IL PAPA: COMINCIA SUBITO IL PROCESSO PER WOJTYLA BEATO
CITTA' DEL VATICANO - Il Papa ha disposto l'inizio immediato della causa di beatificazione di papa Wojtyla, dispensando dall'attesa dei cinque anni dalla morte previsti dal codice. Benedetto XVI lo ha annunciato personalmente al clero romano riunito nella basilica di san Giovanni in Laterano, leggendo, in latino, una comunicazione in tal senso del cardinale Jose' Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le cause dei santi. La comunicazione e' stata accolta da un lunghissimo applauso dei sacerdoti presenti, alzatisi in piedi, cosi' come il Papa e il cardinale Ruini.
Il Papa ha dunque deciso di far cominciare subito il processo di beatificazione per Giovanni Paolo II. La legge della Chiesa stabilisce che debbano passare cinque anni dalla morte della persona per poter aprire la causa canonica. Benedetto XVI, con dispensa analoga a quella che Giovanni Paolo II fece per madre Teresa di Calcutta, ha deciso che invece il processo possa cominciare subito. Madre Teresa, morta nel '97, e' stata beatificata nel 2003. Si possono immaginare tempi brevi anche per vedere papa Wojtyla sugli altari, anche se la causa dovra' tra l'altro esaminare una mole di documenti veramente poderosa, il che richiede tempo e lavoro.
Il Papa, giunto nella basilica di san Giovanni, la cattedrale di Roma, per incontare il clero romano, e' stato salutato con un forte applauso e un'accoglienza festosa. Accompagnato dal vicario Camillo Ruini, dal vicegerente Luigi Moretti, dal segretario generale del vicariato Mauro Parmeggiani e con la discreta presenza del capo della vigilanza vaticana, Camillo Cibin, il Papa ha percorso la navata centrale della basilica di san Giovanni salutando i parroci romani che si protendevano dalle transenne per stringergli la mano.
Il papa, rivolto al clero romano radunato nella basilica di san Giovanni , si e' detto ''Felice di incontrarvi all'inizio del mio ministero di vescovo''. Ha anche espresso ''fin da questo primo incontro la gratitudine per la vostra fatica quotidiana nella vigna del Signore''.
PAPA: SUPERATA LA CRISI DI IDENTITA' DEL SACERDOTE
La ''crisi di identita' che ha travagliato in passato tanti sacerdoti e' superata''. Lo ha detto il Papa al clero romano, invitando pero' a non trascurare i ''deserti'' in cui a volte si perde l'umanita' e in cui si potrebbe perdere anche la Chiesa. Benedetto XVI lo ha detto al clero romano. Il Papa ha ricordato ha definito preti, vescovi e diaconi ''preziosi collaboratori''. ''Conto su di voi, - ha aggiunto - sulla vostra preghiera, accoglienza e dedizione, perche' questa diocesi prosegua il suo cammino. Da parte mia vi dico che potete contare, nonostante miei limiti, sulla sincerita' del mio paterno affetto per tutti voi'' ''Cari sacerdoti - ha proseguito - la qualita' della vostra vita e del vostro servizio pastorale sembra indicare che in questa come in moltre altre diocesi del mondo abbiamo ormai lasciato alle nostre spalle il tempo di quella crisi di identita' che ha travagliato tanti sacerdoti. Rimangono quei deserti che minano l'umanita' e che possono insidiare anche i sacerdoti. E' quindi indispensabile tornare alla radice del nostro sacerdozio, che e' Cristo, pietra angolare''. ''Siamo incaricati non di dire molte parole, - ha detto ancora il Papa - ma di farci portavoce di una sola parola, il verbo di Dio, fatto carne per la nostra salvezza: vale per tutti noi 'la mia dottrina non e' mia, ma di colui che mi ha mandato'''. ''La santa messa e' in modo assoluto il centro della mia vita e della mia giornata'', sono le parole di Giovanni Paolo II che Benedetto XVI ha invitato a fare proprie, a ''ripetere con forza''.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 13/05/2005 15:08
E noi poveri luridi ignoranti pensiamo ai problemi che affliggono la nostra Terra...STOLTI!!! Ecco le cose veramente importanti...