TRA NAPOLI E MILANO LO SCAMBIO DI AVVOCATI
UMBERTO DE GREGORIO
Per diventare avvocati a Napoli occorre essere giudicati a Milano e per diventare avvocati a Milano occorre essere giudicati a Napoli. Da quest´anno è così. . L´esame si svolge a Napoli ma viene corretto dai milanesi, e viceversa. Roma è stata abbinata con Bologna, Bari con Venezia, Firenze con Catanzaro e così via. L´obiettivo dichiarato è evidente: evitare promozioni facili negli esami per l´abilitazione alla professione di avvocato, grazie a commistioni, raccomandazioni, leggerezze e altro. Giusto, occorre maggiore serietà e lo strumento individuato può essere valido. Vedremo i risultati. Si tratta d´un evento storico, d´un provvedimento sensato e tuttavia paradossale nell´epoca del federalismo. Paradossale che venga introdotto uno scambio Nord-Sud proprio da un ministro leghista. Sembra quasi un federalismo all´incontrario: il principio dell´autonomia viene stravolto. Ognuno pensi a se stesso? No, esattamente il contrario. A Milano pensino a Napoli e a Napoli pensino a Milano. Siamo o non siamo un´unica nazione?
Non discutiamo della misura, se sia legittima e opportuna. Probabilmente sì, era giusto e opportuno porre un freno allo scandalo degli esami che definire "facili" è voler essere cortesi.
Osserviamo tuttavia che per una volta la Lega cambia strategia: non più autonomia ma integrazione territoriale. Il federalismo, evidentemente, è un mezzo e non un fine.
Agli avvocati italiani fa paura il boom continuo di avvocati: il numero dei legali nel nostro paese, come quello di un po´ tutti i professionisti, cresce a ritmi vertiginosi. Nel congresso straordinario nazionale della categoria che si è tenuto a Napoli dal 20 al 22 maggio si è discusso anche di questo, di numero programmato d´accesso alla professione, non potendo ottenere il numero chiuso. In periodi di crisi ognuno si difende come può. Le professioni si sentono minacciate dal principio della libera concorrenza che tende a ridurre le "esclusive" e rispondono come possono.
umberto de gregorio -La Repubblica -edizione Napoli
così finalmente la smetterete di dire che al Sud il concorso è più
facile