLI ERETICI SEVESO 1252, MORTE DI UN INQUISITORE.
    (Articolo di Massimo Trifirò, da La Padania del 29 agosto 2004)
    La drammatica storia dell’agguato al frate domenicano veneto Pietro Rosini compiuto in Brianza da parte di alcuni eretici lombardi.
    1.IL DOMENICANO
    Pietro Rosini, il domenicano che in seguito sarà martirizzato e rapidamente elevato agli onori degli altari, venne al mondo a Verona in un giorno imprecisato del 1206.
    La sua famiglia, come altre di qualche influenza nei territori settentrionali della Penisola, apparteneva, seppur non ne mostrasse la sfacciata evidenza, alla setta dei catari, o manichei, specificatamente indicati col nome di Patarini, ovvero ad una delle forme ereticali cristiane maggiormente diffuse in quegli anni.
    Appare dunque paradossale, o forse determinato da una volontà superiore, che il successivo dipanarsi della sua esistenza si sia poi svolto all’insegna della più rigida ortodossia cattolica, e che addirittura Pietro ne sia poi divenuto un campione, uno strenuo difensore, qualcuno che pagò con la vita le sue ferme convinzioni religiose.
    Si narra comunque, a questo proposito, che il suo indirizzo di pensiero fosse già ben strutturato fin dalla più giovane età, al punto che una volta, e forse il ragazzo non aveva neppure sette anni, trovandosi a discutere con uno zio, lo contraddisse addirittura su un principio fondamentale della dottrina, a proposito dell’errore cataro sull’Entità reggitrice del Creato, che era unica e identificabile con Dio, e non dualistica come gli eretici professavano, divisa cioè tra il concetto di Bene e quello di Male, tra spirito e materia.
    La predisposizione allo studio che Pietro aveva dimostrato fin da piccolissimo, favorirono che il padre si convincesse ad assecondarla, inviando perciò il figlio all’Università di Bologna per completare la propria formazione culturale.
    Fu quella l’occasione per imprimere una svolta definitiva alla sua vita, nel momento in cui, in quella città degli studi sotto la protezione di papa Innocenzo III, il giovane studente ebbe modo di venire in contatto con l’ambiente infiammato dallo zelo di Maestro Reginaldo e dei suoi Frati Predicatori, e soprattutto di conoscere personalmente il fondatore stesso dell’Ordine Domenicano appena approvato dalla Santa Sede, ovvero proprio quel Domenico di Guzman che in quel tempo, nel 1221, era ospite del convento di San Nicolò, in vista della preparazione del secondo Capitolo Generale dei propri seguaci.
    I due, che il destino poi accomunò nella gloria della santità, dunque si incontrarono, e a quel punto il più anziano raccolse dal nuovo adepto l’ormai convintissimo desiderio di dedicare la propria esistenza agli stessi ideali, e alla medesima lotta, che animava lo spirito battagliero dell’Ordine.
    A nulla poi valsero i doverosi tentativi del castigliano Domenico di raffreddare prudentemente una vocazione che poteva anche rivelarsi acerba, tramite la puntuale descrizione fatta al veronese della rinunce, dei dolori, delle fatiche, che il ruolo di predicatore comportava. Pietro, sempre più affascinato da quella personalità dirompente, in ultimo rispose di esserne comunque consapevole e pronto ad affrontarli, e allora venne abbracciato, e definitivamente accolto.
    Il noviziato durò in seguito ben nove anni, e fu condotto in modo esemplare, e addirittura rigido, mostrando giorno per giorno, ora per ora, sotto la guida del priore Ventura, l’amore del nuovo converso per lo studio intenso e ininterrotto, e per la preghiera e la contemplazione, che ogni notte rubavano diverse ore al suo meritato riposo.
    Prima di avviarsi sulle strade del mondo, a Pietro Rosini fu quindi riservata la sorte di far tesoro degli estremi insegnamenti di Domenico di Guzman, e di essere testimone diretto della sua morte, quando, tornando da Venezia, al termine di una delle tante visite alle sessanta case della Confraternita sparse in otto province, il Fondatore cedette alla consunzione e alla malattia, spegnendosi poi nella stanzetta disadorna del discepolo Frate Moneta, non avendo mai voluto egli stesso, per umiltà, possedere una cella propria.
    Quando già era stato ordinato sacerdote, indossando il caratteristico saio bianco con il mantello nero, al nuovo religioso toccò poi di essere sottoposto ad una prova difficile, ad un’irridente sfida del Tentatore. Trovandosi a Como, e avendo avuto una concreta apparizione notturna delle sante martiri Agnese, Cecilia e Caterina d’Alessandria, così come gli era già capitato a Bologna durante il noviziato, Pietro venne infatti accusato da spiriti gretti di ricevere segretamente donne in convento, e spedito poi, per punizione e penitenza, nel lontano convento marchigiano di Jesi.
    Fu però là, dopo che il suo comportamento integerrimo aveva convinto i superiori a riesaminare il suo caso riconoscendone alla fine la completa innocenza, che nel 1229 lo raggiunse il decreto di piena reintegrazione nel ruolo di predicatore itinerante.
    Gregorio IX, il papa che era intanto succeduto ad Innocenzo, determinò perciò di inviarlo a Milano, città che allora rappresentava il cuore pulsante dell’eresia catara.
    Pietro vi giunse nel 1232, e si rese immediatamente conto di quale forza ed organizzazione possedessero i manichei, attestati specie all’interno delle potenti famiglie aristocratiche e grandi borghesi locali, come ad esempio quella dei Pacta da Giussano, che il sacerdote ritroverà poi sulla sua strada nel ruolo di attentatori alla propria vita. Non appariva perciò incomprensibile, dati tali radicamenti, che le stesse autorità municipali meneghine fossero, almeno tacitamente, favorevoli a che l’eresia continuasse ad allignare, e particolarmente perciò propensi a cercare di dissuadere ogni tentativo di restaurazione completa dell’ortodossia cattolica.
    Pietro, trovandosi di fronte una situazione tanto complicata ed ostile, non si perse però affatto d’animo. L’investitura diretta di San Domenico era la sua forza, e intendeva perciò metterla a frutto. Posto il proprio quartier generale nel convento di Sant’Eustorgio, il domenicano, come prima azione, fondò quindi un’associazione di militanti, una “schola”, ovvero una vera propria “militia Christi” antieretica, cui diede nome di “Società della Fede”.
    Non solo, perché il 17 settembre del 1233, ormai sicuro della consistenza di tali seguaci e della propria indomabile determinazione, riuscì ad imporre alla municipalità l’inserimento nello Statuto Comunale del decreto papale che intimava azioni concrete nei confronti di coloro che professavano apertamente dottrine non condivise.
    All’accettazione burocratica di questi principi di lotta senza alcun compromesso, seguirono poi i fatti concreti, e il conseguente parziale contenimento dello strapotere ereticale vigente, tanto che lo stesso Pontefice, in una missiva dell’11 dicembre di quel medesimo anno indirizzata all’Arcivescovo, doveva poi riconoscere e compiacersi dei risultati ottenuti dall’energico intervento di Pietro. Il quale peraltro, non ancora appagato, diede vita, sempre nel 132, ad un’ulteriore confraternita ispirata al culto mariano, in evidente contrapposizione alla concezione patarina che irrideva il dogma della verginità in “sede naturale” della madre di Cristo, e anzi sosteneva, con profondo pensiero e in tutta serietà, che caso mai la Madonna era stata “fecondata” dallo Spirito Santo attraverso un orecchio. Tale associazione, che era però di stampo dottrinale più che votata agli interventi concreti, si adoperò poi per un capillare impegno di predicazione e diffusione della corretta dottrina. In quest’ambito, è poi da ricordare l’episodio della “Vergine con le corna”, che comunque attesta l’avversione, del luogo e dell’epoca, all’opera di ripristino dell’ortodossia dei fedeli mariani.
    Si narra dunque che Pietro Rosini, mentre celebrava la Santa Messa in Sant’Eustorgio, si avvide che il demonio era penetrato in un’icona di Maria collocata sopra l’altare, e immediatamente quindi lo scacciò reggendo tra le dita un’Ostia consacrata.
    Leggenda? Può darsi. Ma è segno comunque preciso di una certa “diabolica” ostilità al culto della Vergine che persisteva tra gli uomini di carne ed ossa, al punto che poi Vincenzo Foppa si ritenne in dovere di immortalare quel clima, e l’episodio stesso, dipingendo nella Cappella Portinari proprio una Maria dotata di inquietanti appendici luciferine, che ancora oggi è possibile vedere.
    La travolgente volontà di ben operare di frà Pietro non si ridusse però soltanto al battagliero contenimento dei catari, ma ottenne invece importanti risultati rispetto addirittura alle conversioni sincere degli eretici.
    Ne è prova, ad esempio, la sostanziale scomparsa della comunità manichea di Concorezzo, dopo che il loro vescovo Desiderio, nel 1235, aveva rigettato il contenuto del “testo sacro” non ortodosso detto “La cena segreta”, e si era riavvicinato alle posizioni cattoliche.
    Oppure la ritrattazione dello studioso eretico Raniero Sacconi, il quale, dopo aver abiurato nel 145, si dedicò addirittura alla compilazione di una “Summa heresis”, compendio dottrinario cataro utilissimo alla confutazione da parte delle compagini che intendevano ostacolarne la diffusione.
    All’impegno di Pietro, valorizzato anche dalla nomina ad Inquisitore della Lombardia stabilita dal pontefice nel 1242, si associò poi quello dell’arcivescovo Leone da Perego, il quale infatti, stavolta unitamente ai governanti milanesi, si adoperò in maniera particolarmente efficace nella lotta anticatara.
    Come aveva preannunciato Domenico di Guzman, la vita del frate che diffondeva la Parola di Cristo doveva improntarsi ad una grande mobilità sul territorio, e alle conseguenti improbe fatiche, per allargare il raggio d’influenza dell’insegnamento quanto più capillarmente possibile. Durante il neppure mezzo secolo della propria esistenza terrena, Pietro Rosini mantenne perciò fede a tale disposizione, visitando e soggiornando in innumerevoli località del Nord. Riuscendo perfino a promuovere la fondazione di due conventi di monache, nel 1240 il domenicano raggiunse quindi Asti, nel cui monastero venne nominato Priore, e l’anno seguente la città di Piacenza, nella quale s’adoperò con energia per instradare i frati e i novizi nello studio puntuale e ininterrotto delle Sacre Scritture. Non mancò poi di garantire la propria presenza di ormai acclamato predicatore dall’oratoria travolgente sia a Roma, che nelle Marche, che un po’ dappertutto in Romagna, e specificatamente a Rimini, nel 1249.
    Assolutamente decisivo fu però il soggiorno a Firenze, cha data dal 1244. Nel capoluogo toscano avvenne infatti che i suoi infiammati sermoni, lanciati dal pulpito di Santa Maria Novella, entusiasmassero a tal punto i cittadini che l’autorità, opportunamente sollecitata dalla Società della Fede, si vide poi costretta ad allargare la piazza antistante, per permettere ad un numero maggiore di persone di assistervi agevolmente.
    Il supporto popolare ovviamente galvanizzò Rosini e il confratello fra’ Ruggero Calcagno, spingendoli quindi ad intensificare il già duro contrasto con gli eretici locali, in particolare con tali Baroni, imputati di concedere ospitalità ad importanti vescovi manichei.
    Né sortì in seguito addirittura un processo, una condanna, e la conseguente avversione alla stessa, fino alla sua revoca, da parte dei maggiorenti fiorentini avversari di Pietro e della sua Società, in specie il podestà Pace da Pesamigola.
    Rosini però a quel punto non si diede certamente per sconfitto, provvedendo infatti ad iscrivere pari pari i suoi maggiori contestatori nell’elenco degli eretici, e appellandosi poi direttamente al popolo che lo supportava, il quale ottenne allora il sequestro dei beni dei rei e la demolizione dalle fondamenta delle loro dimore. Il domenicano ancora una volta perciò aveva vinto, contribuendo al riaffermarsi del cattolicesimo anche in quelle contrade.
    Ma, a proposito di popolo, e delle molte “leggende nere” fiorite in varie epoche intorno alla reazione cattolica all’eresia, fatta salva la giusta deprecazione per le esagerazioni dell’Inquisizione giustamente condannate dalla Storia, vale la pena a questo punto chiarire quale fosse davvero l’atteggiamento della gente comune rispetto a tali iniziative, cedendo la parola all’autorità indiscussa di Vittorio Messori, il celeberrimo saggista cattolico.
    In una polemica con Jacques Le Goff a proposito proprio di Pietro da Verona, sul quale lo storico francese avanza critiche nel suo “La civiltà dell'Occidente medioevale”, Messori infatti afferma che “l’inquisizione nasce non contro il popolo”, ma caso mai per rispondere efficacemente ad una sua precisa richiesta di salute, dato che l’eretico era considerato dalla gente come colui che propagandava malattie (ideologiche) mortali e inquinava l’ambiente (spirituale). “Per l’uomo comune l’eretico è il Grande Inquinatore, è il nemico della salvezza dell’anima, è colui che attira la punizione sulla comunità”, conclude quindi lo scrittore.
    Da parte della società, derivava perciò da una tale posizione il diritto legittimo alla difesa anche con i mezzi più intransigenti, pure se purtroppo talvolta avveniva che qualche fanatico ne travalicasse volentieri i limiti umanamente consentiti.
    Una civiltà strutturata in un certo modo, secolarmente condiviso, si vedeva cioè costretta a preservare la propria stessa sopravvivenza e identità, e lo faceva quindi con piena consapevolezza.
    I turbamenti del cuore dell’Illuminismo, i cui influssi sono tuttora riscontrabili, erano infatti ancora di là da venire, e perciò appare evidente che nessuno osasse allora sostenere, come invece accade oggi rispetto ad una programmata invasione di un’altra civiltà che intende cancellare la nostra, che i diritti degli altri sono sempre volterianamente sacrosanti ed intoccabili. Anche se magari costoro esplicitamente si dichiarano nemici mortali, che approfittano proprio della nostra debolezza, della legislazione liberale che noi stessi abbiamo conquistato a prezzo del sangue, nonché di una malintesa solidarietà, per ripromettersi in futuro di negarceli tutti con la violenza, a vantaggio esclusivo delle proprie arcaiche tradizioni che in seguito ci verrebbero inevitabilmente imposte.
    Il 13 giugno 1251, sull’onda del successo fiorentino, il nuovo papa Innocenzo IV affidò a Pietro Rosini il compito di contrastare a Cremona l’influenza del vescovo cataro di Tolosa, Bernard Marty, che vi si era rifugiato per sfuggire all’invasione della sua terra da parte del cattolico re di Francia, dopo che, nel periodo di vacanza del pontificato, si erano verificati numerosi attacchi di eretici ai capisaldi papali, ivi compresi l’incendio della sede dell’Inquisizione e l’assassinio, il 28 maggio del 1242, di dieci suoi membri ad Avignone.
    Quindi, nel corso del medesimo anno 1251, gli pervenne la nomina a priore del convento di Como e ad Inquisitore pontificio, sia di quella stessa città che del territorio di Milano. Saranno le ultime cariche ricoperte da Pietro da Verona.
    La vita che il sacerdote conduceva, fin dall’insorgere della propria vocazione, era sempre stata improntata al rigore più estremo. L’uomo apparteneva cioè a quella sparuta schiera di coloro che, nell’Umanità di ogni tempo, pretendono ogni volta da sé molto di più di ciò che chiedono al prossimo. Salvo che per quello previsto dal rito quotidiano della Messa, Pietro si asteneva infatti dal vino, e si limitava ad alimentarsi una sola volta al giorno, inghiottendo in fretta un piatto di verdure appena condite. Durante la giornata, come si è visto, si dedicava ad un’attività incessante, ma anche nelle ore notturne, non ancora pago, molto spesso il frate si levava dal suo giaciglio e, fino all’alba, si concentrava nella preghiera e nello studio. La predicazione, così come era avvenuto a Firenze, produceva poi in ogni luogo una reazione popolare entusiastica.
    Il suo avvento era sempre annunciato da un passa parola eccitato, e la figura del severo domenicano era poi accolta all’arrivo da canti, suoni di trombe e tamburi, e grida di giubilo. Non era poi infrequente che, proprio come accadeva al Maestro, frà Pietro si trovasse talvolta costretto ad avvicinarsi al palco dei suoi sermoni addirittura in lettiga, perché i fedeli, anche in modo talvolta pericoloso, lo stringevano sempre da presso, lo volevano toccare, e spesso giungevano perfino quasi a denudarlo completamente per accaparrarsi un lembo dell’abito monacale da conservare come reliquia.
    Queste manifestazioni di riconosciuta santità già in vita, corrisposero poi ad eventi effettivamente miracolosi, che dopo la sua scomparsa furono quindi puntualmente valutati e inscritti agli atti del processo canonico.
    Si constatarono infatti diversi casi di guarigioni altrimenti inspiegabili, la moltiplicazione improvvisa dell’olio del parroco di Cesena, e il perdurare assolutamente incomprensibile della limitata scorta di carne salata della quale si nutriva la squadra di operai addetti alla costruzione di un convento domenicano.
    Tra i tanti prodigi, le cronache riportano poi quello, non eclatante ma certamente efficace perché venne operato in pubblico, della scommessa fatta da Pietro con un manicheo sulla piazza di Sant’Eustorgio a Milano. Il cosiddetto “miracolo della nuvola”, che possiede tra l’altro un suo intrinseco valore poetico, si verificò nel momento in cui i due stavano disputando sotto il tormento di un sole a picco che li faceva quasi smaniare. Alla sprezzante sfida dell’eretico, che invitava l’avversario a chiedere al proprio Dio di inviare nel cielo completamente sgombro una nube che li riparasse, Pietro rispose accettando la provocazione, a patto però che il cataro, se l’evento si fosse davvero verificato, s’impegnasse ad abiurare seduta stante. La nuvola a quel punto spuntò rapidamente dall’orizzonte, e si collocò proprio allo zenith del piazzale affollato, non spostandosi poi di lì fino al termine dello scontro dottrinale.
    Un’altra volta, nel medesimo luogo, capitò poi a Pietro di incontrare ancora un manicheo, il quale, per porre in cattiva luce l’inquisitore e “dimostrare” che si trattava soltanto di un abile mistificatore, si finse infermo, chiedendo però a Rosini di guarirlo da ciò di cui non soffriva affatto. Cosa che naturalmente il frate s’impegnò puntualmente a fare, dopo che però aveva fatti miracolosamente invadere l’uomo da autentici e atroci dolori, e non prima d’aver raccolto il pentimento e l’abiura del mentitore, che a quel punto s’era affrettato a riconoscere la propria truffa e tutti quanti gli errori della sua vita precedente.
    Oltre che di quello del prodigio, nell’ultima parte della propria esistenza, l’inquisitore fu anche gratificato del dono divino della profezia. (...)
    A metà del XIII secolo, la relativa indipendenza dei Comuni rispetto alle grandi aggregazioni di potere, l’Impero e il Papato, era già avviata al tramonto. Si andava perciò imponendo, sotto tali influssi, una maggiore rigidità dottrinale, la cui funzione, pur se non imposta artificiosamente, era quella di compattare la coscienza popolare in un unico e solido alveo, prescindendo dalla “tolleranza” verso gli eretici fino allora vigente in ambito municipale, nel quale ciò che davvero contava era soltanto l’ideologia della merce e del guadagno, da chiunque fosse poi sostenuta.
    In Lombardia, nella zona nella quale si verificheranno i successivi sanguinosi avvenimenti, dominavano molte potenti famiglie di fede catara, gelose sia dei loro possedimenti che della possibile, e temuta, interferenza degli inquisitori nella loro “autonomia”, ovvero nei loro affari.
    Tra essi, spiccavano certamente le dinastie dei Pacta, originari di Giussano, e dei Confalonieri, di Agliate. Entrambe infatti ebbero poi, con il consenso ed il sostegno dell’intera Pataria milanese, un ruolo decisivo nei fatti che portarono a morte l’inquisitore domenicano Pietro Rosini da Verona, all’età di soli quarantasei anni.
    La dinamica di ciò che effettivamente avvenne è poi ben descritta negli atti del processo ai colpevoli, il quale, alla presenza dei frati Rainerio da Piacenza e Daniele dell’Ordine dei Predicatori, si tenne a Milano il 2 settembre del 1252.
    Era dunque accaduto che fra’ Pietro, in Como, aveva intimato ad un eretico contumace di presentarsi entro due settimane al Tribunale dell’Inquisizione di Milano per essere giudicato. Il termine sarebbe scaduto proprio il giorno seguente, e quindi il domenicano, dopo aver enunciato quelle profezie di morte di cui si è già detto, si era perciò messo in cammino dalla località lariana in direzione della grande città. Portava con sé il confratello Domenico, in un lungo viaggio a piedi per il quale sarebbe occorsa almeno un’intera giornata. Per compiere il proprio dovere, o per andare incontro ad un destino che era comunque stato già decretato, Rosini non aveva inoltre badato affatto alla febbre quartana che in quel momento lo stava divorando. Preannunciando per l’ennesima volta la propria dipartita dal mondo, aveva infatti dichiarato che comunque presto avrebbe riposato tranquillo nella basilica di San Simpliciano, che in seguito si rivelerà appunto il luogo della sua prima sepoltura.
    Era un sabato, e, con i due viaggiatori, si era aggregata un’altra coppia di frati, che era però previsto li dovessero abbandonare poco prima di arrivare a Milano, prendendo la via di un convento di Meda, alle porte della città. A quel tempo, in quella parte alta della Lombardia, i lunghi tratti tra gli scarsi luoghi abitati erano luoghi pressoché deserti, scarsamente vigilati, e coperti da boschi fitti, all’ombra dei quali era possibile, quasi impunemente, compiere ed occultare qualsiasi crimine. In più, non va dimenticato che l’inquisitore era un nemico in terra ostile, popolata di manichei, e che si muoveva a piedi e senza la scorta adatta a potere respingere un attacco.
    Intanto, appunto questi irriducibili avversari stavano per definire gli ultimi ritocchi della loro nefasta impresa. Manfredo, della famiglia dei da Giussano si era infatti trovato, nella sua cittadina, con Stefano Confalonieri, e insieme, già ben determinati a sopprimere Pietro, si erano confidati, in Milano, con tale Guidotto da Sacchella, anch’egli appartenente alla Pataria. La combriccola si era successivamente recata da tale Giacomo della Glusa, il quale, nell’economia del complotto, doveva essere colui che sosteneva la parte del tesoriere. Era stato dunque richiesto denaro per pagare i sicari, e, il giorno dopo, i congiurati l’avevano puntualmente ottenuto, in un borsa sigillata, consegnata ad un certo Facio da Giussano, che conteneva una forte somma in lire di terzoli in denari grossi, corrispondente più o meno a tre decine di imperiali d’argento, simbolicamente appunto i trenta denari di Giuda Iscariota.
    A quel punto c’era però da determinare l’identità degli esecutori materiali. Sui loro precisi nominativi, le carte stesse del processo e le memorie del tempo per la verità divergono un po’, anche se tutte le testimonianze restringono poi il campo ad un ristretto numero di possibili protagonisti. Tra i potenziali assassini, probabilmente già conosciuti sulla piazza milanese per la loro sicura professionalità di criminali incalliti, si trovava certamente Albertino Porro, detto pomposamente il Magnifico. Un altro attore della vicenda era poi suo fratello Pietro, soprannominato l’Uccellatore, il quale, secondo le contrastanti versioni, o avrebbe agito direttamente, o sarebbe intervenuto in un secondo momento, semplicemente nella veste di colui che, a misfatto compiuto, si recava tranquillamente dai potenti per battere cassa. Il terzo uomo, citato più volte negli incartamenti, era invece un tale Carino da Balsamo, che, per complicare ulteriormente il quadro, o era una persona effettivamente esistente, di cui però in seguito non si troverà traccia in alcun documento anagrafico, oppure corrispondeva semplicemente al soprannome di Pietro Porro, o, per altre ipotesi meno attendibili, dello stesso “magnifico” Albertino.
    In ogni modo, allertati, ricompensati, determinati, costoro, la mattina del 6 aprile 1252, si avviarono da Milano alla volta del bosco di Barlassina, e in specie della brughiera di Farga, nel territorio allora silvestre di Seveso, poco fuori dal capoluogo. E giunti là, si posero poi pazientemente in agguato, avendo la certezza, per precedenti spiate di certi catari lariani, o per il controllo diretto dello stesso Carino indirizzato da Manfredo da Giussano e da Stefano Confalonieri che si erano precedentemente portati sul lago per verificare con i loro occhi la situazione, che Pietro Rosini si era già mosso da Como, e doveva quindi necessariamente transitare per quegli specifici luoghi desertici.
    E così infatti puntualmente avvenne. L’attesa era stata lunga e noiosa, il mezzogiorno di una giornata primaverile aveva fatto sudare i sicari sotto le cotte di maglia di ferro, ma il frate, anzi due, erano ormai alle viste, e stavano procedendo sereni incontro alla loro sorte di animali sacrificali, mentre cantavano la Sequenza “victimae paschali laudes”, ed erano quindi già pronti ad essere offerti in olocausto per la sopravvivenza dell’eresia manichea, e dei consistenti interessi che vi ruotavano attorno.
    Carino da Balsamo, chiunque si celasse sotto questo nome, a quel punto scattò. Venne all’improvviso allo scoperto, uscendo di gran carriera dal fitto del bosco, e afferrò poi violentemente l’inquisitore per un braccio, trascinandolo quindi di forza di nuovo all’ombra dei rami. Là poi, con fredda determinazione, gli calò sulle spalle e sul cranio due terribili fendenti di falcastro, una sorta di coltellaccio diritto, a lama larga e punta quadrata. In quel momento Albertino, che in verità non si stava poi dimostrando tanto magnifico, fu però colto dal panico, e cominciò a fuggire urlando verso Meda, attirando su di sé l’attenzione dei contadini del circondario. Carino comunque non era certo individuo da lasciare a mezzo un lavoro per il quale era stato lautamente ricompensato. Scrollò infatti le spalle alla vista dell’altro complice che si era allontanato e, con rinnovata foga, si gettò poi anche su frà Domenico, l’accompagnatore di Pietro, abbandonando per il momento l’inquisitore ad agonizzare in mezzo alla vegetazione. Il destino di morte del povero fraticello fu poi dilazionato di poco.
    L’accorrere dei campagnoli, attirati dalle urla di Albertino, per il momento lo salvarono, mettendo in fuga il sicario, anche se, per le ferite riportate, la vittima rese egualmente l’anima a Dio cinque giorni dopo l’agguato. In breve gli assassini, ormai circondati da quegli imprevisti soccorritori, vennero comunque catturati ed incatenati, mentre si approntava un carro coperto di fiori per trasportare in città le spoglie di Pietro, deceduto dopo una breve ma straziante agonia. Le stesse, con grande onore tributato da tutta la popolazione milanese, vennero in seguito deposte nella chiesa di San Simpliciano, come Rosini aveva previsto in vita, intanto che in città si andava scatenando una violenza reazione contro il podestà Pietro Avogadro, accusato di complicità con i malfattori, e successivamente salvato a stento dall’arcivescovo Leone da Perego. Il corpo del martire venne quindi seppellito a Sant’Eustorgio, la stessa sede del suo ufficio da inquisitore nel capoluogo, in un’arca in seguito scolpita, nel 1399, da Balduccio da Pisa, nel bel mezzo della rinascimentale cappella Portinari.
    Il diretto assassino del frate, presumibilmente aiutato dalle potenti famiglie mandanti, riuscì poi a fuggire dalla prigione, ma il suo destino non doveva però più rivelarsi negli anni a venire ancora quello di sicario a contratto. Raggiunta fortunosamente la città di Forlì, l’uomo infatti chiese, ed ottenne, di essere ammesso come fratello laico in un convento di domenicani, per scontare per il resto della propria esistenza il peccato commesso con una severa penitenza. Come si è già ricordato, cinque mesi dopo, per gli altri complici, si tenne il processo, il quale comminò le condanne proprio in quel Sant’Eustorgio che era diventata l’estrema dimora della vittima.
    Pietro Rosini da Verona, inquisitore e martire, venne poi elevato agli onori degli altari nel marzo del 1253, a neppure un anno dalla sua morte, a seguito delle istanze che Leone da Perego, numerosi aristocratici milanesi, e centinaia di fratelli domenicani, recarono a Sua Santità Innocenzo IV. Del nuovo eletto, testimoniò poi anche Caterina da Siena nei suoi celebri “Dialoghi”: “egli odiò l’eresia tanto da esser pronto a lasciarvi la vita. E mentre visse, sua cura continua fu quella di pregare, predicare, disputare con gli eretici e confessare, annunziando la verità e propagandando la fede senza alcun timore”.
    2. IL SANGUE
    La testa gli ronzava, e già avvertiva che la fiammella della vita stava rapidamente spegnendosi all’interno del suo corpo magrissimo, scavato e prosciugato da quasi mezzo secolo di penitenze, e dalle pene di un lavoro sempre compiuto senza risparmiarsi un solo momento.
    “In manus Tuas, Domine”.
    Il delinquente aveva colpito dietro il collo, sull’arco della sua schiena curva. Poi, incerto che quella ferita potesse rivelarsi davvero mortale, si era accanito brutalmente contro la testa, sferrando un colpo duro, spietato, che certamente tra poco si sarebbe rivelato decisivo. Pietro, trascinato quasi di peso dal sentiero fin al riparo dei tronchi e della ramaglia vicina, aveva avuto modo di fissarlo per un momento in volto. Si trattava certamente di un assassino, ma, forse non casualmente, il male non aveva impresso nei suoi lineamenti i segni distintivi di un impossibile ravvedimento. Il frate domenicano, come aveva più volte profetizzato nei mesi e perfino nei giorni precedenti, si rendeva ben conto che stava per scoccare la sua ultima ora terrena. Non ebbe però neppure il tempo di provare paura. Era pronto. Era rassegnato. Si sentiva sufficientemente forte per affrontare il gran passo, per quanto possa mai esserlo, nonostante vi sia preparato, qualsiasi essere vivente che cessi di respirare, di godere della luce, di amare e di pensare, nella prospettiva imminente di venir scagliato nel buio.
    Avrebbe pregato per chi lo stava uccidendo, decise mentre l’altro lo gettava a terra di schianto.
    Finché fosse stato in vita, avrebbe implorato la benevolenza di Dio su di lui. Ma poi, anche dopo il trapasso, in quel Paradiso nel quale aveva sempre fermamente creduto, si sarebbe adoperato perché l’Altissimo gli toccasse il cuore, avviandolo ad un felice destino di pentimento, di penitenza, di conversione.
    “In manus Tuas, Domine”.
    Sanguinava. Il liquido caldo, grumoso, e d1intollerabile sentore acre, gli stava scivolando lentamente giù dal cranio squarciato, imbrattandogli le orecchie, il collo, e impregnando via via il terreno grasso del sottobosco proprio davanti ai suoi occhi, in quella posizione accasciata dalla quale ormai non riusciva più a risollevarsi. Il cervello, la lucidità di pensiero, stavano intanto evaporando, lasciandogli intatta soltanto la residua energia per recitare mentalmente le estreme preghiere, la formulazione dell'atto di dolore per un'esistenza comunque ben spesa, e l’invocazione di perdono alla quale in quel momento teneva più di ogni altra cosa.
    “Fra’ Domenico, povero innocente”.
    Del criminale da cui era stato assalito, aveva saggiato la forza, la volontà indomabile di distruzione. Poi, avvertendo lo strazio della carne e dell1osso che si lacerava, che si frantumava sotto la mannaia, aveva colto il lampo sulla superficie della lama prima che calasse, un sottile fiotto di luce che era riuscito a penetrare tra la vegetazione fino ad illuminare per un istante lo strumento di morte. Quindi, era caduto all1improvviso il silenzio, e l1agitarsi, il sudore, le bestemmie, il respiro mozzo del sicario, erano cessati, perché probabilmente, mentre da qualche parte si udivano altre urla che il morente non riusciva a decifrare, il bandito si era allontanato per gettarsi contro il povero confratello che aveva avuto la sfortuna di accompagnarlo nel suo viaggio da Como.
    Pietro da Verona, stringendo i denti per non perdere ancora coscienza, si concentrò e pregò quindi anche per lui, affidando l’anima di quella seconda, o forse terza, vittima alla clemenza dell1Onnipotente. Quindi, liberando a stento il braccio, che era rimasto imprigionato sotto il corpo caduto, lo allungò, dopo aver intinto il dito nella minuscola pozza di sangue, verso una pietra piatta, infossata nel terreno, e che a malapena spuntava tra le erbe, nel manto di aghi di pino, e in mezzo a qualche fiore stento che si piegava per bere i riflessi della luce lontana.
    “Credo in unum Deum”.
    Aveva tracciato la pur breve scritta con crudele sforzo, passando più volte il dito insanguinato sulle lettere stente, contorte, dal segno impreciso, a causa della sofferenza che ormai gli aveva invaso tutte le membra, e per la confusione nella quale stava inabissandosi il suo indomito spirito. L’aveva vergata in modo approssimativo, ma, come ultimo atto della propria esistenza votata proprio a quel santo principio, era riuscito comunque a farlo, e ne era felice.
    Credo
    Credo che l’Uomo sia un essere fragile, nonostante tutta la sua arroganza, la prepotenza, la sicurezza tronfia dei principi sbagliati ai quali si arrende, il delitto cui si vota con troppa facilità.
    Credo
    Credo che dunque abbia bisogno di Dio, di una bussola certa durante la sua perigliosa navigazione attraverso i marosi del suo vivere breve, denso di dolori e di insoddisfazioni, di delusioni, di terrori e incertezze, di sfinitezze, di crimini e tradimenti, e di sangue fatto versare inutilmente.
    Credo
    E credo che compito di questo povero essere a due gambe che solca sfinito la crosta terrestre sia quello di difenderlo, questo Dio che lo difende. Sottraendolo agli attacchi della falsa dottrina. Combattendo chi lo vuole cancellare dal mondo. Orgogliosamente lottando perché altre fedi fallaci, altre civiltà ostili alla Sua parola, la tentazione di accontentarsi delle lusinghe del mondo, la debolezza di volerLo svendere per convenienza o viltà, non prevalgano, svuotando di senso il nostro essere vivi, temporaneamente esistenti, ma perennemente agognanti ad un altrove diverso, pieno, completo, di eterna mitezza e felicità.
    Pietro Rosini ansimò. Era ormai la fine, se lo sentiva. Non udiva più un suono, non avvertiva più alcun movimento intorno a sé. Stava dando l1addio al mondo in una quiete infinita.
    Con un ulteriore moto di volontà, quasi una sorta di estremo strappo muscolare, allora formulò l1ultima preghiera della sua breve vita.
    “In manus Tuas, Domine, commendo spiritum meum”.
    Giacché lui era soltanto un niente che stava tornando al Padre, e che aveva bisogno di soccorso nel viaggio. Era un grumo di carne che era apparso fuggevolmente nel fluire della Storia, un essere forse da poco, ma che era almeno riuscito, per quel che poteva nella sua debolezza, a prendere le parti delle credenze sincere della propria gente, e a porsi, per quanto indegnamente, a fianco di Dio.
    Pregò dunque, Pietro. E, subito dopo, la sua anima stanca si trovò immersa in un1oscurità impenetrabile e terrorizzante, al cui limite già s1intravedeva però un vivido, insostenibile, lampo di luce.»


    Oggi 29 Aprile, San Pietro Martire da Verona « www.agerecontra.it

    http://www.agerecontra.it/wp-content...ETRO-DI-VR.jpg





    “Matteo Castagna
    https://www.facebook.com/matteo.castagna.9461
    A quasi sei anni dalla liberazione della chiesa e casa natale dai luterani, eredi spirituali dei catari che lo trucidarono. Dopo 5 anni di lotta durissima, fu una delle storiche battaglie vinte dai cattolici tradizionalisti veronesi. Oggi, la chiesa è quasi sempre chiusa, tranne quando vine usata da un'associazione di promozione turistica della città di Verona.”

    “Christus Rex - Traditio
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    DOMENICA 29 APRILE, I CATTOLICI TRADIZIONALISTI DI VERONA SANTIFICHERANNO LA IV DOMENICA DOPO PASQUA CON MEMORIA DI SAN PIETRO MARTIRE CO-PATRONO DI VERONA E SUCCESSIVAMENTE SARANNO A MILANO.”
    “Oggi giornata intensa, di preghiera e atti di pietà per i nostri defunti: 1) Santificazione della Festa e ricordo di S. Pietro Martire, copatrono di Verona.
    2) Partecipazione alla commemorazione (a Milano ore 18.00 e a Verona alle 19.30 in Via Ramelli) di tre camerati uccisi dall'odio comunista: Ramelli, Borsani e Pedenovi. 3) S. Messa tradizionale "non una cum" ore 18.00 a Rovereto.”






    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare san Pietro Martire, e Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima, per i meriti di questo Santo, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Pietro Martire possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.»

    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Numero 110 di SVRSVM CORDA® del 29 aprile 2018. Saranno pubblicati i seguenti contenuti:

    - Comunicato numero 110. La strage degli Innocenti;
    - La dimora in Egitto;
    - Alfie Evans. Assassinato il 28 aprile 2018;
    - Preghiera a San Paolo della Croce, Confessore;
    - Gli anatemi del Concilio di Calcedonia, numero 1;
    - Brevi cenni sull’Astrologia (parte 2);
    - Preghiera a San Fedele da Sigmaringa, Martire;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Padre Giovanni Nano (parte 4);
    - Oremus: Mostra agli erranti la luce della Tua verità;
    - Dizionario di teologia dommatica. La Penitenza;
    - Invocazione alla Madre del Buon Consiglio;
    Già leggibili sul sito:
    - Teologia Politica 99. Resistenza passiva, attiva e rivolta politica;
    - Racconti miracolosi n° 58. Il miracolo di San Francesco da Paola nella fornace ardente.
    www.sursumcorda.cloud»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ce&oe=5B53CD34






    “Julia Dileta Amaral d'Amore Charles e Alfie, due bambini cattolici nell'Inghilterra anglicana. Solo coincidenza?”

    “Disse ancora il Padre Giovanni Nano: «Chi è più forte del leone? Eppure, spinto dal ventre cade in trappola e tutta la sua forza viene umiliata»”

    “Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...sacerdoti.html


    «Benedite o Signore, nella Vostra misericordia i miei parenti e benefattori, gli amici e nemici, quelli che pregano per me, che si raccomandano o desiderano d’essere raccomandati alle mie orazioni. Soccorrete i poveri, i carcerati, gli afflitti, gl’infermi, gli agonizzanti. Richiamate gli eretici, illuminate gl’infedeli, convertite i peccatori. Abbiate ancora pietà delle anime dei defunti che gemono lontano da Voi, nel fuoco del Purgatorio. Ponete fine alle loro pene, e anticipate loro il riposo eterno, specialmente... insomma per tutti i miei parenti defunti e per quelli per cui sono obbligata/o a pregare o per dovere di giustizia, o per titolo di carità. Così sia.»
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    https://www.SaintAmedee.ch
    https://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Quatrième Dimanche après Pâques.”
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    “Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Quatrième Dimanche après Pâques : sur l'Unité.
    http://prieure2bethleem.org/predica/2017_05_14.mp3”
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    29 Avril : Saint Pierre Martyr (?1252) :: Ligue Saint Amédée
    “29 Avril : Saint Pierre Martyr (†1252).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...ro_martire.JPG






    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf
    «Avant d'appartenir à leur famille, les enfants appartiennent à Dieu : l'âme de Alfie Evans, qui avait reçu le Baptême, a rejoint son Créateur et Rédempteur. Les Hérode de l'Etat-roi ont encore une fois perdu, parce que leur chef est l'éternel vaincu.
    De la page de l'abbé Ugo Carandino.»
    «Verrua Savoia, 28/4/2018 : profession perpétuelle de sœur Gemma e vestition de sœur Maddalena Maria. Sur la photo : les sœurs de l'Institut Mater Boni Consilii, accompagnées par l'évêque, les abbés et les séminaristes. Deo gratias.»
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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
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    “29 APRILE 2018: QUARTA DOMENICA DOPO PASQUA.”
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    “29 APRILE 2018: SAN PIETRO DA VERONA, MARTIRE E PATRONO DELL'INQUISIZIONE ROMANA.”





    https://www.radiospada.org/2017/04/s...ore-e-martire/
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...tire.png?ssl=1





    “[VITA EST MILITIA] Matilde di Canossa, viceregina d’Italia
    https://www.radiospada.org/2018/04/v...egina-ditalia/
    Nota di Radio Spada; continua oggi, quarta domenica dopo Pasqua e festa di San Pietro da Verona, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo ilitare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=800&ssl=1





    “Il 29 aprile 1670 Papa Clemente X Altieri viene esaltato al Sommo Pontificato.”





    «[ALFIE] In Paradisum deducant te angeli
    https://www.radiospada.org/2018/04/a...ant-te-angeli/
    »
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=856&ssl=1








    http://www.unavoce-ve.it/pg-29apr.htm

    http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-dom4.htm






    Luca, SAN PIETRO DA VERONA, PREGA PER NOI!!!
    Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  2. #22
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    Lightbulb Re: 29 aprile (6 aprile) - S. Pietro da Verona martire

    6 APRILE 2019: SAN MARCELLINO MARTIRE, SAN GUGLIELMO ABATE; SAN METODIO, VESCOVO E CONFESSORE; ANNIVERSARIO DEL MARTIRIO DI SAN PIETRO DA VERONA, MARTIRE E PATRONO DELL'INQUISIZIONE ROMANA…



    «29 APRILE SAN PIETRO, MARTIRE.»
    Guéranger, L'anno liturgico - San Pietro, Martire

    http://www.unavoce-ve.it/pg-29apr.htm




    «29 aprile (6 aprile) - S. Pietro da Verona martire.»
    https://forum.termometropolitico.it/...martire-3.html
    https://forum.termometropolitico.it/...da-verona.html





    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...49&oe=5D460804






    “PIO ESERCIZIO DELLA VIA MATRIS
    Nei Sabati di Quaresima meditiamo con la Via Matris, gli acerbissimi sette Dolori della Beata Vergine Maria Santissima.”
    https://gloria.tv/text/cM7v2gvJcuU71cWnLfrNH2fhR


    “L'ANGOLO PATRISTICO
    Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 34 su Giovanni, dopo il principio.

    Queste parole del Signore: «Io sono la luce del mondo» (Joann. 8:12), mi sembrano chiare per quelli che hanno gli occhi, onde si diviene partecipi di questa luce: quelli poi che non hanno se non gli occhi del corpo, si meravigliano che il Signore Gesù Cristo abbia detto: «Io sono la luce del mondo» (Joann. 8:12). E forse non mancherà chi dica dentro di sé: Cristo Signore non è egli forse questo sole che fissa la durata del giorno col suo sorgere e tramontare? Perché non mancarono degli eretici che opinarono così. I manichei hanno creduto che questo sole visibile agli occhi corporali, esposto ai nostri sguardi e che fa luce non solo agli uomini ma anche agli animali, sia il Cristo Signore.
    Ma la fede retta della Chiesa cattolica condanna una tale finzione, e la riconosce per dottrina del diavolo: e non soltanto con sicurezza la condanna erronea, ma cerca di convincerne quelli che può co' suoi ragionamenti. Riproviamo dunque anche noi siffatto errore, che la santa Chiesa ha condannato fin dal principio. Guardiamoci dal pensare che il Signore Gesù Cristo sia questo sole che vediamo sorgere in Oriente e tramontare a Occidente: al cui corso succede la notte, i cui raggi sono offuscati dalle nuvole: e che colla sua determinata rivoluzione passa da un luogo all'altro. Non è questo il Cristo Signore. Cristo Signore non è questo sole creato, ma egli è colui per cui il sole è stato creato. Dacché «tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto» (Joann. 1.3).
    Egli è dunque la luce che ha fatto questa luce. Amiamola, cerchiamo di comprenderla, abbiamone sete, affinché un giorno, dietro la sua guida, giungiamo fino a lei: e viviamo in essa così che non moriamo mai completamente. Essa è quella luce di cui altra volta e assai prima che apparisse, il profeta cantò così in un Salmo: «Poiché in te è la sorgente della vita, e nel lume tuo vedremo la luce» (Ps. 35:10). Osservate ciò che di tal luce proclamò tanto prima l'antica parola d'uno dei santi servi di Dio: «Tu, disse, conservi, o Signore, gli uomini e le bestie: come è grande, o Dio, la tua misericordia» (Ps. 35:7).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ed&oe=5D364360







    San Guglielmo di Eskill - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-guglielmo-eskill/
    «6 aprile, San Guglielmo di Eskill, Abate (Parigi 1125 circa – Danimarca, 1203).
    “Nella Danimarca san Gugliélmo Abate, illustre per la vita e pei miracoli”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content.../s-l1600-5.jpg






    SANTE MESSE CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL'I.M.B.C. E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”


    Via Crucis dell'IMBC a Milano e a Bologna:

    Milano, 6/4/2019: http://www.oratoriosantambrogiombc.i...bato-6-aprile/
    Bologna, 13/4/2019: http://www.sodalitium.biz/via-crucis-bologna/





    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    IV domenica di Quaresima- Laetare (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=0CUtJXNjs2I
    IV domenica di Quaresima - Laetare (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=VstcNzjZ5us
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».








    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda».
    «"Instaurare omnia in Christo", restaurare la società al cattolicesimo integrale e contro ogni forma di ecumenismo e laicità. Questa è la risposta di San Pio X agli uomini politici che si dicono cristiani e che intendono governare secondo l'ordine di Dio.
    Non esistono altre soluzioni, non esistono compromessi.»
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-154.html
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...-giuseppe.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html
    “Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...vera-fede.html
    “Preghiera di San Pietro Canisio per conservare la vera fede.”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/







    «Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com
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    “6 aprile 2019: SABATO DELLA QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA.”
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    «6 aprile 1252 : La passione di san Pietro da Verona.
    Mezzo morto, l’invitto Confessore di Dio scrisse col suo stesso sangue “Credo in unum Deum”. »
    https://www.radiospada.org/2017/04/s...ore-e-martire/
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...tire.png?ssl=1






    «Il 6 aprile 1918 il futuro Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster viene eletto Abate ordinario di SanPaolo fuori le mura.»
    https://www.radiospada.org/2015/02/g...chuster-o-s-b/

    “Giovanni dalle Bande Nere, una spada al servizio del Papato. Nacque a Forlì il 6 aprile 1498.”
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...le-bande-nere/

    «Il 6 aprile 1520 muore a Roma Raffaello Sanzio»
    https://www.radiospada.org/2018/07/i...-di-raffaello/





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    https://novusordowatch.org/


    http://www.fathercekada.com/


    http://www.traditionalmass.org/





    http://sicutoves.blogspot.com/


    https://moimunanblog.com/





    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/




    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes

    "Discipline originelle du carême chrétien."

    6 avril : Saint Marcellin, Martyr (? 413) :: Ligue Saint Amédée
    “6 avril : Saint Marcellin, Martyr († 413).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._marcellin.jpg







    SAN PIETRO DA VERONA, PREGA PER NOI!!!
    Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  3. #23
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    Lightbulb Re: 29 aprile (6 aprile) - S. Pietro da Verona martire

    29 APRILE 2019: SAN PIETRO DA VERONA, MARTIRE E PATRONO DELL'INQUISIZIONE ROMANA…



    «29 APRILE SAN PIETRO, MARTIRE»
    Guéranger, L'anno liturgico - San Pietro, Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-29apr.htm





    San Pietro Martire - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-pietro-martire/
    «29 aprile San Pietro Martire (Verona, 1205 circa – Seveso, 6 aprile 1252).
    Inquisitore dell’Ordine dei predicatori ucciso dagli eretici, patrono del seminario dell’Istituto Mater Boni Consilii di Verrua Savoia.
    Preghiera a San Pietro da Verona del Card. Schuster, Arcivescovo di Milano (Indulgenza di 300 giorni).

    O Dio, che al Beato Sacerdote e Martire tuo Pietro concedesti la grazia di vergare col suo sangue quel Simbolo di Fede che, appreso diligentemente da fanciullo, divenuto poi predicatore del tuo Vangelo, imperterrito predicò ai popoli contro l’eretico errore, deh! per le sue preghiere concedi alla tua Chiesa di predicare fedelmente la tua Cattolica Fede e di confermarla con le opere. Per Cristo nostro Signore.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...o-verona-1.jpg






    SANTE MESSE CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/s-messa-ponte-buggianese/
    «S. Messa a Ponte Buggianese (PT).
    Lieti di essere vicini al famoso Santuario di Ponte Buggianese dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, Patrona del nostro Istituto.
    Mercoledì 1 maggio alle ore 18. Per info: 0161 839335.»

    "Torino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

    "Modena - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

    "Rimini - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

    "Pescara - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    "Potenza - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "Roma - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Domenica in Albis (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
    Domenica in Albis (Omelia)
    Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
    Santa Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
    Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
    Sabato Santo (Veglia Pasquale)
    https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
    Venerdì Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
    Giovedi Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».








    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...41&oe=5D2ED117





    https://www.facebook.com/tradidiquodetaccepi/


    «NOVENA A NOSTRA SIGNORA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA DEL ROSARIO DI POMPEI PER IMPETRARE LE GRAZIE NEI CASI PIÙ DISPERATI.

    Si ponga la prodigiosa Imagine in luogo distinto e, potendo, si accendano due candele, simbolo della fede che arde nel cuore del credente.
    Prima di cominciare la Novena, si consiglia di pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme con noi; e però si dica:

    O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché recitano il Rosario di Maria, assistimi in questo momento, e degnati di recitare insieme con me la Novena alla Regina del Rosario che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei, acciocché per tua intercessione io ottenga la desiderata grazia. Così sia.

    ℣. Deus, ☩ in adiutorium meum intende.
    ℞. Domine, ad adiuvandum me festina.
    Gloria Patri.

    [℣. Provvedi, ☩ o Dio, al mio soccorso.
    ℞. Signore, affrettati ad aiutarmi.
    Gloria al Padre.]

    I. O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario, Tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante, hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull'antica terra di Pompei, soggiorno di morti Pagani. E da quel luogo dov'erano adorati gl'idoli e i demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi da per tutto i tesori delle celesti misericordie. Deh! Da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhi tuoi benigni, ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mostrati anche a me, come a tanti altri ti sei dimostrata, vera Madre di misericordia: Monstra te esse Matrem; mentre io con tutto il cuore Ti saluto e T'invoco mia Sovrana e Regina del Santissimo Rosario.
    Salve Regina.

    II. Prostrata ai piedi del tuo trono, o grande e gloriosa Signora, l'anima mia Ti venera tra gemiti ed affanni ond'è oppressa oltre misura. In queste angustie ed agitazioni in cui mi trovo, io alzo confidente gli occhi a Te, che Ti sei degnata di eleggere per tua dimora le campagne di poveri e abbandonati contadini. E là, rimpetto alla città ed all'anfiteatro dai gentileschi piaceri, ove regna silenzio e ruina, Tu, come Regina delle Vittorie, levasti la tua voce potente per chiamare d'ogni parte d'Italia e del mondo cattolico i devoti tuoi figli ad erigerti un Tempio. Deh! Ti muovi alfine a pietà di quest'anima mia che giace avvilita nel fango. Miserere di me, o Signora, miserere di me che sono oltremodo ripieno di miseria e di umiliazione. Tu che sei lo sterminio dei demoni, difendimi da questi nemici che mi assediano. Tu, che sei l'Aiuto dei cristiani, traimi da queste tribolazioni in cui verso miserevolmente. Tu, che sei la Vita nostra, trionfa della morte che minaccia l'anima mia in questi pericoli in cui trovasi esposta; ridonami la pace, la tranquillità, l'amore, la salute. Così sia.
    Salve Regina.

    III. Ah! Il sentire che tanti sono stati da Te beneficati, solo perché ricorsi a Te con fede, m'infonde novella lena e coraggio d'invocarti a mio soccorso. Tu già promettesti a San Domenico che chi vuol grazie, col tuo Rosario le ottiene; ed io, col tuo Rosario in mano, oso ricordarti, o Madre, le tue sante promesse. Anzi Tu stessa a dì nostri operi continui prodigi per chiamare i tuoi figli a onorarti nel Tempio di Pompei. Tu dunque vuoi tergere le nostre lagrime, vuoi lenire i nostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede Ti chiamo e T'invoco: Madre mia!...Madre cara!...Madre bella!...Madre dolcissima, aiutami! Madre e Regina del Santo Rosario di Pompei, non più tardare a stendermi la mano tua potente per salvarmi: ché il ritardo, come vedi, mi porterebbe alla rovina.
    Salve Regina.

    IV. E a chi altri mai ho io a ricorrere se non a Te, che sei il Sollievo dei miserabili, il Conforto degli abbandonati, la Consolazione degli afflitti? Oh, io tel confesso, l'anima mia è miserabile, gravata da enormi colpe, merita di ardere nell'inferno, indegna di ricever grazie! Ma non sei Tu la Speranza di chi dispera, la grande Mediatrice tra l'uomo e Dio, la potente nostra Avvocata presso il trono dell'Altissimo, il Rifugio dei peccatori? Deh! Solo che tu di' una parola in mio favore al tuo Figliuolo, ed Egli ti esaudirà. Chiedigli, dunque, o Madre, questa grazia di cui tanto io ho bisogno... (Si domandi la grazia che si vuole). Tu sola puoi ottenermela: Tu che sei l'unica speranza mia, la mia consolazione, la mia dolcezza, la vita mia. Così spero, e così sia.
    Salve Regina.

    V. O Vergine e Regina del Santo Rosario, Tu che sei la Figlia del Padre Celeste, la Madre del Figliuol divino, la Sposa dello Spirito Settiforme; Tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia cotanto a me necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna. (Si esponga la grazia che si desidera). Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi. Te la domando pel Cuore del tuo amoroso Gesù, per quei nove mesi che lo portasti nel seno, per gli stenti della sua vita, per l'acerba sua Passione, per la sua morte di Croce, pel Nome suo santissimo, pel suo Preziosissimo Sangue. Te la domando infine pel Cuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso, o Maria, che sei Stella del mare, Signora potente, Mare di dolore, Porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In Te confido, da Te tutto spero, Tu mi hai da salvare. Così sia.
    Salve Regina.

    ℣. Dignare me laudare te, Virgo sacrata.
    ℞. Da mihi virtutem contra hostes tuos.

    ℣. Ora pro nobis, Regina sacratissimi Rosarii.
    ℞. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

    Oremus.
    Deus, cuius Unigénitus per vitam, mortem et resurrectiónem suam nobis salútis ætérnæ prǽmia comparávit: concéde, quǽsumus, ut hæc mystéria sacratíssimo beátæ Mariæ Vírginis Rosário recoléntes, et imitémur quod cóntinent, et quod promíttunt assequámur.
    Per eúmdem Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
    ℞. Amen.

    [℣. Rendimi degno di lodarti, o Vergine Santa.
    ℞. Dammi forza contro i tuoi nemici.

    ℣. Prega per noi, Regina del Santissimo Rosario.
    ℞. Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.

    Preghiamo.
    O Dio, che mediante la vita, la morte e la resurrezione del tuo Unigenito ci procurasti l’eterna salvezza, fa, Te ne preghiamo, che ricordando questi misteri, per mezzo del santissimo Rosario della beata Vergine Maria, noi possiamo imitare gli esempi che contengono e conseguire i beni che promettono.
    Per lo stesso Signore nostro Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
    ℞. Amen.]

    INDULGENZE
    concedute dal S. P. Leone XIII e dal S. P. Pio X a chi fa la Novena alla Vergine di Pompei.

    Con Rescritto della Sacra Congregazione dei Riti del 29 Novembre del 1887, il Santo Padre Leone XIII ha concesso a tutti i fedeli (son parole del Rescritto) i quali con cuore almeno contrito e per nove giorni continui devotamente reciteranno innanzi di una Imagine della Vergine di Pompei questa Novena composta di cinque preghiere, versetti, responsori ed oremus, l'Indulgenza di 300 giorni una volta in ciascun giorno della Novena medesima, e l'Indulgenza Plenaria a quelli che avendola praticata come sopra, veramente pentiti, confessati e comunicati in un giorno, o dentro la Novena, o dopo averla compiuta, pregheranno per qualche spazio di tempo secondo l'intenzione del Sommo Pontefice.
    Queste Indulgenze sono state confermate in perpetuo dal S. P. Pio X e rese applicabili alle Anime del Purgatorio (Rescritto 28 Novembre 1903).

    ORAZIONE
    a San Domenico e a Santa Caterina da Siena per ottenere le grazie dalla SS. Vergine di Pompei.

    O Santo sacerdote di Dio e glorioso Patriarca San Domenico, che fosti l'amico, il figliuolo prediletto e il confidente della celeste Regina, e tanti prodigi operasti per virtù del Santo Rosario; e tu, Santa Caterina da Siena, figliuola primaria di quest'ordine del Rosario e potente mediatrice presso il trono di Maria e presso il Cuore di Gesù, da cui avesti cambiato il cuore; voi, Santi miei cari, guardate le mie necessità e abbiate pietà dello stato in cui mi trovo. Voi aveste in terra il cuore aperto ad ogni altrui miseria, e la mano potente a sovvenirla; ora in Cielo non è venuta meno né la vostra carità, né la vostra potenza. Pregate, deh! pregate per me la Madre del Rosario ed il Figliuolo Divino, giacché ho gran fiducia che per mezzo vostro ho da conseguire la grazia che tanto desidero. Così sia.
    Tre Gloria Patri.
    Si dica un Gloria Patri in onore di San Vincenzo Ferreri, ed un Gloria Patri in onore di San Tommaso d'Aquino per ottenere il dono della Purità.
    Si dica un'Ave Maria in suffragio e per la glorificazione dell'Avv. Bartolo Longo.»
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    https://sardiniatridentina.blogspot.com/
    https://sardiniatridentina.blogspot....lista.html?m=0
    «SAN MARCO EVANGELISTA (festa traslata, non si fa la commemorazione delle Rogazioni).

    Doppio di II classe.
    Paramenti rossi.
    San Marco fu vicino a Cristo e agli Apostoli fin da giovanissimo: sua madre era la proprietaria del Cenacolo ed egli è probabilmente il ragazzo che scappò nudo nel Getsemani. Dopo la Pentecoste collaborò prima con san Paolo e con san Barnaba, poi con san Pietro. Seguì il Principe degli Apostoli a Roma, dove, raccogliendo la predicazione del maestro, compose, tra il 50 e il 60, il suo Vangelo. Dopo il martirio di san Pietro andò ad amministrare la Chiesa di Alessandria, città dove morirà martire nel 68. Le sue reliquie si venerano a Venezia fin dall’828.
    • Commemorazione di san Pietro da Verona, martire.»
    https://sardiniatridentina.blogspot....o-martire.html

    «San Pietro, nato a Verona da genitori catari, fin da bambino abbandonò l’eresia della famiglia progredendo sempre più nella ferma professione della fede cattolica. Così, conclusi gli studi, a Bologna si unì all’ordine dei Predicatori, ricevendo l’abito dallo stesso Patriarca san Domenico. Fin da subito, a motivo della santità della vita e della provata fede, fu incaricato dell’estirpazione dell’eresia manichea che andava menando strage per tutto il Settentrione d’Italia: Gregorio IX nel 1232 lo inviava Inquisitore contro i Catari in Lombardia. Operò quindi in Toscana e infine nel 1252, per mandato di Innocenzo IV, tornava in Lombardia come Inquisitore di Milano e Como, nell’adempimento del quale santo ufficio trovò la morte, come egli stesso aveva preannunziato. Il 6 aprile 1252 a Seveso fu raggiunto da due sicari eretici (di cui uno, il beato Carino, si convertì) che ferocemente lo colpirono al cranio con una roncola e lo pugnalarono al fianco. Prima di spirare il Martire intinse il dito nel sangue e per terra scrisse “Credo in unum Deum”, l’inizio del Simbolo della fede professata e difesa. Innocenzo IV lo inserì fra i Santi il 24 marzo 1453. Sisto V ne comandò la celebrazione della festa da parte di tutta la Chiesa.

    INTROITUS
    Ps 63.3.- Protexísti me, Deus, a convéntu malignántium, allelúja: a multitúdine operántium iniquitátem, allelúja, allelúja. ~~ Ps. 63:2.- Exáudi, Deus, oratiónem meam, cum déprecor: a timóre inimíci éripe ánimam meam. ~~ Glória ~~ Protexísti me, Deus, a convéntu malignántium, allelúja: a multitúdine operántium iniquitátem, allelúja, allelúja.

    Ps 63.3.- Mi hai protetto dalle insidie dei malvagi, o Dio, alleluia; dal tumulto dei malfattori, alleluia, alleluia. ~~ Ps. 63:2.- Ascolta, o Dio , la mia voce tra i gemiti; preserva la mia vita dal timore del nemico. ~~ Gloria ~~ Mi hai protetto dalle insidie dei malvagi, o Dio, alleluia; dal tumulto dei malfattori, alleluia, alleluia.

    Gloria

    ORATIO
    Orémus.
    Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut beáti Petri Martyris tui fidem cóngrua devotióne sectémur; qui, pro ejúsdem fídei dilatatióne, martýrii palmam méruit obtinére. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Preghiamo.
    Concedici, te ne preghiamo, o Dio onnipotente, di imitare con vera devozione la fede del beato Pietro martire, che per la propagazione della medesima, conseguì la palma del martirio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    LECTIO
    Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timótheum.
    2 Tim 2:8-10; 3:10-12
    Caríssime: Memor esto, Dóminum Jesum Christum resurrexísse a mórtuis ex sémine David, secúndum Evangélium meum, in quo labóro usque ad víncula, quasi male óperans: sed verbum Dei non est alligátum. Ideo ómnia sustíneo propter eléctos, ut et ipsi salútem consequántur, quæ est in Christo Jesu, cum glória coelésti. Tu autem assecútus es meam doctrínam, institutiónem, propósitum, fidem, longanimitátem, dilectiónem, patiéntiam, persecutiónes, passiónes: quália mihi facta sunt Antiochíæ, Icónii et Lystris: quales persecutiónes sustínui, et ex ómnibus erípuit me Dóminus. Et omnes, qui pie volunt vívere in Christo Jesu, persecutiónem patiéntur.

    Carissimo: Ricordati che il Signore Gesù Cristo, progenie di Davide, è risuscitato da morte, secondo il mio Vangelo, per il quale io soffro fino ad essere incatenato come un malfattore, ma la parola di Dio non si incatena. Perciò io sopporto ogni cosa per amore degli eletti, affinché essi pure conseguano la salute che è in Cristo Gesù, con la gloria celeste. Ma tu segui bene la mia dottrina, la mia condotta, i propositi, la fede, la longanimità, l'amore, la pazienza, le persecuzioni, i patimenti, che soffersi ad Antiochia, ad Iconio, a Listri; persecuzioni che ho sostenuto e dalle quali tutte mi ha liberato il Signore. Tutti coloro infatti che vogliono vivere piamente in Gesù Cristo, patiranno persecuzioni.

    ALLELUIA
    Allelúja, allelúja
    Ps 88:6.
    Confitebúntur coeli mirabília tua, Dómine: étenim veritátem tuam in ecclésia sanctórum. Allelúja
    Ps 20:4
    Posuísti, Dómine, super caput ejus corónam de lápide pretióso. Allelúja.

    Alleluia, alleluia
    I cieli cantano le tue meraviglie, o Signore, e la tua fedeltà nella assemblea dei santi, alleluia, alleluia.
    O Signore, gli hai posto in capo una corona di pietre preziose. Alleluia.

    EVANGELIUM
    Sequéntia ☩ sancti Evangélii secúndum Joannem
    Joannes 15:1-7
    In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Ego sum vitis vera: et Pater meus agrícola est. Omnem pálmitem in me non feréntem fructum, tollet eum: et omnem, qui fert fructum, purgábit eum, ut fructum plus áfferat. Jam vos mundi estis propter sermónem, quem locútus sum vobis. Mane te in me: et ego in vobis. Sicut palmes non potest ferre fructum a semetípso, nisi mánserit in vite: sic nec vos, nisi in me manséritis. Ego sum vitis, vos pálmites: qui manet in me, et ego in eo, hic fert fructum multum: quia sine me nihil potéstis fácere. Si quis in me non mánserit, mittétur foras sicut palmes, et aréscet, et cólligent eum, et in ignem mittent, et ardet. Si manséritis in me, et verba mea in vobis mánserint: quodcúmque voluéritis, petétis, et fiet vobis.

    In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite, il Padre mio è il coltivatore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglierà via, e quello che porta frutto, lo poterà, affinché ne porti ancor di più. Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me: ed io in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto, se non rimane unito alla vite, così nemmeno voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci; chi rimane in me ed io in lui, porta molto frutto; perché senza di me non potete far niente. Chi non rimane in me sarà gettato via come il tralcio e si dissecca, e lo raccolgono e lo buttano nel fuoco, ove brucia. Se rimanete in me e rimangono in voi le mie parole, domandate quel che volete e vi sarà fatto».

    OFFERTORIUM
    Ps 88:6
    Confitebúntur coeli mirabília tua, Dómine: et veritátem tuam in ecclésia sanctórum, allelúja, allelúja.

    I cieli cantano le tue meraviglie, o Signore, e la tua fedeltà nella assemblea dei santi, alleluia, alleluia.

    SECRETA
    Preces, quas tibi, Dómine, offérimus, intercedénte beáto Petro Mártyre tuo, cleménter inténde: et propugnatóres fídei sub tua protectióne custódi.Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Accogli benigno, o Signore, per l'intercessione del beato Pietro martire tuo, le preghiere che ti offriamo; e custodisci i difensori della fede.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    COMMUNIO
    Ps 63:11.
    Lætábitur justus in Dómino, et sperábit in eo: et laudabúntur omnes recti corde, allelúja, allelúja.

    Il giusto gioisce nel Signore, in Lui si rifugia; e ne menano vanto tutti gli animi retti, alleluia, alleluia.

    POSTCOMMUNIO
    Orémus.
    Fidéles tuos, Dómine, custódiant sacraménta, quæ súmpsimus: et, intercedénte beáto Petro Mártyre tuo, contra omnes advérsos tueántur incúrsus.Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Preghiamo.
    I sacramenti ricevuti, o Signore, proteggano i tuoi fedeli, e, per l'intercessione del beato Pietro martire tuo, li difendano contro ogni assalto nemico.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.»







    «Oggi 29 Aprile, San Pietro Martire da Verona « www.agerecontra.it»
    Oggi 29 Aprile, San Pietro Martire da Verona | www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/2015/04/og...ire-da-verona/
    http://www.agerecontra.it/wp-content...ETRO-DI-VR.jpg






    «Notre-Dame de Paris: immagini apocalittiche e sanzione dell’apostasia di una nazione»
    https://www.agerecontra.it/2019/04/n...i-una-nazione/
    https://www.agerecontra.it/tag/rivarol/


    https://www.agerecontra.it/2019/04/non-solo-islam/
    Non solo Islam - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/non-solo-islam/
    «Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza.

    Il rabbino Shlomo Aviner, figura di spicco nel sionismo religioso, ha dichiarato che l’incendio della cattedrale di Notre Dame a Parigi potrebbe essere un castigo di Dio per i volumi del Talmud bruciati a Parigi nel XIII secolo. Ovviamente coloro che pretendono di difendere l’Europa dall’attuale invasione in nome del laicismo e dell’anti-islamismo filo-israeliano, si sono ben guardati da evidenziare le parole del rabbino. Dopo Pasqua pubblicheremo un altro significativo intervento di Rabbi Shlomo Aviner.
    Vengono in mente le parole pronunciate pochi mesi fa da don Ricossa: “Non si creda che le associazioni dell’ebraismo sono contrarie a questa invasione. O meglio, da un lato con una mano la favoriscono, tanto è vero che mons. Lefebvre fu denunciato dalla Licra (Lega contro l’antisemitismo e il razzismo) per aver parlato male dell’invasione islamica: gli ebrei a favore degli islamici. Nello stesso tempo però, nello stesso modo, esponenti importanti dell’ebraismo attuale stanno sostenendo moltissimi movimenti che giustamente sono anti-islamici. Anche Steve Bannon è alleato di alti esponenti vicini a Netanyahu, e non solo lui. Perché hanno questa doppia manovra? Perché è il divide et impera, il loro scopo è di mettere evidentemente i musulmani contro i cristiani – invadeteli! – i cristiani contro i musulmani, – gli unici cattivi sono loro -, e finchè loro si fanno a botte per noi (ebrei) va benissimo. Vi ricordo quando per esempio a Nazareth (nel 1999) fu fatta costruire, per alimentare questo scontro, dal governo israeliano una enorme moschea davanti alla basilica di Nazareth, e l’Autorità palestinese si opponeva. Perché l’Autorità palestinese voleva la pace tra i palestinesi, che sono cristiani gli uni e musulmani gli altri, mentre invece lo stato israeliano voleva mettere i musulmani contro i cristiani e i cristiani contro i musulmani” Modena, 26/1/2019, estratto della conferenza di don Francesco Ricossa: “Cristianesimo, Ebraismo e Islam”, https://youtu.be/UwvpL2hPVh0)
    Orazioni del Venerdì Santo per la conversione dei Giudei.
    “Oremus et pro perfidis Judaeis ut Deus et Dominus noster auferat velamen de cordibus eorum; ut et ipsi agnoscant Jesum Christum, Dominum nostrum. Omnipotens sempiterne Deus, qui etiam judaicam perfidiam a tua misericordia non repellis: exaudi preces nostras, quas pro illius populi obcaecatione deferimus; ut, agnita veritatis tuae luce, quae Christus est, a suis tenebris eruantur. Per Dominum nostrum Iesum Christum” (dal Messale Romano).
    Preghiamo anche per gli ebrei che non credono, affinché il Signore e Dio nostro tolga il velo dai loro cuori ed anche essi riconoscano il Signore nostro Gesù Cristo. Dio onnipotente ed eterno, che non allontani dalla tua misericordia neppure l’incredulità degli ebrei, esaudisci le nostre preghiere, che ti presentiamo per l’accecamento di quel popolo, affinché riconosciuta la luce della tua verità, che è Cristo, siano liberati dalle loro tenebre. Per Gesù Cristo nostro Signore.»
    Fonte - Non solo Islam - Centro Studi Giuseppe Federici

    https://www.agerecontra.it/2019/04/r...hiese-si-pero/
    Rabbini: bruciare le chiese? Si, però - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/r...hiese-si-pero/
    «Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza Comunicato n. 35/19 del 29 aprile 2019, San Pietro Martire.

    Rabbini: bruciare le chiese? Si, però.
    Nel comunicato “Non solo Islam” del 19/4/2019 (cfr Non solo Islam - Centro Studi Giuseppe Federici) relativo alle affermazioni del rabbino Shlomo Aviner sull’incendio di Notre Dame di Parigi, avevamo annunciato che ci saremmo ancora occupati di questo personaggio. Lo facciamo ora con la traduzione di un articolo pubblicato negli Usa sulle disquisizioni rabbiniche relative alla liceità di bruciare le chiese cattoliche. A parti inverse (teologi cattolici/templi israeliti) si scatenerebbe il finimondo: invece i media italiani (e vaticani) hanno prudentemente ignorano le affermazioni dei padroni del vapore. Speriamo che non si realizzi l’ipotesi secondo cui “chi di fiamme ferisce, di fiamme (eterne) perisce”.
    Dopo l’incendio di Notre Dame, uno dei rabbini capi israeliani dice che “Non ci sono comandamenti di bruciare chiese all’estero. Nella nostra terra santa, tuttavia, la questione è più complicata” (…)»

    https://www.agerecontra.it/tag/centro-studi-federici/
    https://www.agerecontra.it/2019/04/p...-la-vera-fede/
    https://www.sodalitium.biz/san-pietr...-la-vera-fede/
    Preghiera per conservare la vera Fede - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/p...-la-vera-fede/





    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-158.html
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.»
    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html
    “Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...cumenismo.html

    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc "
    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...sacerdoti.html
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/





    San Pietro da Verona
    http://www.santiebeati.it/search/jump.cgi?ID=51250





    https://forum.termometropolitico.it/...da-verona.html
    «San Pietro martire noto anche come Fra Pietro da Verona (Verona 1205 circa - Seveso 6 aprile 1252) fu un abile ed intelligente predicatore, appartenente all'Ordine dei domenicani ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. (…)
    Pietro venne canonizzato da papa Innocenzo VI il 24 marzo 1253 con la bolla Magnis et crebris.»
    https://forum.termometropolitico.it/...e-martire.html
    https://forum.termometropolitico.it/...martire-2.html
    https://forum.termometropolitico.it/...l#post16302815
    https://forum.termometropolitico.it/...ne-romana.html
    «29 Aprile: San Pietro da Verona - Festa dell'Inquisizione Romana.
    (…) IL 29 APRILE RICORRE LA FESTA DI SAN PIETRO MARTIRE (DA VERONA), PATRONO DELL'INQUISIZIONE ROMANA, UCCISO DA SICARI CATARI, IL 6 APRILE 1252 PRESSO SEVESO (STRADA MILANO-COMO). (…)
    SANCTE PETRE VERONENSIS ORA PRO NOBIS, ORA PRO NOBIS, ORA PRO NOBIS.»








    «Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/ »

    “29 APRILE 2019: SAN PIETRO DA VERONA, MARTIRE E PATRONO DELL'INQUISIZIONE ROMANA.”
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    https://www.radiospada.org/2017/04/s...ore-e-martire/
    “San Pietro da Verona, Inquisitore e Martire.”
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...ng?w=839&ssl=1






    “29 APRILE 2019: SAN MARCO, EVANGELISTA (traslato per la concomitanza dell'Ottava di Pasqua).
    Il Leone evangelico, che vigila avanti al trono di Dio, insieme all'Uomo, al Bue, e all'Aquila, viene oggi festeggiato dalla santa Chiesa. È il giorno che vide Marco salire dalla terra al cielo, con la fronte cinta dalla duplice aureola dell'Evangelista e del Martire.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...65&oe=5D6800F2






    «Antica necropoli cattolica di Tipasa, Algeria.
    La Numidia, come tutta la fascia occidentale del Nordafrica, conobbe molto presto la Vera Fede; dalle sue terre sorsero molti martiri e teologi: Sant'Agostino, Santa Perpetua e Santa Felicita solo per citarne alcuni
    Il Nordafrica Cattolico diede infine alla Chiesa ben tre pontefici
    San Vittore I martire sotto Settimio Severo
    San Milziade I "Vero figlio della pace e vero padre per i cristiani" (così lo chiamava Sant'Agostino)
    San Gelasio I, martello degli eretici e sostenitore del Primato Petrino.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...78&oe=5D29C3EC







    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio, tratta di messaggi subliminali, rock satanico, occultismo, massoneria"
    http://www.centrosangiorgio.com/


    http://www.cmri.org/ital-index.html





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    "Home | Traditional Latin Mass Resources"
    http://www.traditionalmass.org/





    "Como ovejas sin Pastor"
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”


    Messes :: Ligue Saint Amédée
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    “Séminaire Saint Pierre Martyr de l’Institut Mater Boni Consilii
    Séminaire - Sodalitium
    http://www.sodalitium.eu/images/benv...erreMartyr.jpg





    29 avril : Saint Pierre Martyr (?1252) :: Ligue Saint Amédée
    “29 avril : Saint Pierre Martyr (†1252).”
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    SANCTE PETRE VERONENSIS ORA PRO NOBIS, ORA PRO NOBIS, ORA PRO NOBIS!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  4. #24
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    Lightbulb Re: 29 aprile (6 aprile) - S. Pietro da Verona martire

    29 APRILE 2020: ANNIVERSARIO DEL NATALE DI SANTA CATERINA DA SIENA; SAN PIETRO DA VERONA, MARTIRE E PATRONO DELL'INQUISIZIONE ROMANA E SOLENNITÀ DI SAN GIUSEPPE…





    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»











    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».





    Solennità di San Giuseppe - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-pietro-martire/
    «29 aprile 2020, Solennità di San Giuseppe.

    O San Giuseppe, la cui protezione è così grande, così forte, così sollecita davanti al trono di Dio, ti affido tutti i miei interessi e i miei desideri.
    O San Giuseppe, assistimi con la tua potente intercessione, e ottieni per me dal tuo Figlio divino tutte le benedizioni spirituali attraverso Gesù Cristo, nostro Signore, di modo che essendomi affidato al tuo potere celeste possa offrire il mio ringraziamento e il mio omaggio al più amorevole dei padri.
    O San Giuseppe, non mi stanco mai di contemplare te e Gesù addormentato tra le tue braccia; non oso avvicinarmi mentre Egli riposa accanto al tuo cuore. Stringilo in nome mio e bacia il Suo capo per me, e chiedigli di restituire il bacio quando sarò sul letto di morte. San Giuseppe, patrono delle anime che stanno per morire, prega per me. Così sia».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content..._o-227x300.jpg







    Messa IMBC in streaming - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/
    «Mercoledì 29/04/2020, Festa del patrocinio di s. Giuseppe
    S. Messa alle ore 9,30 in diretta dalla chiesa dei ss. Pietro e Paolo di Verrua Savoia (TO):
    https://www.youtube.com/watch?v=XL-vYRdvKYY
    S. Messa, presso l'istituto Mater Boni Consilii, Solennità di S. Giuseppe patrono della S. Chiesa».


    https://www.sodalitium.biz/seminario/
    «Il Seminario “San Pietro Martire”»





    https://www.facebook.com/donugo.casasanpiox/
    «29 aprile 2020, Solennità di San Giuseppe, Sposo della B. V. Maria, Confessore e Patrono della Chiesa Universale.
    Santa Messa in streaming alle ore 9,30:
    https://www.youtube.com/watch?v=XL-vYRdvKYY
    Messa IMBC in streaming - Sodalitium

    29 aprile San Pietro Martire (Verona, 1205 circa – Seveso, 6 aprile 1252). Inquisitore dell'Ordine dei predicatori ucciso dagli eretici, patrono del seminario dell'Istituto Mater Boni Consilii di Verrua Savoia.
    https://www.sodalitium.biz/seminario/
    Preghiera a San Pietro da Verona del Card. Schuster

    O Dio, che al Beato Sacerdote e Martire tuo Pietro concedesti la grazia di vergare col suo sangue quel Simbolo di Fede che, appreso diligentemente da fanciullo, divenuto poi predicatore del tuo Vangelo, imperterrito predicò ai popoli contro l’eretico errore, deh! per le sue preghiere concedi alla tua Chiesa di predicare fedelmente la tua Cattolica Fede e di confermarla con le opere. Per Cristo nostro Signore. (Indulgenza di 300 giorni).
    Giorgio Vasari, Il martirio di san Pietro da Verona, convento di Santa Croce a Bosco Marengo (AL), paese natale di San Pio V».













    Il patrocinio di san Giuseppe contro i nemici della Chiesa - Centro Studi Giuseppe Federici
    «Il patrocinio di san Giuseppe contro i nemici della Chiesa 29 aprile 2020
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 42/20 del 29 aprile 2020, Solennità di San Giuseppe
    Il patrocinio di san Giuseppe contro i nemici della Chiesa
    I 150 anni del Patrocinio di San Giuseppe. La Chiesa universale è in buone mani»
    http://www.centrostudifederici.org/w...0-17-copia.jpg











    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    «PREGHIERA A SANTA CATERINA DA SIENA, VERGINE (30.4)»
    «ALTRE PREGHIERE A SANTA CATERINA DA SIENA, VERGINE (30.4)»
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/s...-da-siena.html
    «PREGHIERA A SAN GIUSEPPE BENEDETTO COTTOLENGO (30.4)»
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/s...ottolengo.html
    «ORAZIONE A SAN PIETRO DA VERONA, MARTIRE (29.4)»
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare san Pietro Martire, e Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima, per i meriti di questo Santo, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Pietro Martire possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia»
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/s...da-verona.html
    «PREGHIERE A SAN GIUSEPPE»
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/san-giuseppe.html
    «DECRETO QUEMADMODUM DEUS DI PAPA PIO IX»
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/q...odum-deus.html








    «SANCTE PETRE VERONENSIS ORA PRO NOBIS, ORA PRO NOBIS, ORA PRO NOBIS»
    «29 APRILE: SAN PIETRO DA VERONA, FESTA DELL'INQUISIZIONE ROMANA»
    https://forum.termometropolitico.it/...-romana-2.html
    “29 aprile (6 aprile) - S. Pietro da Verona martire”
    https://forum.termometropolitico.it/...a-martire.html
    https://forum.termometropolitico.it/...martire-3.html
    "San Pietro martire da Verona ”
    https://forum.termometropolitico.it/...da-verona.html








    https://it-it.facebook.com/radiospadasocial/
    http://www.edizioniradiospada.com/
    https://www.radiospada.org/
    “29 APRILE 2020: SAN PIETRO DA VERONA, MARTIRE E PATRONO DELL'INQUISIZIONE ROMANA
    Sisto V (1585-1590) inserì la sua festa nel Breviario e nel Messale Romani e nel breve “Invictorum Christi militum” del 13 aprile 1586, rendendo omaggio all’Araldo della Fede Romana contro le aberrazioni di Catari, Patarini e altra feccia manichea, poteva affermare a buon diritto che «dopo san Domenico con merito san Pietro Martire deve essere chiamato Principe del sacrosanto Uffizio dell’Inquisizione»”

    “29 aprile 2020: Solennità di san Giuseppe, Sposo della beata Vergine Maria, Confessore e Patrono della Chiesa Universale”
    https://www.radiospada.org/tag/san-giuseppe/
    «“Quamquam pluries”. La fondamentale Enciclica di Leone XIII su san Giuseppe»
    https://www.radiospada.org/2019/03/q...-san-giuseppe/
    https://www.radiospada.org/2020/04/i...-san-giuseppe/
    «Il Patrocinio di San Giuseppe di Redazione RS il 29 Aprile 2020
    Pio IX è il papa dell’Immacolata, ma è anche il papa di San Giuseppe: fu lui infatti che, col decreto di seguito riportato, lo dichiarò Patrono della Chiesa Universale nel 1870, mentre la Rivoluzione entrava in Roma sulla punta delle baionette “italiane”. Questo patronato o patrocinio si celebra il mercoledì (giorno dedicato a San Giuseppe) dopo la seconda domenica di Pasqua e San Pio X volle solennizzarlo talmente che lo innalzò a rito doppio di prima classe con ottava».
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...83239316-1.jpg











    https://www.radiospada.org/tag/devozione-mariana/
    https://www.radiospada.org/2020/05/l...della-madonna/
    https://www.radiospada.org/2020/04/l...nna-di-pompei/
    https://www.radiospada.org/tag/santa-caterina-da-siena/












    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur”
    http://liguesaintamedee.ch/messes

    “Séminaire Saint Pierre Martyr de l’Institut Mater Boni Consilii"
    "29 avril : Saint Pierre Martyr (?1252) :: Ligue Saint Amédée"
    “29 avril : Saint Pierre Martyr (†1252)”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...ro_martire.JPG









    SAN PIETRO MARTIRE DA VERONA PREGA PER NOI!!!
    SANTA CATERINA DA SIENA PREGA PER NOI!!!
    SAN GIUSEPPE PREGA PER NOI!!!
    RESURREXIT, SICUT DIXIT, ALLELUJA!!!
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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