L'operazione
Era sotto protezione, intanto rapinava banche
Portogruaro, coperti dopo l’ultimo colpo, il pregiudicato ed il suo complice sono stati arrestati
Era sotto protezione, intanto rapinava banche - Corriere del Veneto
MESTRE — Era sotto protezione in una località segreta e doveva scontare una pena ai domiciliari per alcune rapi¬ne commesse in passato. Peccato, pe¬rò, che invece di restarsene a casa, uscisse per andarsene a svaligiare ban¬che. L’ultimo colpo di Angelo Ferrero, 38enne napoletano pluripregiudicato, registrato dalle telecamere a circuito chiuso, risale al 27 maggio 2009. Ad immortalarlo in compagnia del suo complice, Valerio Quagliarello, 29enne napoletano pregiudicato con precedenti per rapina, sono stati gli oc¬chi elettronici che tengono sotto con¬trollo la filiale di Portogruaro del Mon¬te dei Paschi di Siena, scelta dai due complici per il loro raid. Alle undici del mattino avevano fat¬to irruzione nell’istituto di credito fin¬gendosi dei clienti. Vestiti in modo ele¬gante e a volto scoperto Ferrero e Qua¬gliarello - secondo la ricostruzione de¬gli investigatori - avrebbero minaccia¬to con un taglierino i dipendenti, chiu¬dendoli infine nel bagno della banca. Quindi avrebbero atteso l’apertura del¬la cassa temporizzata, riuscendo così ad impossessarsi di oltre 50mila euro in contanti. Non solo.
Al termine del colpo, i due avevano anche fotocopia¬to il documento d’identità di una delle impiegate come minaccia, nel caso qualcuno dei presenti avesse avuto in¬tenzione di collaborare con le forze dell’ordine. Peccato però che i due ra¬pinatori non avessero fatto i conti con le telecamere a circuito chiuso che hanno ripreso chiaramente i loro vol¬ti: i carabinieri del nucleo investigati¬vo di Mestre attraverso alcuni dati in¬crociati, li hanno riconosciuti come due noti pregiudicati del napoletano. Uno di loro, Ferrero per l’appunto, ri¬sultava addirittura inserito in un servi¬zio di protezione, ma era latitante dal maggio scorso. Immediate le indagini con l’epilogo arrivato nei giorni scorsi con l’ordinanza di arresto firmata dal gip Roberta Marchiori su richiesta del pm Emma Rizzato. I carabinieri sono entrati in azione, li hanno individuati e arrestati: entrambi si trovavano nel¬le loro abitazioni di Napoli. E le indagi¬ni continuano. Perchè la rapina di Por¬togruaro non sarebbe l’unico colpo messo a segno dalla coppia parteno¬pea: i militari di Venezia sospettano che i due abbiamo rapinato almeno al¬tri quattro istituti di credito del Vene¬to e dell’Emilia Romagna.
Giorgia Gallina
28 novembre 2009