ALTRO CHE F.I.A.T. VOLUNTAS TUA!!

CONTRO LA CASSA INTEGRAZIONE E LA MOBILITA'
CONTRO LA DISTRUZIONE DEL LAVORO NELL'INDUSTRIA DEL SUD
SOSTENERE LE LOTTE OPERAIE A TERMINI IMERESE E IN TUTTA ITALIA
Il 21 marzo partiranno a Termini Imerese 13 settimane di cassa integrazione, prima tranche degli annunciati 5 mesi di stop. Lungi dal subire passivamente questa situazione, così come nell'inverno 2003, gli operai stanno dando vita a proteste e manifestazioni, contro la cig annunciata e contro quella già in atto per i 200 lavoratori della verniciatura e della lastratura, a cui potrebbero presto aggiungersi gli altri 1.400.
Scendono in lotta anche lavoratori/lavoratrici dell'indotto Fiat nel palermitano, per niente disposti a sopportare l'agonia in vista del 21 marzo.
I 45 operai dell'Iposas di Vicari, infatti, hanno giocato d'anticipo, sospendendo la produzione di lamierato, bloccando le forniture allo stabilimento di Termini e riprendendo l'occupazione ad intermittenza della statale Palermo-Agrigento.
In mobilitazione anche gli operai della Sist di Carini, della Bienne Sud e della Valdostana plastici. La cui proprietà, in crisi di liquidità, era giunta persino a trasferire segretamente i macchinari per l'imbottitura dei sedili della Punto in un altro sito, svuotando la sede di Termini Imerese e facendo trovare la fabbrica deserta agli operai, di ritorno dalle feste natalizie.
Serrate da 21° secolo come nel secolo scorso, in parte rientrate, ma sintomo evidente dell'ipocrisia, dell'inganno e dell'arroganza della FIAT e degli imprenditori dell'indotto.
Dopo la rottura con GM, la Fiat aveva annunciato cassa integrazione per tutti gli stabilimenti, ma nessuna chiusura…, dimenticando che la cig per i suoi stabilimenti può significare invece chiusura per le fabbriche dell'indotto ora e degli stessi stabilimenti Fiat a fine 2005.
Eppure il Gruppo Fiat ha presentato dati riferiti al 2004 che vedono una crescita del fatturato del 5%, pari a 46,7 miliardi di euro, con punte del 10% per Iveco e del 20% per la Ferrari. Ed anche il settore auto ha registrato un fatturato di 20,5 miliardi, con un aumento percentuale del 5,5%. E il pagamento di 1,65 miliardi di euro da parte di General Motors andrà in processi di ristrutturazione del segmento commerciale e finanziario e non in investimenti produttivi.
Dopo la manifestazione nazionale a Roma di tutti gli operai degli stabilimenti FIAT, occorre generalizzare le lotte a livello locale in tutti i siti italiani, coinvolgendo i lavoratori dell'indotto,
· per impedire la chiusura di fabbriche,
· per fermare l'emarginazione di migliaia di lavoratori e lavoratrici dal lavoro produttivo,
· per restituire dignità al lavoro
· contro l'annientamento dei diritti e delle libertà dei lavoratori e delle lavoratrici
· contro la trasformazione della cig in mobilità per accelerare le dismissioni di personale
· contro la riduzione in merce e servi delle lavoratrici e dei lavoratori espulsi dalla produzione
· per una grande battaglia salariale alla FIAT, nei metalmeccanici, in tutte le categorie.

FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI
marzo 2005