DA LA NUOVA SARDEGNA:
Una commissione per la limba
La Regione affida a un gruppo di esperti un’indagine conoscitiva
La giunta regionale ha affidato a una commissione di esperti un’indagine conoscitiva di carattere socio-linguistico per verificare lo stato della lingua sarda su tutto il territorio regionale. L’iniziativa è stata assunta su richiesta dell’assessore alla Cultura, Elisabetta Pilia. L’equipe tecnico-scientifica sarà affiancata da una società demoscopica per la rilevazione dei dati. L’indagine dovrà rilevare in quali aree, luoghi della Sardegna e situazioni si parla in sardo.Dovrà anche accertare quali sono le varietà locali più usate e in che misura e proporzione rispetto alle altre lingue, e quanti parlano il sardo, lo capiscono e hanno la necessità di utilizzarlo.
L’opportunità e l’urgenza di questa indagine è stata sottolineata dall’assessore Pilia anche alla luce dell’ampio dibattito sulla lingua sarda e sul suo utilizzo nei diversi livelli della pubblica amministrazione come seconda lingua di comunicazione tra l’amministrazione e il cittadino. Un tema che sta coinvolgendo il mondo della politica, della cultura e dei media isolani, ma cui non è pensabile dare risposte senza avere un quadro socio-linguistico regionale organico e dettagliato. Nuovi programmi e iniziative per la tutela e la promozione della lingua sarda in tutte le sue varietà linguistiche – sostenuta anche con i finanziamenti alla sperimentazione dell’insegnamento e dell’uso nelle scuole – non possono prescindere da un’analisi scientifica affidata a una commissione di esperti. A loro spetterà il compito di individuare l’ipotesi di un codice linguistico in uscita, che la Regione potrà utilizzare nella traduzione dei propri dati. Senza dimenticare che, come previsto dall’art. 8 della legge 482/99, solo le deliberazioni e gli atti redatti in lingua italiana producono effetti giuridici e assumono valore legale.
L’indagine potrà inoltre essere utilizzata anche come riferimento al censimento del repertorio linguistico regionale. La commissione dovrà inoltre definire norme ortografiche comuni per tutte le varietà linguistiche e in uso nel territorio regionale. In questo modo sarà possibile promuovere la creazione di word processor, correttori ortografici, oltre all’utilizzo e alla diffusione di strumenti elettronici per favorire l’uso corretto della lingua sarda.
Fanno parte della commissione tecnico-scientifica: l’antropologo dell’università di Cagliari Giulio Angioni, Roberto Bolognesi, docente di Linguistica italiana dell’università di Groninga, lo storico Manlio Brigaglia, Michel Contini, già docente di Geografia fonetica dell’università di Grenoble, Diego Corraine, direttore dell’ufficio linguistico della Provincia di Nuoro, Giovanni Lupinu, docente di Glottologia e Linguistica della Sardegna e dell’università di Sassari, Anna Oppo, docente di Sociologia dell’università di Cagliari, Giulio Paulis , docente di Glottologia e Linguistica dell’università di Cagliari, Maria Teresa Catte, insegnante e autore di testi sulla didattica della lingua sarda, Mario Puddu, docente di Lingua e Letteratura sarda dell’università di Cagliari.
Saludi a totus.