Capezzone d' Arabia

[Catilina]

Assolto il loro compito di guastatori nel campo del centro-sinistra, i radicali non lasciano passare neppure 48 ore dal disastro referendario e ripartono con le loro sanguinarie provocazioni.
Ecco cosa ha dichiarato il Capezzone:

"Vedo una spaventosa mancanza di strategia per l' Iraq da parte degli Stati Uniti. Mancava una visione in chi diceva di andare via subito, ma manca anche in chi dice di restare e non si sa bene a fare che.
Questa battaglia o viene vinta fino in fondo, agendo anche in Iran, in Siria, in Arabia Saudita e nei paesi vicini, oppure creiamo un' oasi sotto assedio che serve a poco ".

Ma certo, niente di meglio che un altro bel conflitto nucleare a stelle e strisce contro gli ayatollah e gli Italiani a far da supporto agli yankee!
Seguiremo i radicali in questa nuova, splendida battaglia per la libertà?

[Catilina]

[Caio Mario]

Ma Catilina, è notorio che Emma, Marco e Capezzone sono la longa manus di Bellachioma nel campo centro-sinistro in politica interna, così come sono la longa manus dei neocon amerikani nella politica estera italiana...Su questo non c'è dibattito, essendo il Capezzone in persona stato più volte invitato ai convegni dei suddetti neocon, ove ha perorato, da buon non violento, la causa delle guerre preventive a livello planetario con la foga medesima dei neocon, piacevolmente sorprendendoli...

[Arsenio]

E l'esercito dell'Ebro?

[Paolo Arsena]

Questo è il laicismo dei radicali. Intollerante e guerrafondaio.

Dovremmo contrapporgli il nostro: la laicità, in tempo di guerre di religione è lo strumento che si propone come obiettivo la pace, il rispetto e la convivenza tra i popoli e le culture di tutto il mondo.
L'Europa in quest'ottica costituisce il banco di prova, il terreno in cui praticare questo ideale. Un'Europa multiculturale, in cui si lavori molto su un'integrazione aperta alla contaminazione e non improntata alla mera omologazione del diverso nel sistema occidentale, sarebbe il viatico migliore.
Un'Europa che diventi arbitro e mediatore diplomatico, un'Europa che sappia "usare" il bene immigrato, beneficiarne, ma anche insegnargli qualcosa da trasmettere alla sua terra.
Un'Europa che sappia accogliere e capire. Che sappia fondere.

Questa è l'Europa laica e democratica che dovremmo costruire. Diversa e se occorre distante dalla foga imperialista e omologante degli Stati Uniti.

[Catilina]

Citazione da Intervento Principale di by Arsenio
E l'Esercito dell'Ebro?

E' andato a votare 4 SI' ai referendum sulla clonazione