da "laPadania" di oggi
Stop alla gronda Nord
La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha inviato all’Italia “una lettera di messa in mora” del progetto di realizzazione della Gronda Nord, la strada che dovrebbe servire a collegare longitudinalmente i quartieri della periferia nord di Milano. Secondo la Commissione di Bruxelles, infatti, prima di dare il via alla costruzione dell’arteria, sarebbe necessario un preliminare studio di impatto ambientale sul progetto. Da anni al centro delle polemiche, il progetto vorrebbe realizzare una strada a scorrimento veloce a due corsie a senso di marcia lunga complessivamente più di 10 chilometri. Secondo i comitati di quartiere, l’arteria “interquartiere” sarebbe destinata a diventare una vera tangenziale interna alla città, con un notevole incremento del traffico e con pesanti ricadute sulla qualità ambientale di tutta la zona. «Il rischio ora - ha spiegato l’avvocato Felice Besostri - è che qualora il Comune ignorasse quanto stabilito dal Parlamento Europeo, arrivasse da Bruxelles una pesante sanzione pecuniaria». In effetti il Comune, per evitare di dover superare l’esame sull’impatto ambientale ha escogitato un metodo molto singolare: visto che l’impatto ambientale deve essere eseguito nel caso in cui la strada superi determinate lunghezze, il Comune ha deciso di parcellizzare la costruzione così da avere numerosi tronchi tutti più corti del limite. Un escamotage cui l’Ue non è cascata?
[Data pubblicazione: 17/05/2005]