La comunità di Taizè da Colonia a Milano
di Mattia Bianchi/ 18/06/2005
La realtà fondata da Frere Roger sarà alla Giornata mondiale della gioventù con alcune celebrazioni ecumeniche. Intanto, continua la preparazione del capodanno europeo dei giovani a Milano.
Prosegue ad ampio raggio l'attività della comunità di Taizè. Quella che nel corso degli anni si è rivelata una delle realtà ecclesiali più significative, sarà presente alla Giornata mondiale della gioventù per portare la sua decennale esperienza a favore del dialogo e dell'ecumenismo. Nei giorni dell'incontro, le chiese di Santa Agnese a Colonia, la cattedrale di Bonn e altri luoghi come la Neusser Platz e la stazione centrale di Münster saranno animati dai fratelli della Comunità. Al centro, la proposta tipica di Taizè, impegnata da oltre 40 anni a favorire il dialogo tra i cristiani di diverse confessioni attraverso uno stile di preghiera molto suggestivo. I canti e l'adorazione scandiranno la giornata dei diversi centri spirituali che al di fuori delle celebrazioni offriranno tempi di silenzio e una accoglienza continuati.
Intanto, i frati della comunità francese guardano già oltre il grande evento di agosto in Germania, perchè Taizè a dicembre sarà impegnata come sempre nell'organizzazione del capodanno europeo dei giovani, un segno concreto di fiducia che vede i giovani al centro. Come annunciato da tempo, dopo l'edizione del 2004 a Lisbona, l'incontro sarà ospitato dalla diocesi di Milano, consapevole di poter vivere una preziosa opportunità. La preparazione dell'evento è articolata ed è già entrata nel vivo. Durante il mese di maggio, alcuni fratelli di Taizé sono già stati accolti in città per fare il punto della situazione. "Ci sono soprattutto due ragioni per andare a Milano in questo periodo – spiegano dalla comunità - vedere da vicino quali sono le possibilità per il luogo delle preghiere durante l'Incontro europeo ed incontrare i giovani sacerdoti della pastorale giovanile. Ogni anno sono organizzate sei riunioni per zone e siamo stati invitati a parlare a questi giovani preti. Ciò che ci ha più colpiti è di constatare a quale punto la diocesi si impegna con noi”.
Nei giorni di permanenza sono stati organizzati alcuni incontri tecnici con il presidente della Fiera, nei cui spazi si svolgerà il programma delle giornate e si è discusso sul capitolo dell'ospitalità, per permettere ai partecipanti di tutta Europa di essere accolti nelle famiglie. “Non ci siamo sentiti una semplice comunità venuta dalla Francia”, racconta un fratello di Taizè. “L'incontro è stato presentato come una iniziativa congiunta nostra e della diocesi”. Una condizione ottima per potersi rimboccare le maniche e affrontare gli impegni dei prossimi mesi.
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