Il Giorno, pag. 3
Rivelazioni
Le altre dichiarazoni del pentito tunisino Chokri: i quaderni di Rachid
alias Kamel sull'uso di armi ed esplosivi
Dodici bottiglie piene di liquido velenoso
MILANO - Zouaoui Chokri, il tunisino pentito, oltre che di progetti di
attentati, ha parlato anche di come le cellule islamiche si finanziavano,
di documenti falsi e di esplosivi. Ecco altre sue dichiarazioni riportate
sui verbali d'interrogatorio.
Dodici bottiglie piene di liquido con il simbolo del veleno -
"Kamel, Samir e un calabrese di nome Paolo, ma che chiamavano Ciccio
perchè era grasso, mi portarono in un negozio abbandonato in via De
Pretis, alla Barona, uno scatolone contenente una dozzina di bottiglie di
vetro, chiuse, di colore marrone, che contenevano un liquido imprecisato.
Kamel mi disse di custodire e sorvegliare quelle bottiglie poichè si
trattava di una specie di esperimento: contenevano del liquido che poteva
essere utilizzato per attentati e che era stato procurato dal
calabrese.....
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il mio commento è solo rabbia e odio.