Storie di Precari. tratti da "L'Unità"
Da 7 anni ricercatore in «formazione»
Ylenia Zambito
Sono sette anni che lavoro nello stesso ente, faccio un lavoro molto specializzato, per cui è necessario acquisire una formazione lunga e difficile. Dopo sette anni che questo ente ha investito molto sulla mia formazione, e dopo aver dimostrato in vario modo la mia produttività, non ho prospettive a breve scadenza di assunzione.
Vi domanderete quale ente faccia una politica così scellerata, insensata e non produttiva? L'Università! Dopo aver conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 2002, ho avuto un assegno di ricerca di due anni che mi è stato rinnovato all'inizio di quest'anno, alla fine del prossimo scadrà e l'unica speranza è che mi diano la possibilità di partecipare ad un concorso di ricercatore in formazione. Ma quanto caspita deve durare questa formazione? La cosa assurda è che chi conosce la mia storia mi dice che sono fortunata. La cosa ancora più assurda è che anche io mi ritengo fortunata. Dopo tutto dalla laurea non sono stata neanche un giorno senza stipendio. Peccato però che lo stipendio in questione confrontato con uno di pari livello è il più basso al mondo. Non credo che sia solo una questione di risorse, piuttosto mi sembra che sia una scelta culturale: i ricercatori in Italia non sono considerati una risorsa, ma uno spreco di risorse. Rimango in attesa che qualcuno faccia i conti con il lento declino del nostro Paese che questa scelta culturale ha generato.