Dal sito http://www.noreporter.org
Lettera aperta di un veterano sul revival della strategia della tensione
A parte la doverosa solidarietà verso chi subisce repressione e vessazione -in qualsiasi campo si trovi a militare- ho l'impressione che sfugga ai più che "qualcuno" ("La Repubblica", ad esempio...) stia soffiando sul fuoco per innescare, ancora una volta, lo scontro fra quanti al "sistema" si oppongono: se ci si togliesse il paraocchi, se si abbandonassero i pregiudizi, ci potremmo rendere facilmente conto che i due "schieramenti antagonisti" hanno svolto e continuano a svolgere le medesime analisi dei mali del mondo che ci si vuole imporre. Certo le soluzioni possono differire, ma avviare un dialogo costruttivo fra persone responsabili, potrebbe evitare a quanti si affacciano -senza preparazione e senza esperienza- al mondo della politica, di cadere vittime inconsapevoli di una rinnovata "strategia della tensione".
A Torino è bastato un articolo apparso su "La Repubblica" per mobilitare Centri Sociali ed i soliti antifascisti in S.P.E. e provocare danneggiamenti ad un ristorante dove avrebbe dovuto svolgersi una cena fra ex combattenti della R.S.I. e una mezza dozzina di reduci della Charlemagne (tutti più o meno ottuagenari...). E' seguita quindi la devastazione e l'incendio vile -ad opera dei soliti ignoti- della nuova sede della UNCRSI.
Nei giorni scorsi alcuni delinquenti dalla testa rapata hanno vigliaccamemte -di notte, come fanno i malfattori- il Centro Sociale del Barrocchio alla periferia di Torino, accoltellando due persone, di cui una gravemente: tanto è bastato per scatenare la fantasia di un giornalistucolo della redazione de "La Repubblica" di Torino (iscritto all'Ordine da soli due anni e mezzo, ma figlio di un notissimo ed influente avvovato), le cui principali "fonti d'informazione" provengono da Internet(...), per "montare" un pezzo sulla "destra estremista" di Torino, mescolando capre, cavoli e lenticchie, servendo (così avrà creduto lui...) uno "scoop" al suo giornale. Risultato: ieri a Torino si sono mobilitati i Centri Sociali nel centro della città, scontri con polizia e carabinieri, danni incalcolabili ai locali pubblici, centro bloccato per ore, nove feriti fra le forze dell'ordine, devastazione delle strade e terrore per i cittadini che erano in centro per il consueto "shopping" o la passeggiata del sabato pomeriggio...
Ma...oggi, lo stesso cronista ha avuto materiale per scrivere un altro dei suoi "pezzi": di verificare le cretinate che ha scritto, prima di lanciarsi in affermazioni strampalate...non gli è passato neanche per l'anticamera del cervello. Non so se per mancanza dell'anticamera, o del cervello...
Pare che il suddetto personaggio avrà il suo "battesimo giudiziario" ricevendo qualche denuncia o querela: probabilmente è quanto può servirgli per rivendicare la "sua" libertà d'informazione (e per "far carriera"), che questa, ad una sia pur sommaria verifica dei fatti, si riveli falsa o infondata non ha importanza: "La Repubblica" è un giornale importante e chi lo legge è senza dubbio portato a credere che quanto vi è scritto sia solo oro colato. Qualsiasi rettifica, qualsiasi querela che dovesse condannare il giornalista (...magari fra vent'anni!) non potranno mai sanare i danni che la sua impreparazione, la sommarietà delle sue opinioni, la doverosa verifica dei fatti e delle opinioni dei personaggi oltraggiati, hanno provocato.
Salvatore Francia