di Ghigno di Tacco
22 aprile 2005 12:44
"Qualche" perchè.
Perchè, caro Don Gianni, il comunismo è un'ideologia dittatoriale, la storia lo ha ampiamente condannato.
Abbiamo visto i gulag e abbiamo visto come sono stati trattati gli intellettuali che ne hanno scritto, descrivendo la cieca barbarie e la feroce crudeltà cui sono stati principali testimoni.
Ne più ne meno, sicuramente, più che meno, dell'ideologia nazista, invertendo i fattori il "prodotto" non cambia.
Perchè il comunismo ha avuto sempre la pretesa di sostuirsi alla religione cristiana, intesa come "religione di Stato".
Un "indottrinamento" statale malato, fatto di "falsi simboli" e "falsi miti" pieno di burocrazia che offusca le menti, indurisce il cuore e uccide la creatività.
Una "religione rossa" che ha ridotto i popoli alla fame più nera e condannato ad una vita di privazioni e stenti tutti i cittadini del mondo che, sfortunatamente, hanno "subito" l' onta di conoscerla e veder "pianificata" sulle loro esistenze.
Sappiamo benissimo, altresì, che il comunismo e "l'economia del benessere" sono concetti antitetici per antonomasia.
Perchè il comunismo è falso e nega l'evidenza, possessore e portatore di "doppie verità" e dell'ipocrisia dilagante.
Perchè il comunismo è padre del relativismo orientato più verso il nulla che verso Dio.
Il comunismo è la negazione della libertà individuale, quindi, della "morte apparente" dell'essere umano in vita.
E', invece, l'esaltazione della massa cieca, sorda e ignorante, che non ha spirito critico nè ironico e, appunto, ignora, per spirito di sopravvivenza : il revisionismo storico (la verità fa male).
Nel suo dna solo odio nei confronti di chi ha di più e sopratutto sa di più.
Perchè ti leva il diritto di parlare, pensare e agire.
Perchè "l'ideologia della falce e mertello" è la negazione dei diritti umani e di tutto ciò che possiede e rappresenta "in sè" la parola libertà, l'emblea e lo stendardo storico -politico della pochezza dell'uomo.
Se avesse vinto il comunismo nel 1948, per esempio, sicuramente non potevo essere qui con Lei a scriverne e discuterne.
Per questi perchè e, credo, tanti altri, che ogni cittadino che si professi cristiano ha il dovere morale di combatterlo, evangelizzarlo, convertirlo con una visione più democratica e più civile della vita, dello Stato e della politica nel senso nobile del termine.
Una conversione, un cambio di rotta, spero, verso una Stato di diritto e non verso "l'eliminazione" dell'uomo, dell'immenso nichilismo più o meno sofisticato che, questa "armata rossa" invasata, in essa racchiude e se ne fa paladina e guerriera.
La saluto cordialmente.
http://www.ragionpolitica.it/commenti.read.4978.html
[risposta al catechismo anticomunista di Gianni Baget Bozzo:
Perchè esiste il dovere morale dell'anticomunismo?
di Gianni Baget Bozzo - 1 giugno 2000
Perché il comunismo non è morto con la fine dell'impero sovietico.
Come violenza totalitaria è finito in Europa, mentre esiste ancora in pienezza in Cina, in Vietnam in Laos, Cuba la Corea del Nord. Come menzogna, esiste pienamente in Italia. E la sua menzogna consiste nel dire che i comunisti non ci sono più. Come sempre la menzogna è evidente.
Tutti i dirigenti Ds vengono dal Pci. Ed essi non hanno mai detto: il Pci ha sbagliato, gli anticomunisti hanno sempre avuto ragione. Dicono: il Pci è sempre stati antisovietico. E tutti sanno che ciò non è vero.
Eppure tanta è la potenza demoniaca di seduzione del comunismo, che tutti credono a questa evidente menzogna. Questa è la vera capacità diabolica del comunismo: fa mentire contro la verità conosciuta. Non a caso nella enciclica Dominum et Vificantem (1985), Giovanni Paolo secondo ha indicato nel comunismo il peccato contro lo Spirito Santo di cui Gesù ha detto "non sarà rimesso nè in questo secolo nè nel futuro".
Gianni Baget Bozzo
bagetbozzo@ragionpolitica.it ]