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  1. #21
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    Originally posted by Totila
    In fondo si sono riappropriati delle loro terre.
    Ora tocca ai nativi indiani.
    mah, sulla California non verserei una lacrima. Erano terre messicane fino al 1848, invase dagli yankees mediante una guerra totalmente ingiusta. Non avrei problemi ad una cessione dei territori meridionali al Messico. L'importante é far sparire in non bianchi dal resto della Federazione.

  2. #22
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    Originally posted by Arthur I
    Però che una natalità ampia indichi necessariamente società patriarcale è da vedere. In tempi di lavoro telematico a casa, non sarebbe poi assurdo conciliare le diverse cose, adeguando ovviamente tempi e modi e imponendo alle aziende di venire incontro alle necessità familiari (mentre invece ancora adesso ci sono preferenze per ragazze single e senza figli all'orizzonte).
    Sull'aumento delle nascite, a fronte di percentuali alte di popolazione, tali percentuali aumentano anche per causa degli immigrati. Inoltre direi che sarebbe un'ottima cosa far "esplodere" la situazione costringendo le autorità pubbliche a scegliere tra difendere le famiglie e i figli italiani o continuare a tenere i confini così aperti. Finchè la natalità sarà bassa l'andazzo sarà quello di sempre, ma se si riuscisse, non solo nel Nord, ma anche altrove, a far crescere le famiglie autoctone, allora le cose non potrebbero rimanere uguali.
    ribadisco qui la mia posizione: un forte aumento della natalitá é una conditio sine qua non per iniziare la riscossa. Puó non piacere a progressisti & femministe (sembra strano ma ci sono anche tra i padanisti), ma é una realtá che va affrontata. Dobbiamo restituire alla donna il suo ruolo primario di madre. Madre giovane di prole numerosa. I figli sono il nostro futuro.

  3. #23
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    Originally posted by Arthur I
    Però che una natalità ampia indichi necessariamente società patriarcale è da vedere. In tempi di lavoro telematico a casa, non sarebbe poi assurdo conciliare le diverse cose, adeguando ovviamente tempi e modi e imponendo alle aziende di venire incontro alle necessità familiari (mentre invece ancora adesso ci sono preferenze per ragazze single e senza figli all'orizzonte).
    A parte che bisogna vedere se mai il telelavoro raggiunerà una cifra cosi alta come sembri ipotizzare e poi come si tradurrebbe questo in un aumento delle nascite?
    ormai i genitori contano pochissimo nell'educazione dei figli , una volta erano il solo soggetto educativo , poi sono arrivati l'istruzione universale , la coscrizione obbligatoria , la televisione , il gruppo ....

    io credo che a 7-8 figli non si tornerà più (a meno di una catastrofe generale...) , 3-4 figli potrebbe essere un risultato ragionevole se la prole si trasformasse da costo a guadagno per la famiglia , il come è tutto da vedere però...

  4. #24
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    Originally posted by Io Robert

    io credo che a 7-8 figli non si tornerà più (a meno di una catastrofe generale...) , 3-4 figli potrebbe essere un risultato ragionevole se la prole si trasformasse da costo a guadagno per la famiglia , il come è tutto da vedere però...
    ormai l'andazzo generale MONDIALE é a un abbassamento della natalitá. In nordafrica ormai fanno solo poco piú di due figli, lo stesso succede in Messico (media: 2,2) e in Turchia (media: 2,3). La Cina é scesa a 1,7: anche loro hanno giá dei problemi di calo demografico, almeno in certe zone.
    Noi possiamo realisticamente sperare in una risalita a 3,5 per un paio di generazioni almeno: una quota necessaria per riempire il "buco" demografico iniziato nel 1970, poi potremo fare un atterraggio "morbido" magari sul 2,5.
    L'importante é arrivare a una cultura della famiglia dove:

    1) le donne si sposino TUTTE (o quasi). Obbligo sociale del matrimonio. Tornare allo stigma sociale per le zitelle incallite.

    2) le donne si sposino GIOVANI (entro i 22 anni), ed abbiano figli SUBITO, comunque prima dei trent'anni.

    sono traguardi relativamente facili da raggiungere, basta la volontá politica di farlo.

  5. #25
    SatanFascista
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    Originally posted by Felix
    ormai l'andazzo generale MONDIALE é a un abbassamento della natalitá. In nordafrica ormai fanno solo poco piú di due figli, lo stesso succede in Messico (media: 2,2) e in Turchia (media: 2,3). La Cina é scesa a 1,7: anche loro hanno giá dei problemi di calo demografico, almeno in certe zone.
    Verissimo , è una piccola consolazione , piccola perchè in quei paesi i giovani sono talmente numerosi che pur figliando di meno la popolazione impiegherà alcuni decenni per stabilizzarsi , comunque è sempre un bene.

    Noi possiamo realisticamente sperare in una risalita a 3,5 per un paio di generazioni almeno: una quota necessaria per riempire il "buco" demografico iniziato nel 1970, poi potremo fare un atterraggio "morbido" magari sul 2,5.
    L'importante é arrivare a una cultura della famiglia dove:

    1) le donne si sposino TUTTE (o quasi). Obbligo sociale del matrimonio. Tornare allo stigma sociale per le zitelle incallite.

    2) le donne si sposino GIOVANI (entro i 22 anni), ed abbiano figli SUBITO, comunque prima dei trent'anni.

    sono traguardi relativamente facili da raggiungere, basta la volontá politica di farlo.
    Penso che lo stato , prima o poi , dovrà incoraggiare qualche tipo di incentivo , già adesso si parla (si parla soltanto...) nel centro-destra del quoziente familiare , cioè sostituire il soggetto imponibile individuo con quello della famiglia , questa sarebbe una buona cosa , sempre sperando che non se ne avvantaggino gli immigrati.
    Per le donne una bella riforma sarebbe quella di posticipare l'età del lavoro , oltre i 35 anni e concentrarsi prima sulla famiglia , perchè altrimenti succede che posticipi un figlio di continuo e finisce che non lo farai mai.
    Come vedi mi sto mantenendo ad un livello veramente moderato di riforme , per non volare con la fantasia...

  6. #26
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    ma se si riuscisse, non solo nel Nord, ma anche altrove, a far crescere le famiglie autoctone,

    E perchè? Non ti pare che ci siano già troppi terroni terroni ?

  7. #27
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    Originally posted by Arthur I
    Però che una natalità ampia indichi necessariamente società patriarcale è da vedere. In tempi di lavoro telematico a casa, non sarebbe poi assurdo conciliare le diverse cose, adeguando ovviamente tempi e modi e imponendo alle aziende di venire incontro alle necessità familiari (mentre invece ancora adesso ci sono preferenze per ragazze single e senza figli all'orizzonte).
    Sull'aumento delle nascite, a fronte di percentuali alte di popolazione, tali percentuali aumentano anche per causa degli immigrati. Inoltre direi che sarebbe un'ottima cosa far "esplodere" la situazione costringendo le autorità pubbliche a scegliere tra difendere le famiglie e i figli italiani o continuare a tenere i confini così aperti. Finchè la natalità sarà bassa l'andazzo sarà quello di sempre, ma se si riuscisse, non solo nel Nord, ma anche altrove, a far crescere le famiglie autoctone, allora le cose non potrebbero rimanere uguali.
    in estrema sintesi: la popolazione europea ha raggiunto i suoi massimi storici tra gli anni '60 e gli '80, arrivando a quella che è una condizione di sovraffollamento in molte aree, in base alla densità antropica per kilometro quadrato, e producendo uno sfruttamento abitativo, produttivo ecc. del territorio insostenibile. Dato ciò, era inevitabile e nell'ordine naturale delle cose che seguisse una fase di moderato calo demografico.
    Ciò che era imprevedibile è l'invasione terzomondiale subita a partire dalla fine degli anni '80, che ha prodotto e produce atroci disastri sociali, creando insicurezza sociale e perdità di identità.

    In sostanza, molte coppie non hanno figli o ne hanno al massimo 1 perchè percepiscono l'insicurezza sociale ed economica.

    Se si volesse che le coppie abbiano più figli, una politica responsabile deve dare una ragionevole sensazione di sicurezza di sè e di un possibile futuro decente agli individui.

    Se si elimina l'insicurezza, un ragionevole aumento demografico verrà da sè.
    Superfluo aggiungere che oggi uno dei requisiti indispensabili per ridare fiducia e sicurezza alla gente sarebbe di eliminare totalmente l'immigrazione (di ogni tipo e genere, nessuno escluso).

    Poi si possono perseguire delle giuste politiche a favore della famiglia tradizionale (e solo di questa!), nel campo degli incentivi fiscali: cosa che la Lega sta attivamente perseguendo con buoni risultati in questa legislatura, al contrario di quanto ha affermato qualcuno in questo 3ad: l'aumento degli assegni familiari è merito esclusivo della Lega, così come numerosi altri provvedimenti a livello regionale-provinciale-comunale nei luoghi ove la Lega governa. Non sono grandi cose, ma sempre meglio che niente.

    Invece certi deliri che si leggono da queste parti su improbabili misure dittatoriali draconiane e talebane contribuiscono solo a screditare chi vorrebbe affrontare queste problematiche in modo serio e credibile, vorrei che vi rendeste conto di questo...

  8. #28
    Arthur I
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    Originally posted by Jenainsubrica
    E perchè? Non ti pare che ci siano già troppi terroni terroni ?
    Se preferisci il nord-africano o il pachistano al napoletano o al pugliese...

  9. #29
    Arthur I
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    Il telelavoro era solo un esempio. In realtà noto, da esempi come quello danese e sloveno, che maternità e lavoro (in genere) non si escludono. Una notizia Ansa di poco tempo fa mostrava come la percentuale di mamme danesi con un solo figlio che lavorasse fosse di più dell'80%, percentuale analoga a quella delle mamme lavoratrici con più figli. In Italia così non è a causa dei soliti problemi italiani legati alle differenze di trattamento economico tra uomini e donne e allora è chiaro come il mondo del lavoro possa incidere sulla natalità.
    Se si pagasse meglio tutti (anche per ovviare al problema dell'insicurezza che non permette di progettare per il proprio futuro) e se si pagassero in modo giusto le donne, associando anche politiche familiari serie, allora la natalità avrebbe modo di risalire e diminuirebbe la necessità di stranieri (anche se a quel punto ci vorrebbe un governo capace di frenare l'immigrazione clandestina).

  10. #30
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    le misure pronataliste "morbide" adottate nei paesi nordici non hanno prodotto sinora una risalita oltre la soglia fatidica del 2,1. Il tfr scandinavo oscilla tra l'1,6 e l'1,8, superiore a quello dell'europa mediterranea ma comunque insufficiente per arrestare il declino demografico.
    Ecco perché occorre ampliare la discussione a misure piú decise, e perché no? "draconiane". Si deve essere totalmente pragmatici: se le misure "soft" non funzionano, si deve passare a una strategia "hard"...

 

 
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