Parenti Soldati nella WWII

[Enea]

Come da Topic avete avuto parenti soldati della IIWW ( vivi o morti ).
E se si in che reparto? E se potete raccontare qualche storia riguardante.

Non so voi ma divento fiero della mia patria al pensare di una Italia di 20 anni in guerra contro il nemico Banchiere a sei punte.

[Miles]

Nonno Materno, Ufficiale Medico, medaglia d'argento a Tobruk e promozione per meriti di guerra, e passaggio in SAP (Servizio Attivo Permanente) Salvataggio di personale ferito in mezzo ad incendi e sotto il fuoco nemico , con altissimo sprezzo della morte e del pericolo. In identiche condizioni , varie volte prestava sempre soccorso e operava anche letteralmente sotto i bombardamenti. Prigioniero nel '41. Nel '45 ricevette un encomio dal governo inglese per aver salvato la vita di un marmocchio cockney che stava annegando in un lago vicino al campo.

Prozio Materno. Ufficiale imbarcato su MAS. Decorato per affondamento unità di piccolo tonnellaggio nemiche. Prigioniero nel '43

Prozio Materno. Ufficiale Marina Mercantile Militarizzato. Aiuta degli Ustascia a fuggire nel '45. Dichiarato criminale di guerra dal governo Jugoslavo

Bisnonno Materno. Comandante Nave Mercantile Militarizzato. Morto sotto le bombe ZOG nel '44.

Nonno Paterno. Divisione Murge, Artiglieria Reggimentale. Due anni di impiego in Croazia/Serbia/Montenegro/Albania. Impiego antipartigiano a tempo pieno. Ferito Gravissimo, salvo per miracolo, inabile al servizio dal '43

Prozio Paterno. Tentato autoarruolamento a 15 anni, raggiunge l'Africa a bordo di una nave convoglio come clandestino per unirsi alle truppe in zona d'operazione. Scoperto , viene cazziato, rimpatriato e consegnato al tutore . Dopo l'8 settembre , entra nella Decima Mas, disperso (catturato) nel '44, zona alto Veronese.

Prozio Paterno. Divisione Trieste, Africa Settentrionale. Conducente Autoblindo. Varie battaglie '41/'42 - Prigioniero dopo El Alamein

[Defender]

Bisnonno materno, volontario R.E. in un battaglione CCNN di una divisione che non ricordo, in riserva nel 1942 una volta tornato dalla Russia ed epurato nel 1943 (era del ramo sannita, podestà del suo paese). In precedenza era della MVSN (combattuto in Etiopia, Spagna con la Littorio e in Albania) e prima ancora dello squadrismo meridionale.
Suo figlio, mio nonno materno, volontario per pochi giorni mi sembra di ricordare nella 29° Divisione SS ma penso sia più probabile che fosse nella GNR, visto che in seguito ha proseguito la carriera militare, cosa interdetta alle ex-SS italiane.
Nonno paterno, ufficiale medico nei reparti contraerei del Polesine, penso fino alla fine della guerra.

Altri non so, non se n'è mai discusso.

[codino]

Bisnonno marcia su Roma hefico:

Oscar Lufrani

cfr: IL FASCISMO A TERNI (pt.2) :: Rubriche :: Un gendarme della memoria

sulla guerra non so...

[Gilbert]

Nonno nel Regio Esercito, appena arruolato si trova a difendere Roma nel 1943 dai tedeschi. Catturato tre volte dai nazisti, tre volte riuscì a scappare.

Liberata Roma, si riunisce alle unità del Regio Esercito. Verso fine guerra é mandato con la sua unità di fanteria al confine con la Jugoslavia. Il governo monarchico vuole intervenire contro i titini, ma gli alleati bloccano i soldati italiani a Monfalcone.
Nel dopoguerra, é conosciuto a Roma come il "diavolo rosso" per la sua fenomenale propaganda anti comunista e cattolica.
Rischiò più volte di farsi ammazzare dai rossi. Cattolico e monarchico, vicino ad ambienti DC sani e assolutamente non calabraghe, nel dopoguerra rifiuta la medaglia d'argento propostagli per la Resistenza, in quanto non accetta di farsi passare per comunista e di indossare il fazzoletto rosso, rifiutando così facendo anche indubbi vantaggi in ambito lavorativo.
Per questa ragione non riceverà mai la pensione di guerra, pur avendo militato nelle unità dell'esercito regolare e non in bande terroristiche.
Paradossalmente, prima dell'otto settembre, per aver estratto vivo con sprezzo del pericolo un pilota tedesco da un caccia avvolto dalle fiamme e schiantatosi a terra, rischia di ricevere una decorazione dai tedeschi stessi, che poi lo fucileranno un mattino dopo l'8 settembre insieme ad altri soldati italiani fatti prigionieri a Roma.
Fortunosamente, non riceve il colpo di grazia e fintosi morto tutto il giorno, riesce a scappare durante la notte.
Conobbe il Re Umberto II, il duce e don Sturzo.


Un prozio paterno invece, titolare di una azienda di trasporti in Africa Orientale, militarizzata la sua compagnia dal Duca d'Aosta, per il bisogno disperato di mezzi di trasporto, fu tra gli occupanti di Gibuti e della Somalia Britannica. Testimonierà che a Gibuti, dopo il bombardamento italiano, non era rimasto integro nessun vetro. Conquistata l'Africa Orientale dagli inglesi, fu internato ed in seguito, finita la guerra, tornò in Italia.

[Imperium]

Nonno Materno. Classe 1921.

Ha fatto parte delle forze d'invasione in Corsica, successivamente all'arrivo degli alleati e all'armistizio il suo reparto (brigata, divisione boh?) è stato portato in Sardegna e da lì hanno iniziato a prendere ordini dagli americani.
Con gli statunitensi ha combattuto a MonteCassino, ha visto la distruzione della famosa Abazzia e pochi giorni dopo una scheggia di mortaio l'ha colpito al volto. Una volta fuori pericolo di vita ha trascorso la convalescenza sull'isola di Ischia fino alla fine del conflitto.
Congedato con il grado di caporale.

Una volta mi ha detto di aver visto a due passi de Gaulle, in Corsica.

[Imperium]

Paradossalmente, prima dell'otto settembre, per aver estratto vivo con sprezzo del pericolo un pilota tedesco da un caccia avvolto dalle fiamme e schiantatosi a terra, rischia di ricevere una decorazione dai tedeschi stessi, che poi lo fucileranno un mattino dopo l'8 settembre insieme ad altri soldati italiani fatti prigionieri a Roma.
Fortunosamente, non riceve il colpo di grazia e fintosi morto tutto il giorno, riesce a scappare durante la notte.
Conobbe il Re Umberto II, il duce e don Sturzo.

Questa è veramente una scena da film.

[Gilbert]

Questa è veramente una scena da film.

e questo é niente. Capitolati i soldati dopo una valorosa resistenza, si rifugia in uno scantinato, braccato dai tedeschi. Notare, gli italiani non hanno munizioni, perché esaurite.
Dentro lo scantinato ci saranno una ventina di uomini. Improvvisamente i tedeschi tirano una granata all'interno. Lui é l'unico mi sembra, che si salva.
Catturato, riesce poi a scappare poco dopo.

A volte, a sentire quel che mi racconta, viene da chiedersi come ha fatto ad avere sempre tanta fortuna.
Per esempio una volta mi ha raccontato che era affiancato da altre due persone. Gli hanno sparato addosso con il mitra ed hanno colpito i due accanto, alla sua destra ed alla sua sinistra. Lui invece salvo......

[NicolòBobadilla]

Prozio materno, carrista, caduto nel 1944 (mi sembra di ricordare) in Sicilia.

[Defender]

Nel 1944 la coalizione atlantica aveva già occupato ben più che la Sicilia :giagia: