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Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    Predefinito cosa ne pensate della proprieta' popolare della moneta?

    dal sito www.noeuro.it




    Il trattato di Maastricht non precisa, ma nemmeno la nostra legislazione e l'approvanda Costituzione Europea, l'aspetto più importante e delicato della moneta: "Chi è il proprietario della moneta al momento della sua emissione?"

    La corretta risposta a questa semplice domanda, scatena una serie di conseguenze e di implicazioni, tali da far recuperare ai Popoli la sovranità e la proprietà della moneta che utilizzano. Tutte le monete da tempo hanno perso la veste giuridica di fede di deposito (la cartamoneta valeva poiché rappresentava l'oro depositato nelle sagrestie delle Banche centrali). Anche allora, nonostante l'apparente correttezza, la Banca Centrale ha raddoppiato ingiustificatamente i valori posseduti, giacché continuava a mantenere la proprietà dell'oro ed incamerava anche quella della cartamoneta immessa sul mercato.

    Alla fine anche l'ultima moneta rimasta convertibile in oro: il Dollaro USA, ha perso per decreto del Presidente Nixon la propria convertibilità sin dal 15 agosto 1971. Ciò nonostante il Dollaro mantenne la sua capacità di acquisto ed il suo valore.

    La dimostrata teoria del "valore indotto" ci ha fatto comprendere che il valore alla cartamoneta non è determinato dall'oro che rappresenta, secondo la vecchia dizione sulle Lire "pagabile a vista al portatore", addirittura abolita sull'Euro, (al 15 agosto 1971 l'America aveva messo in circolazione una quantità di Dollari 9/10 volte superiore rispetto all'oro che possedeva a Fort Cnox) né da chi svolge la pura e semplice funzione tipografica. Il valore della cartamoneta è conferito da chi accetta il titolo come mezzo di pagamento, quindi da tutti noi e dall'intero mercato.

    La convenzione di tutti noi, per il semplice motivo di considerare il titolo monetario "misura del valore" ma anche "valore della misura", conferisce "per induzione" il valore alla cartamoneta stessa. A riprova, se così non fosse, all'indomani della perduta convertibilità con l'oro, il Dollaro avrebbe potuto perdere ogni potere d'acquisto. Ciò non si è verificato, risulta pertanto evidente che se sono i cittadini a conferire valore alla cartamoneta che usano il controvalore che si realizza al momento dell'emissione, va a questi accreditata e non addebitata, come ora avviene con la Banca Centrale Europea.

    A questi semplici e macroscopici capovolgimenti contabili sono dovute gran parte delle tensioni sociali: la disoccupazione e gran parte dei debiti che assillano l'intera comunità. Tutti sono indebitati: Stati, Amministrazioni Pubbliche, semplici cittadini, famiglie, aziende. Ma a favore di chi?

    La Banca Centrale al momento dell'emissione di nuova moneta deve accreditarne il controvalore ai cittadini e per loro allo Stato d'appartenenza che li rappresenta. Risulta altrettanto ovvio che debbono essere i Governi ed i Parlamenti di ogni Stato a stabilire la quantità di moneta necessaria per il proprio mercato, in funzione dei propri programmi di sviluppo definiti e concordati dagli Organi Politici in nome e per conto dei Cittadini. In questo modo l'azione della Politica si riduce a semplice rappresentazione scenica di un copione predisposto da Altri (leggasi banchieri e grandi finanzieri).

    Occorre abbandonare l'impostazione della moneta debito (per le popolazioni che la usano a favore della Banca Centrale) poiché diversamente ne deriva che a fronte dell'incremento del PIL, il quale deve essere immediatamente monetizzato, per non incorrere nel disastro della deflazione, (il rapporto tra circolazione monetaria e beni da misurare deve rimanere sempre costante, non la quantità di moneta che deve crescere di pari passo con l'incremento dei beni da misurare) si produce l'aumento del debito pubblico e privato che si forma unicamente con l'immissione sul mercato di nuova moneta. Ciò è quanto si verifica poiché la Banca Centrale al momento dell'emissione monetaria non da ma presta (prestare è facoltà del proprietario).
    Ecco perché occorre abbandonare la prassi della "moneta addebitata" per la "moneta accreditata".

    Oltre al risanamento e rilancio economico si consegue una maggiore distensione nella lotta di classe, nonché la mitigazione dell'ansia del debito, principale causa dei grandi malesseri sociali e dell'usura esercitata sia dai cravattai che dai loro simili in guanti bianchi.

    Per conseguire tutto ciò è sufficiente integrare il Trattato di Maastricht con questa semplice e corretta affermazione; "La moneta all'atto dell'emissione nasce di proprietà dei cittadini che la usano e va accreditata dalla Banca Centrale allo Stato di appartenenza".

    Solo tenendo conto di queste posizioni è possibile realizzare la ormai improcrastinabile violenta scossa necessaria al mercato, auspicata da più voci del mondo politico e soprattutto economico.
    WaLd

  2. #2
    Totila
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    Una cosa non capisco. Se la sovranità popolare della moneta è l' "uovo di Colombo" per uscire da le crisi economiche etc, come mai non c'è un partito che faccia sua questa proposta?
    Cioe', come mai questa soluzione gira solo su internet invece di accendere un forte dibattito politico?

  3. #3
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    Ne parla da anni il prof. Auriti, che ha anche creato una "moneta" di proprietà popolare, il Simec, che è stata regolarmente adottata in una cittadina abruzzese (terra d'origine del professore). Potete leggere qualcosa in proposito qui:

    http://www.interventi.com/SIMEC.htm#DUE

    e qui sull'esperimento di adozione della moneta:

    http://www.maza.it/simec/guardiagrele.htm
    Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
    ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
    Racconti senza fine di gente che ha pagato
    non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
    La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.

  4. #4
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    "Domina la dittatura del denaro"
    Da: Gianluca Savoini "La Padania"
    Nome remoto: 151.4.188.55


    Commenti
    Giacinto Auriti (Università di Teramo) traccia un inquietante scenario

    "Domina la dittatura del denaro"

    Dietro l’immigrazione le trame della grande usura bancaria

    di Gianluca Savoini

    Dietro l’invasione extracomunitaria si muovono personaggi potenti che manovrano somme enorme di denaro. Umberto Bossi è l’unico leader di partito che ha lanciato un duro j’accuse ai magnati dell’Alta finanza mondialista, ritenendoli responsabili(diretti o indiretti) anche dell’immigrazione di massa verso l’Europa, allo scopo di indebolirla e quindi di favorire lo strapotere americano. "Bossi ha ragione - conferma Giacinto Auriti, docente di Teoria generale del diritto all'Università di Teramo-, perchè il progetto di spossessare i popoli delle proprie tradizioni va di pari passo con lo spossessamento della loro sovranità economica e monetaria. Insieme ad altri studiosi abbiamo presentato in Parlamento una nostra proposta di legge sul valore indotto sulla moneta che ridarebbe la sovranità monetaria ai popoli". Ci può brevemente spiegare di che si tratta? Farò un esempio elementare. Quando un cercatore d’oro trovava una pepita, se ne appropriava senza indebitarsi con la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la Banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta (la banconota), al posto della proprietà il debito. Con il sistema monetario attuale i popoli sono stati trasformati da proprietari in debitori del loro denaro. La data precisa di questo ladrocinio è il 1694, quando nasce la Banca d’Inghilterra: da allora invece di continuare a prestare oro si cominciarono a prestare le cambiali di quella banca". Nel 1694 quindi è stata concepita la moneta nominale che poi si sarebbe diffusa in tutto il mondo? "Esattamente. Tutti i processi rivoluzionari in negativo, ovvero contrari alla tradizione dei popoli, sono stati sponsorizzati dalle elites economiche e massoniche anglosassoni, dalla Rivoluzione Francese in avanti. Quando si divide la sovranità monetaria da quella politica, significa mettere il destino di milioni di persone nelle mani di una cupola di potenti banchieri. Esattamente quello che ha detto Bossi". Siamo quindi tutti schiavi di una sorta di grande usura organizzata, quella bancaria? "Certo. La moneta deve tornare ad essere di proprietà dei cittadini, non della Banca centrale. Noi dobbiamo opporci allo strozzinaggio della Grande Usura, così come nella storia è stato fatto da movimenti politici che poi sono stati demonizzati proprio perchè andavano a colpire i grandi banchieri e volevano ridare la proprietà del denaro ai cittadini. Penso alla Vandea francese, ad esempio, ma anche al movimento della Guardia di Ferro romena di Codreanu, alla Falange spagnola...". Oggi crede che sia giunto nuovamente l’ora del riscatto per i popoli? "Mi auguro proprio di sì, la storia è ciclica. La ribellione delle genti italiane e padane al disegno della società multirazziale deve marciare insieme alla volontà di riottenere la legittima proprietà del nostro denaro. Il futuro di milioni di persone non può essere deciso dai banchieri"..
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  5. #5
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    Il futuro nella local money
    Consente l’accesso alla proprietà per tutti. Come da Costituzione
    di Elisabetta Colombo

    I Sindaci “Padani” potrebbero avviare nei prossimi mesi esperimenti di emissione di moneta locale, in inglese “local money”, come succede già in più di 70 città statunitensi. E’ l'annuncio del deputato leghista Mario Borghezio nel corso di una conferenza stampa alla Camera. L’iniziativa dell’esponente del Carroccio giunge dopo che il Tribunale di Chieti ha deciso il dissequestro dei Simec, i buoni di pagamento diffusi a Guardiagrele (Ch), una nuova moneta inventata da un docente universitario sequestrata dalla Gdf dopo che in soli due mesi aveva creato un giro d’affari di oltre cinque miliardi. «La decisione storica del tribunale - ha spiegato Borghezio insieme all’inventore dei Simec presente con lui alla Camera, Giacinto Auriti - consente di fatto alla libera iniziativa privata di accettare e far circolare strumenti di pagamenti paralleli alla lira nell’esercizio dell’autonomia negoziale». Da qui la possibilità che «finalmente in Padania si possa sperimentare una vera rivoluzione federalista della moneta». Di fatto i SIMEC possono circolare con la lira perchè appartengono ad una fattispecie diversa, sia dal punto di vista commerciale che da quello giuridico.
    Dice il prof. Auriti: «Mentre la lira ha valore nella riserva, la local money ha valore per convenzione, come un francobollo, per intenderci».
    Ora che la moneta locale è stata dichiarata legittima, quale sarà il prossimo passo?
    «Noi vogliamo dare attuazione ad una norma costituzionale - continua Auriti- che stabilisce l’accesso alla proprietà per tutti i cittadini. La Legge dice che ad ogni cittadino dobbiamo garantire un minimo che gli permetta di far fronte ai bisogni essenziali. Con la monta locale potremo farlo».
    L’attuazione è semplice: ogni sindaco potrà decidere di attribuire ad un nucleo familiare, in base al numero dei componenti, una quota di Simec, spendibile nella comunità, come reddito di cittadinanza.
    Tutto ciò è possibili perchè all’origine il Simec è convertibile, ma poi diventa una mera convenzione, in grado però di creare del valore indotto. «Questo è quello che accaduto con l’esperimento di Guardiagrele, che ha riscosso un grande successo ed è guardato con interesse da tutto il mondo. La teoria del valore indotto trasforma il valore di una convenzione in valore reale, così come la dinamo trasforma l’energia mecccanica in energia elettrica» spiega il prof. Auriti. L’uovo di Colombo? Forse sì, se è vero che questo principi avrebbe potuto essere applicato molto prima, dallo stesso Governo, per garantire il minimo sostegno a tutti i cittadini.
    L’on Borghezio si sta già preparando al futuro della local money: «Siamo pronti, e con il sostegno dei nostri sindaci, l’esperimento potrà essere ampliato, con sicuro successo. Noi abbiamo avanzato la proposta, ora siamo aperti agli sviluppi. Siamo stati i primi e soli a tradurre queste idee, definite eretiche, in pratica e abbiamo dimostrato che non erano poi così strampalate».
    D’altra parte le tanto snobbate monete spese sulle bancarelle di Pontida non sono state un ennesimo segnale della capacità della Lega di precorrere i tempi?
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  6. #6
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    Dietro l’invasione extracomunitaria si muovono personaggi potenti che manovrano somme enorme di denaro. Umberto Bossi è l’unico leader di partito che ha lanciato un duro j’accuse ai magnati dell’Alta finanza mondialista, ritenendoli responsabili(diretti o indiretti) anche dell’immigrazione di massa verso l’Europa, allo scopo di indebolirla e quindi di favorire lo strapotere americano. "Bossi ha ragione - conferma Giacinto Auriti, docente di Teoria generale del diritto all'Università di Teramo-, perchè il progetto di spossessare i popoli delle proprie tradizioni va di pari passo con lo spossessamento della loro sovranità economica e monetaria.
    "Tutti i processi rivoluzionari in negativo, ovvero contrari alla tradizione dei popoli, sono stati sponsorizzati dalle elites economiche e massoniche anglosassoni, dalla Rivoluzione Francese in avanti. Quando si divide la sovranità monetaria da quella politica, significa mettere il destino di milioni di persone nelle mani di una cupola di potenti banchieri. Esattamente quello che ha detto Bossi". Siamo quindi tutti schiavi di una sorta di grande usura organizzata, quella bancaria? "Certo. La moneta deve tornare ad essere di proprietà dei cittadini, non della Banca centrale. Noi dobbiamo opporci allo strozzinaggio della Grande Usura, così come nella storia è stato fatto da movimenti politici che poi sono stati demonizzati proprio perchè andavano a colpire i grandi banchieri e volevano ridare la proprietà del denaro ai cittadini. Penso alla Vandea francese, ad esempio, ma anche al movimento della Guardia di Ferro romena di Codreanu, alla Falange spagnola...". Oggi crede che sia giunto nuovamente l’ora del riscatto per i popoli? "Mi auguro proprio di sì, la storia è ciclica. La ribellione delle genti italiane e padane al disegno della società multirazziale deve marciare insieme alla volontà di riottenere la legittima proprietà del nostro denaro. Il futuro di milioni di persone non può essere deciso dai banchieri"..

    Come vedi l'unico movimento che ha adottato la proposta di Auriti è stata la LN.
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  7. #7
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    il tema della proprietya' popolare della moneta e' portato avanti anche dalla destra radicale: forza nuova, fronte nazionale, fiamma.
    WaLd

  8. #8
    Totila
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    Sì certo. Ma si tratta di forze politiche marginali. Insomma, com'è che non c'è dibattito fra gli economisti? C'è dunque una congiura del silenzio? Questo volevo sapere.

  9. #9
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