Omosex? Si può "uscirne"
In Italia i corsi per "guarire" i gay
In Spagna il Parlamento ha approvato il matrimonio omosessuale, in Italia invece vanno di moda i corsi per abbandonare lo stile di vita gay. Tanto che il mensile dedicato al mondo omosex, Pride ha dato spazio, sul numero di maggio, a un'inchiesta sui "guaritori" che aiutano gli omosessuali poco convinti a raggiungere il proprio equilibrio.
Nella difficile impresa ci provano medici, psicologi e sacerdoti. Le “cure” sono a base di ormoni, sedute di psicanalisi e preghiere. A Milano vengono organizzati perfino dei “corsi per abbandonare lo stile di vita gay”. A promuoverli la dottoressa Chiara Atzori, medico infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano e Padre Ferdinando Colombo, direttore dell’istituto Padre Beccaro di Milano. La volontà sta alla base della “terapia” per uscire dall'identità omosex.
In America la massima autorità in materia di “guarigione” dall’omosessualità è Joseph Nicolosi, presidente di Narth.com (National Association for Research and Therapy of Homosexuality). Nicolosi ritiene che i gay possono essere “curati” con una terapia riparativa, ovvero un particolare tipo di psicoterapia che viene applicata agli individui che vogliono superare la loro attrazione omosessuale. La cura insomma si basa sullo studio delle origini e delle cause di questa condizione, che insegna a capire cosa è successo nell’infanzia, a capire gli eventi particolari e a trovare i vuoti emotivi nello sviluppo della persona.
Tornando nel Belpaese c’è poi il Centro Studi Achille Dedè di Milano, che organizza un corso per aiutare le “persone che lottano con vari problemi e ferite a livello d'identità emotiva, relazionale e sessuale”. La terapia si basa sulla preghiera e sulla buona volontà.
Tgcom.it