DAL NOSTRO INVIATO
TIRANA - L'intervista al primo ministro Fatos Nano doveva trattare la questione del Kosovo, cui il Corriere della Sera ha dedicato particolare attenzione nelle scorse settimane. Ma dopo le prime battute il tema dei rapporti italo-albanesi ha rubato la scena ai futuri destini di Pristina e dintorni, prospettando un «giallo» diplomatico tra le due sponde dell'Adriatico che secondo il premier di Tirana riguarda anche e soprattutto la nostra politica interna.
L'Italia, primo partner commerciale e di gran lunga primo fornitore di aiuti all'Albania, si era sentita tradita lo scorso settembre quando Fatos Nano, dalla tribuna del Palazzo di Vetro, si era detto favorevole ad aumentare i seggi permanenti e quelli non permanenti nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu. .................
Il nostro Ministero degli Esteri avrebbe dunque drammatizzato un problema che non esiste?
«Guardi - risponde il premier Nano - io con Berlusconi ho un ottimo rapporto personale,all'inaugurazione della Scala abbiamo parlato e lui mi ha promesso di fare chiarezza, poi ho assistito con lui, benché io sia interista, a Milan-Juve e abbiamo riaffrontato l'argomento, ora forse lo vedrò a Istanbul per la finale di Champions e ci tornerò sopra.