BUSH, YALTA FU UN ERRORE. "duello" a distanza con putin
(AGI/REUTERS/EFE/AFP) - Riga, 7 mag. - Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha affermato che la "schiavitu'" in cui furono lasciati i Paesi dell'Europa" centrale e orientale, sotto dominazione sovietica, fu "uno dei piu' grandi errori della storia". Atteso per lunedi' a Mosca per le grandi celebrazioni del sessantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, Bush ha affermato anche che gli Stati Uniti portano parte della responsabilita' perche' l'accordo di Yalta, sottoscritto alla fine del secondo conflitto da Winston Churchill, da Franklin Roosvelt e da Josep Stalin, "segui' l'ingiusta tradizione dei patti di Monaco e Molotov-Ribbentrop".
Bush, nell'esprimere ai Paesi Baltici solidarieta' per le sofferenze subite con la dominazione sovietica, in un discorso pronunciato a Riga, in Lettonia, ha affermato: "Ancora una volta, quando i governi potenti negoziarono, la liberta' delle nazioni piccole divenne un qualcosa di sacrificabile. Ma quel tentativo di sacrificare la liberta' nel nome della stabilita' lascio' un continente diviso e instabile. Non ripeteremo gli errori di altre generazioni con l'acquiescenza o la giustificazione della tirannia e sacrificando la liberta' nella vana ricerca della stabilita'".
Le divergenti valutazioni storiche che hanno scandito i preparativi delle celebrazioni a Mosca potrebbero ripercuotersi sul clima dell'incontro di domani tra Bush e il presidente russo Vladimir Putin, il quale insiste nel dire che l'Armata Rossa fu una forza di liberazione e non di oppressione e non vuole saperne di accogliere la richiesta di scuse avanzata da Estonia, Lettonia e Lituania. Ma Bush e' stato netto nel suo giudizio che confligge totalmente con un'affermazione fatta dal capo del Cremlino in un recente discorso alla Nazione, in cui defini' il crollo dell'Unione Sovietica come "la piu' grande catastrofe del secolo". Dalla capitale Lettone Bush ha parlato del grande paradosso seguito alla vittoria suo nazismo: "Per gran parte della Germania la sconfitta porto' la liberta'. Per gran parte dell'Europa centrale e orientale, la vittoria porto' il regime di ferro di un altro impero... il Giorno della Vittoria segno' la fine del fascismo, ma non mise fine all'oppressione". (AGI)
071952 MAG 05
http://www.agi.it/news.pl?doc=200505.....-...--&rel=1