Se fosse in discussione una questione di fede sicuramente non la si potrebbe imporre.
Molti esaltano tanto la libertà, dicendo che è l'assoluto, l'originario dell'uomo, e poi dicono che si ferma nei confronti dell'altro: bell'assoluto quello che si nega così.
A mio avviso la libertà non può essere concepita come arbitraria affermazione della propria volontà di potenza, ma come capacità di realizzare il bene, le libertà si armonizzerebbero con questo. (Tra l'altro, secondo la teologia cattolica, il primo genere di libertà in Dio non c'è, il secondo sì).
Sempre a mio avviso asserire che la volontà non può essere sganciata dal bene, significa che non può essere sganciata dal bene umano, visto che questo siamo, quindi dalla realizzazione delle potenzialità che abbiamo, delle possibilità della nostra essenza. Essendo l'uomo naturalmente sociale, negare la realizzazione dell'altrui essenza, nega la propria socialità.