«S´immagina a stento che una nazione di fuggitivi, originata dal popolo perseguitato più a lungo nella storia dell´umanità, che ha subìto le peggiori umiliazioni e il peggiore disprezzo, sia capace di trasformarsi in due generazioni in "popolo dominatore e sicuro di sé" «Gli ebrei, che furono vittime di un ordine impietoso impongono il loro ordine impietoso ai palestinesi»
Per queste due frasi l'associazione France-Israel; già nota per altri falsi allarmi e per aver partecipato alla campagna che invitava alla fuga gli ebrei francesi; fuga mai verificatasi; ha denunciato il professor Edgar Morin.
Una delle più lucide menti del secolo e una delle persone meno sospettabili di essere antisemita.
A meno che di non averne bisogno per un po di polemica a buona mercato.
ricorrenti hanno trovato un giudice abbastanza bongoloide da dar loro ragione, pur condannando Morin solo simbolicamente.
Morin ha detto che farà ricorso, questa gentaglia grida vittoria.
Giudicate da voi se le frasi abbiano qualche traccia di antisemitismo o siano semplicemente critiche e per nulla offensive; a meno di non avere la coda di paglia.
E poi giudicate se a informazionecorretta non siano dei pezzi di merda
Condanna a Le Monde e Edgar Morin per antisemitismo: la parola alla difesa, che non convince
A pagina 22 di La Repubblica del 2005-06-03, un giornalista firma un articolo dal titolo «Parigi, il sociologo Morin condannato per antisemitismo»
LA REPUBBLICA di venerdì 3 giugno 2005 pubblica a pagina 22 un articolo sulla condanna per diffamazione razziale di Edgar Morin e di Le Monde.
L'articolo concede ampio spazio alle ragioni di Morin, mentre non sono riportate dichiarazioni né dei giudici che hanno emesso la sentenza, né dell'Associazione Francia-Israele e di Avvocati Senza Frontiere, che avevano presentato la denuncia.
Curiose le argomentazioni di Morin: le sue frasi, che imputano agli ebrei di comportarsi come nazisti e di trarre soddisfazione dal dominare i palestinesi, sono state fraintese perchè estrapolate dal contesto.
A noi non riesce di immaginare un contesto in cui le sue parole perdano l'inaccettabile significato che hanno.
Inoltre le "origini ebraiche" di Morin farebbero sì che, qualsiasi cosa dica o scriva, non possa essere interpretata come antisemita. Una pretesa che non ha nulla a che fare con la logica e con il pensiero critico.