[l' avevo già postato, ma non risulta, boh!]
Mercoledì 15 Giugno 2005, 15:00
Finmeccanica in buon progresso, ci sono nuove commesse in arrivo
Finmeccanica in buon progresso, ci sono nuove commesse in arrivo
Ancora notizie positive per Finmeccanica e il titolo ne approfitta per salire a piazza Affari. L'azione spunta infatti un +0,84% a 0,773 euro. Tra le ultime novità c'è il risultato operativo prima di tasse e ammortamento per Aermacchi, l'azienda di Finmeccanica leader nella progettazione e produzione di aerei per l'addestramento dei piloti militari. Dai 28 milioni di euro del 2004 è previsto un incremento del 10% a 32 milioni per quest'anno e il trend dovrebbe seguire questo andamento anche nel 2006 e nel 2007 portando l'Ebita sino a 37 milioni.
Altre buone nuove sono collegate al fatto che Atr, l'azienda aeronautica controllata pariteticamente da Alenia Aeronautica (Finmeccanica) e Eads dall'inizio dell'anno ha portato a casa ordini per 1,8 miliardi di dollari per la fornitura di 62 nuovi velivoli contro un portafoglio ordini, alla fine del 2004, di soli 10 velivoli.
Lo ha reso noto lo stesso Ad del gruppo, Filippo Bagnato, nel corso del quarantaseieimo salone aeronautico di Le Bouerget. Il manager ha reso anche noto che si prevede un aumento dei ricavi nell'ordine del 10% rispetto ai 500 milioni di dollari dello scorso anno. "Il trend di crescita che abbiamo previsto all'inizio dell'anno è confermato visti i dati sullo sviluppo del traffico nell'ordine del 5% e del 7% nelle regioni in sviluppo che sono quelle per noi più interessanti", ha spiegato Bagnato.
"Dal momento che a fronte di un aumento dei passeggeri i guadagni delle compagnie aeree non crescono in eguale misura e il prezzo del petrolio è elevato, attestato intorno a 50 dollari a barile, le aviolinee si trovano costrette a ridurre i costi operativi. E visto che gli Atr di nuova generazione ormai garantiscono un buon confort e costi di gestione operativa estremamente bassi, abbiamo registrato un forte aumento degli ordini: con i dieci ordinati oggi dalla Turchia che si sommano ai 52 già ordinati dall'inizio dell'anno, siamo infatti giunti a quota 62. Il portafoglio sale così da dieci macchine della fine 2004 a quota 72".
Anche nel settore dei velivoli usati, ha proseguito Bagnato, "il mercato è dinamico: abbiamo già ottenuto 25 contratti e dall'inizio dell'anno abbiamo consegnato 25 aerei". D'altra parte, è anche la stessa controllante, Alenia Aeronautica, a far ben sperare grazie ad un flusso di notizie considerate da Gabriele Gambarova, analista di RasBank che sul titolo ha un rating di buy (comprare) e un prezzo obiettivo a 0,86 euro, decisamente positive. Ieri infatti gli esponenti della stessa Alenia hanno dichiarato che le possibilità di vincere la gara per la fornitura di 33 aerei da trasporto tattico all'esercito americano sono molto forti. All'asta che si concluderà verso fine 2005 il gruppo Finmeccanica partecipa in partnership con L3 Communications, proponendo il modello C-27J Spartan.
Se il C-27J dovesse imporsi nella gara, allora potrebbe vincere anche quella successiva per 130 velivoli che le forze armate Usa avvieranno nel seguito. Il valore di un singolo aereo è di 30 milioni di euro. Alenia Aeronautica concorre anche per una gara indetta dalle forze canadesi, che hanno necessità di acquisire 15 aerei da trasporto tattico, che dovrebbe chiudersi entro il 2005. Sul fronte dell'aeronautica civile si segnala invece il Boeing 787, che ha raggiunto 266 ordini, con riflessi positivi per la società italiana che, assieme a Vought, contribuirà in modo sostanziale alla realizzazione della carlinga dell'aereo.
Ad ogni modo, il mercato sta premiando anche la possibilità di una proposta congiunta per il sistema satellitare europeo di navigazione denominato Galileo da parte di Eurely (Finmeccanica e Alcatel) e InavSat (Thales ed Eads), un'unione su cui nei giorni scorsi si sono espresse favorevolmente le autorità incaricate dell'assegnazione della commessa. Insomma, sembra proprio che sia giustificato quanto sostenuto oggi dal Financial Times, vale a dire che Finmeccanica è entrata di diritto nel ristretto gruppo degli operatori europei di rango.
Qualsiasi operazione di consolidamento nel settore della Difesa non può quindi che riguardare anche la società guidata da Pier Francesco Guarguaglini. La trasformazione da conglomerato industriale è già in parte avvenuta, la società è impegnata nell'integrazione delle attività in Gran Bretagna e ha già quasi terminato quella delle attività nel settore elicotteristico. senza dimenticare che ormai da tempo si parla di un possibile accordo con la francese Thales.
Sull'argomento si sofferma quest'oggi anche Steve East, analista del Credit Suisse First Boston. East, che su Finmeccanica ha un rating di outperform (farà meglio del mercato) e un target price a 0,81 euro, sottolinea come Thales si sia avvicinata alla società ma il gruppo italiano non stia facendo nulla di particolare. "Finmeccanica non ha interesse a creare una disorganizzata joint venture nell'elettronica per la difesa e non si lascerebbe coinvolgere neppure in una vera e propria fusione senza completa visibilità sull'uscita del Governo francese, che credono piuttosto improbabile".
"Il management di Finmeccanica non pensa inoltre che un accordo Eads-Thales possa essere fatto proprio per motivi politici. Ad ogni modo l'outlook per il gruppo italiano è molto positivo, guidato da Augusta a partire dal 2007, che in base agli ordini già ottenuti vedrà i ricavi crescere da 2,4 miliardi di euro a 2,6-2,7 miliardi di euro ricordando che gli ordini per gli elicotteri Prv potrebbero portare la cifra a oltre 3 miliardi di euro, e dal settore della Difesa grazie all'Eurofighter. Inoltre i margini dovrebbero beneficiare dal mix della produzione e del taglio dei costi".
"Inoltre, i vertici sono molto ottimisti sull'uscita dalla attività non strategiche legate al ramo energia e trasporti e forniranno una roadmap in questo senso entro la fine dell'anno. Osserviamo quindi dei catalizzatori strategici per Finmeccanica e una forte crescita dell'utile, mentre su Thales rimarremmo cauti visto che il titolo è stato spinto dalle speranze di un accordo", conlcude East del Csfb.
Mauro Favaretto e Paola Longo