BENEDETTO XVI: CATECHESI DEL MERCOLEDÌ SI APRE CON IL RICORDO DI GIOVANNI PAOLO II
“Siamo sicuri che dall’alto ci vede ed è con noi”: così Benedetto XVI ha voluto ricordare che oggi Giovanni Paolo II avrebbe compiuto 85 anni. “Ringraziamo Dio del grande dono di questo Papa”, ha aggiunto prima di aprire la catechesi in piazza San Pietro, sotto un sole incerto dopo un forte acquazzone. “Dio si china sui bisognosi e sofferenti per consolarli. Al povero egli conferisce il più grande onore, quello di ‘sedere tra i principi’”, ha detto il Papa, commentando il Salmo 112, che fa parte di una piccola raccolta chiamata l’”Hallel egiziano”. Un breve inno di una sessantina di parole, “tutte attraversate da sentimenti di fiducia, di lode, di gioia”, ha ricordato. Nel Salmo si passa dall’esaltazione del nome del Signore e della “sua presenza viva e operante nella storia umana” al ringraziamento per la sua vicinanza. Lo sguardo divino – dall’alto dei cieli – “si dirige su tutta la realtà, sugli esseri terreni e su quelli celesti. Tuttavia i suoi occhi non sono altezzosi e distaccati, come quelli di un freddo imperatore. Il Signore - dice il Salmista - “si china a guardare””. “Il Signore si abbassa con premura verso la nostra piccolezza e indigenza che ci spingerebbe a ritrarci timorosi. Egli - ha continuato il Papa ricordando il mistero dell'incarnazione - punta direttamente col suo sguardo amoroso e col suo impegno efficace verso gli ultimi e i miseri del mondo: “Solleva l’indigente dalla polvere, dall’immondizia rialza il povero””. Un Dio, quindi, che si china sui poveri e bisognosi, ma anche sulla “donna sola e sterile, umiliata dalla antica società come se fosse un ramo secco e inutile, Dio dà l’onore e la grande gioia di avere parecchi figli. Il salmista, quindi, loda un Dio ben diverso da noi nella sua grandezza, ma insieme molto vicino alle sue creature che soffrono”.
Agenzia Sir