Vorrei far notare come si vituperano i centristi come Follini e Casini, accusandoli di inesistenti "tradimenti" quando sono i forzisti a cambiare casacca, soprattutto quelli senza retroterra culturale e forti solo di vis polemica, tanto forte quanto più forte a mascherare la mancanza di valori, che si fanno sballottare dal vento del momento, su cui devono sempre sentirsi in dovere di prendere posizioni nette ed urlate, fino ad essere più realisti del re, per farsi notare, visto che non hanno una chiara linea riconoscibile. Non mi meraviglierei se anche Vito o Ferrara o Taormina in futuro facessero il salto, anzi quasi lo spero.
Intanto quelli che loro accusavano di "ribaltonismo" rimangono sulle proprie posizioni, come ha detto Follini "al massimo vado a casa, a sinistra mai".