"Rilanciamo la nostra proposta accolta ieri da Signorile e da altri compagni socialisti per un miglioramento della legge sull'aborto e... per andare con un fronte laico compatto allo scontro con le forze clericali. In caso contrario la divisione non potrà che portare a una clamorosa rivincita delle forze sconfitte dal referendum sul divorzio" (Francesco Rutelli, segretario del Partito radicale, Ansa, 7 febbraio 1981).
"I vescovi della Cei sono riuniti a Roma per decidere sui referendum sull'aborto... E' necessario ricordare che questa riunione, in quanto tale, equivale alla denuncia unilaterale del Concordato, essendo l'ennesima ingerenza della gerarchia vaticana sugli appuntamenti politici e istituzionali del Paese" (Francesco Rutelli, segretario del Partito radicale, Ansa, 17 marzo 1981).
"Denunciamo questa manifestazione sull'aborto come un evidente e non più tollerabile tentativo di truffa ai danni delle donne. L'unica voce che si è levata in questi giorni per difendere la costituzionalità della legge 194 è stata la nostra... Non è più tollerabile che ci si rifiuti addirittura di discutere di miglioramenti della legge, per difendere non la libertà di aborto, ma gli equilibri di potere dei partiti e i compromessi con i clericali" (Francesco Rutelli, segretario del Partito radicale, Ansa,10 gennaio 1981).
"In un campo come i rapporti fra coniugi, la loro scelta di procreare, è opportuno che lo Stato intervenga il meno possibile. Bisogna evitare i più retrivo proibizionismo con la pretesa di trasferire nella legge dello Stato quanto previsto dalla teologia morale cattolica... Va consentita la possibilità di inseminazione omologa ed eterologa su donna sposata e non" (proposta di legge di Francesco Rutelli, Massimo Teodori, Domenico Modugno e altri deputati del Partito radicale, 29 dicembre 1988)
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"Valuto come una forzatura e un errore il fatto che alcuni partiti della Federazione hanno compiuto la scelta, come partiti, di promuovere i 4 referendum sulla procreazione assistita"
"io mi asterrò. L'astensione è una risposta legittima e giusta ed è l'atto più efficace e produttivo
"far fallire il referendum" perché "occorre riflettere" sulla necessità di dare "dei limiti" all'uomo che "non è onnipotente"
Chi vota no involontariamente aiuta la battaglia del sì. L'astensione è l'atto più efficace e produttivo".
(Francesco Rutelli, doroteo 2005)