PREMESSA:
Tutto si può criticare, tutto si può migliorare. Ma come fanno i cantori dell'Italia malata a trasudare soddisfazione ogni volta che possono chiudere gli occhi e ripetere che "lo dicono gli inglesi, andiamo a catafascio"? Che tristezza: per quanto grave sia la malattia dell'Italia è sempre meno grave dela malattia che trasforma i giornalisti in Corvi & Iene.
Mario Giordano, Il Giornale, 23/05/2005
Partendo dalle parole del nostro Presidente Ciampi che in questo momento difficile tutti devono dare il proprio contributo vediamo le reazioni del nostro sindacato:
Un mese di mobilitazione, tutto giugno, con quattro ore di sciopero generale a livello regionale: è questa la decisione scaturita dal vertice unitario tra Cgil, Cisl e Uil. L'agitazione, - afferma una nota unitaria - servirà per sostenere il rinnovo di tutti i contratti, a partire da quello del pubblico impiego". Le modalità e il calendario della mobilitazione e delle lotte saranno decise a livello nazionale.
Angeletti: "Abbiamo bisogno di una mobilitazione lunga"
Pezzotta: "Se il governo vuole trattare, non deve far altro che firmare l'accordo"
Epifani: "Questa è la risposta giusta"
VERGOGNA!!!In un periodo di crisi i sindacati hanno il coraggio di chiedere aumenti stratosferici per i dipendenti pubblici se paragonati agli stipendi del settore privato.Questo sarebbe il vostro senso di responsabilità?!? VERGOGNA!!! In periodo in cui bisogna lavorare e produrre di più questi pensano allo sciopero!!!
INFATTI L'OCSE CONSIGLIA: AUMENTI MODERATI AGLI STATALI
"Gli aumenti salariali nel settore pubblico dovrebbero essere moderati, in coerenza con i nuovi tetti di spesa", sottolinea il rapporto in un capitolo dedicato in particolare alle misure di contenimento della spesa pubblica nell'ambito del rapporto sull'Italia.
IL CORAGGIO DI CAMBIARE:
I dati Ocse devono indurre una reazione robusta e solidale del paese intero, delle sue istituzioni, come delle sue forze sociali. Non si tratta di riproporre vuoti esercizi concertativi per non fare nulla ma, al contrario, di alzare il livello dello scambio ove ciascuno conferisce un pezzo dei propri interessi per dividendi futuri".
Lo ha affermato il sottosegretario di Forza Italia al ministero del Welfare, Maurizio Sacconi, commentando i dati economici forniti dall’organismo internazionale "Rimettere in moto la crescita - ha osservato Sacconi - significa infatti promuovere l’innovazione organizzativa e l’internazionalizzazione delle imprese manifatturiere e dare impulso all’economia dei servizi in un contesto di riforme strutturali rivolte a ridurre i costi dell’energia, della logistica e del lavoro.
INFATTI L'OCSE CI DICE:
"Ampie aree" dei servizi in Italia sono "troppo al riparo dalla concorrenza per avere un incentivo a introdurre innovazioni gestionali o tecnologiche o per contrastare aumenti dei costi, che sono perciò trasferiti sui settori esposti alla concorrenza internazionale". Così l'Ocse fa il punto sulla concorrenza nei servizi, rilevando poi che "i sussidi ancora esistenti a favore dell' industria dovrebbero basarsi su solide valutazioni costi/benefici". L'Ocse sollecita interventi sopratutto nei trasporti, nei servizi professionali e nel commercio al dettaglio. Il report denuncia inoltre l'esistenza di "un problema specifico nel settore dell'energia elettrica, che resta dominato dall'ex monopolista".
Inoltre, il decentramento rende più difficile il controllo dell' andamento della spesa pubblica in Italia, soprattutto nel settore sanità. L'Ocse fa presente, proprio per questo ambito, che "tanto il controllo della spesa quanto l'efficienza del servizio sono complicati dal fatto che la spesa sanitaria è decentrata pur essendo finanziata essenzialmente dallo Stato". E suggerisce "un maggior livello di compartecipazione privata".
Riflettete sinistri emortadellas invece di augurarvi che l'economia vada male in modo che forse aumeta qualche speranza di salire al potere per voi. PER UNA VOLTA SIATE RESPONSABBILI E MODERNI NEI CONFRONTI DELLA VOSTRA NAZIONE