Berlusconi ha ragione! La recessione non esiste! Sveglia!

[Henry]

-- MEDIASET A PROVA DI RECESSIONE VOLANO GLI UTILI A INIZIO 2005 --

Tratto da repubblica del 18 maggio 2005 pag. 46


Mediaset è a prova di recessione. Anche nei primi tre mesi del 2005 le televisioni del presidente del consiglio hanno continuato a macinare utili. I profitti netti sono cresciuti del 26.6% a 198.7 mil. di euro grazie non solo all'aumento dei ricavi, (+9.8% a 931 mil.) ma ancge alla politica di cintrollo dei costi, che dai prossimi mesi dovrà l'esame del superingaggio garantito a Paolo Bonolis. Non solo. La crescita del Biscione potrebbe essere ulteriormente accelerata ad aprile e maggio. Le entrate pubblicitarie sono infatti salite "solo" del 1.5% tra gennaio e marzo, mentre già ad aprilehanno segnao un balzo del 10%.
Mediaset ha confermato nei primi tre mesi dell'anno la sua leadership sul fronte dell'audience, conquistando anche in Spagna con telecinco la pole position per numero di spettatori. In Italia Cologno è davanti alla Rai sia nel prime time (44.1%) che nel cosiddetto target commerciale (44.7%). In Spagna nelle ore di picco Telecinco (23.5%) ha sopravanzato Antena3 (22.3%) e Tve (19.2%). Cifre che inducono i vertici del gruppo a prevedere un esercizio ampiamente positivo: "Gli obiettivi di crescita dei ricavi pubblicitari e il mantenimento degli obiettivi di efficienza sia a livelli di costi televisivi che di investimenti in diritti - dice il comunicato dell'azienda - dovrebbero consentire di mantenere l'elevata redditività operativa e migliorare la generazione di cassa conseguita nel 2004".
Alivello geografico l'Italia nel primo trimestre ha garantito 717 milioni di ricavi (+6.3%) e un utile inprogresso del 21% a 164 milioni. Ancor meglio la Spagna dove il fatturato è salito del 23.2% a 213 milioni e un utile netto balzato più del 50% a 64.6 milioni di euro.

Vorrei sapere dove li mette tutti quei soldi...

[Henry]

Secondo Confalonieri il 50% dei titoli Mediaset è in mani straniere, l'80% dei quali ad investitori anglosassoni (il 10% a non-anglosassoni, sono in mano al prestanome Ben Ammar che nega, o ad altri amichetti mediorientali?)

In realtà nessuno ha ancora identificato i folli "investitori istituzionali" che si sono accaparrati la quota vicina al 17% messa in vendita la settimana scorsa.
Il mistero è tale perchè molti sarebbero curiosi di saperne i nomi, non tanto per curiosità, quanto per capire se si tratta di veri acquirenti temerari o di prestanome.

Nessun "investitore" ha rilasciato alcun commento, nessuno ha annunciato la sua entrata nel capitale Mediaset, nessuno ha comunicato ai propri azionisti l'acquisto.

L'opacità di Mediaset, la sua esistenza intimamente legata al permanere al potere del proprietario, il possibile cambio di governo che potrebbe imporre un ridimensionamento dell'azienda, il fatto che le sue quotazioni siano ai massimi storici, non ha frenato gli acquirenti.

La stessa velocità del collocamento è sospetta.
In pochi giorni alcuni soggetti avrebbero deciso di mattere 2.2 miliardi di dollari in un investimento ad alto rischio, nessuno di questi italiano.
La circostanza depone a favore di quanti (pochi) pensano che questo collocamento sia in realtà una vendita simulata a qualche prestanome, a qualche istituzione finanziaria dietro la quale ci sia lo stesso Berlusconi o qualche suo alleato garantito nell'acquisto, dal carattere di rischio altissimo, da eventuali rovesci borsistici, magari con un patto di retrovendita, o con un giroconto dagli stessi conti o fidejussioni riconducibili allo stesso Berlusconi.

Una mossa per provare a liberarsi, almeno alla prima apparenza, del "conflitto di interessi, una sciocchezza da propinare alle platee televisive e agli editori più sprovveduti.
Fino a che non verrà rivelato il nuovo assetto azionario di Mediaset, nei dettagli, non si potrà parlare veramente in nessun modo di vendita "reale".
vedremo quanto reggerà la riservatezza ed il mistero.




http://www.societacivile.it/primopia...oni/ombra.html