La giovane era stata aggredita al parco di 'Villa Spada'
Stupro Bologna, presi 2 marocchini. Calderoli: ''Castrazione chimica''
I due sono stati catturati tra ieri sera e questa notte: uno è minorenne e ha confessato, l'altro è maggiorenne e ha precedenti per droga
Bologna, 21 giu. (Adnkronos) - Svolta nelle indagini sugli aggressori che hanno violentato una 15enne sabato scorso al parco di Villa Spada a Bologna. Tra ieri sera e questa notte due cittadini stranieri, di nazionalità marocchina sono stati fermati e portati presso la questura del capoluogo emiliano. Uno dei due uomini fermati sarebbe minorenne e avrebbe confessato. Il giovane era ospite di una casa di accoglienza del capoluogo emiliano. L'altro complice, maggiorenne, era già ricercato e avrebbe a carico precedenti per droga.
Decisiva è stata la segnalazione, giunta nel pomeriggio di ieri alla polizia, da parte dei servizi sociali che hanno indicato un soggetto con caratteristiche simili ad uno dei due ricercati e che era alloggiato in una struttura di accoglienza per minorenni. Si tratta di A.K.M., per il quale sono stati disposte le perizie mediche affinché venga stabilita l'età. Il ragazzo che è stato condotto presso gli uffici della questura ha fornito una parziale confessione, nel corso di un colloquio durato diverse ore. Grazie al racconto del giovane, che ha tentato tuttavia di coprire il complice, gli agenti hanno individuato un secondo soggetto, A.J. marocchino, latitante, che risultava inizialmente maggiorenne, ma sull'età del quale sono tuttora in corso accertamenti.
Secondo le prime verifiche il giovane, prelevato in un appartamento situato a Monghidoro (Bologna), nell'abitazione del cugino, è risultato colpito da un provvedimento di ripristino della custodia cautelare per non aver rispettato gli arresti domiciliari disposti dal 2004 dall'autorità giudiziaria di Perugia, comune dove risiedeva. In seguito all'irruzione nell'appartamento la polizia ha rinvenuto del materiale sottratto alle vittime, tra cui un cellulare. In seguito a ulteriori accertamenti effettuati in collaborazione con la polizia scientifica è stata rinvenuta anche una impronta su del materiale che si trovava all'interno di uno zainetto appartenuto alle due vittime, e riconducibile al primo immigrato fermato. Per entrambi gli stranieri irregolari sono stati disposti esami medici. Gli agenti hanno infine fermato anche il cugino del presunto maggiorenne che ospitava il congiunto nel suo appartamento. La polizia sta valutando l'arresto per favoreggiamento poiché ha tentato di far fuggire A.J., alla vista degli agenti.
Il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu ''plaude al grande e generoso impegno delle forze dell'ordine'' e ribadisce ''con forza l'impegno di tutto il ministero dell'Interno a contrastare l'immigrazione clandestina e a favorire la pacifica integrazione degli immigrati regolari''. Pisanu si dice certo che ''la magistratura saprà essere sollecita e severa. La risposta delle istituzioni, infatti -rileva- è la garanzia migliore contro ogni tentazione di giustizia sommaria''.
Sulla vicenda è intervenuto il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli. ''Davanti a delitti così aberranti, come le violenze sessuali degli ultimi giorni, - ha detto - l'unica legge che può valere è quella del taglione: così come in altri Paesi, credo sia necessario introdurre come pena la castrazione chimica per i reati sessuali. Personalmente penso che quella chirurgica sia la più idonea a funzionare anche da un punto di vista della prevenzione, ma anche quella chimica, ancorché non irreversibile, consente di mettere queste bestie in condizioni di non offendere''.
La giovane di appena 15 anni era stata violentata da due individui davanti al fidanzatino. I due aggressori intorno alle 17 di sabato scorso avevano avvicinato la coppia obbligandoli a seguirli in una zona appartata sotto la minaccia di un taglierino. Lì, mentre uno di loro teneva fermo il ragazzo, a turno hanno abusato della ragazzina. Dopo la violenza, i due hanno rapinato lei e il fidanzato e sono fuggiti a bordo di uno scooter visti da alcuni testimoni. A quel punto la 15enne e il 17enne sono riusciti ad avvisare i genitori e la polizia.