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  1. #1
    Veneta sempre itagliana mai
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    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
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    Predefinito Pontida affollatissima

    Chissà se sarà davvero così ....sentivo stamattina che il Veneto a quanto pare ha un sacco di pulman in più rispetto all'ultima volta, ora non ricordo i dati, ma "sembra" sia così quasi ovunque in Padania....avete dei dati certi, e non per sentito dire?

  2. #2
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    Predefinito Re: Pontida affollatissima

    In origine postato da pensiero
    Chissà se sarà davvero così ....sentivo stamattina che il Veneto a quanto pare ha un sacco di pulman in più rispetto all'ultima volta, ora non ricordo i dati, ma "sembra" sia così quasi ovunque in Padania....avete dei dati certi, e non per sentito dire?
    Mbè, si danno da fare per averla piena di gente.
    Very probably ci sarò anch'io.
    Per i pullman l'elenco è su la Padania.
    Una Pontida affollata è un buon segnale politico.
    ...peccato che questo segnale venga immolato
    sull'altare delle alleanze.

  3. #3
    Veneta sempre itagliana mai
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    Predefinito Re: Re: Pontida affollatissima

    In origine postato da Rotgaudo

    Una Pontida affollata è un buon segnale politico.
    ....
    si...si....come no....come sempre

  4. #4
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    Predefinito Re: Pontida affollatissima

    In origine postato da pensiero
    Chissà se sarà davvero così ....sentivo stamattina che il Veneto a quanto pare ha un sacco di pulman in più rispetto all'ultima volta, ora non ricordo i dati, ma "sembra" sia così quasi ovunque in Padania....avete dei dati certi, e non per sentito dire?
    Verissimo Pensiero, da Belluno ne dovrebbero partire 3 + 1 dei giovano padani.La nostra compagnia ha noleggiato un pulmann da 50 posti, ma siamo in 30, abbiam bisogno di spazi vitali

  5. #5
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    Predefinito 170 pulman

    pari a 7500 persone che vengono con questo mezzo.
    la polizia non potrà dire che i partecipanti erano 5000.

  6. #6
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    Predefinito

    Il conto alla rovescia è già partito. Mancano esattamente quattro giorni allo storico raduno di Pontida.
    La macchina organizzativa è in moto. Sullo storico pratone della Bergamasca è previsto l’arrivo di decine di migliaia di persone. Si parla addirittura di 80 mila presenze, almeno questa è l’ultima previsione fatta dagli stessi organizzatori.
    Ad attendere i militanti del Carroccio una coreografia mozzafiato, fatta di fumogeni colorati, gigantografie, suoni e perfino luci. Una cornice indimenticabile, assicurano gli ideatori dell’evento, creata su misura per il ritorno di Umberto Bossi.
    Già, il leader della Lega Nord ritorna a Pontida, quasi a un anno di distanza da quel primo giugno 2004 quando con una voce debole registrò un messaggio che poi venne trasmesso nel pomeriggio sulle frequenze di Radio Padania Libera.
    Bossi l’aveva detto: «Pontida è la mia festa e voglio esserci, quindi sarebbe meglio rimandarla». Così, rivolto alla sua gente, al suo popolo, il Senatur chiese di aspettarlo.
    Lui l’aveva rimandata, lui ha fissato la nuova data.
    Ora è pronto a tornare sul prato. Lo farà domenica in una giornata che si annuncia intensa per ricordi ed emozioni.
    E così, dopo tanta attesa, la pancia del Carroccio è pronta ad affollare nuovamente Pontida, per la prima volta amministrata da una giunta leghista che ha sistemato a tempo di record i cartelli della città in lingua locale.

    600 VOLONTARI AL LAVORO

    Alla manifestazione, che sarà interamente dedicata al ritorno di Bossi, stanno lavorando oltre 600 volontari. E sono già 170 i pullman pronti a partire per la Bergamasca. Ben 150 i gazebo delle associazioni che saranno sistemati dentro e fuori il pratone. Migliaia gli striscioni e le bandiere che faranno da cornice alla festa. Tanto che per l’occasione i Giovani Padani hanno già indetto un concorso per premiare la miglior coreografia dei militanti.

    UN PALCO GIGANTESCO

    Anche il palco, dove saranno chiamati a parlare ministri e parlamentari del Carroccio, sarà più grande del solito: 17 metri di lunghezza per 8 di altezza. Numeri da far impallidire qualsiasi convention americana.
    E dell’importanza dell’evento se ne è accorto tutto il mondo: a Pontida arriveranno le televisioni inglesi, francesi, tedesche, svizzere. È attesa persino un’emittente giapponese e, mormora qualcuno, la diretta di una “big” del circuito internazionale.
    A chiudere la festa sarà, come sempre, il segretario federale.
    Nell’ultimo discorso da Pontida, Bossi aveva tuonato contro la partitocrazia ricordando che sul «binario morto non ci andranno la devoluzione ed il federalismo», ma proprio «i rottami della partitocrazia».
    Un comizio di due ore filate. Era il 4 maggio 2003, l’ultima volta del Senatur sul pratone della Bergamasca. Ma soprattutto l’ultima Pontida.
    Ora, a venticinque mesi di distanza, Bossi abbraccierà ancora il “suo” prato.
    E con il raduno lombardo tornerà anche la festa di Venezia. Là, come sempre, nella splendida riva dei Sette Martiri (18 settembre).
    La Lega, dunque, prepara il grande ritorno nei suoi luoghi sacri.
    A Pontida, «l’esaltazione della sovranità popolare padana», come l’ha sempre definita Bossi, si ripartirà da dove ci eravamo lasciati: e cioè dalle riforme e contro il centralismo «delle corporazioni politiche romane» che cerca di scardinare «il rinnovamento» oramai «inarrestabile», tuonava lo stesso leader del Carroccio in un passaggio del suo discorso sul prato del comune bergamasco.
    Dal federalismo alla tutela della famiglia, dalla lotta all’immigrazione clandestina all’Europa tecnocrate e giacobina. Quell’Unione e la sua moneta che domenica saranno anche loro protagonisti sul pratone della Bergamasca.
    Perchè il popolo di Pontida non sarà chiamato soltanto a riabbracciare il suo capo. Dovrà decidere sull’euro come ha detto nei giorni scorsi il ministro delle Riforme, Roberto Calderoli: «Chiederemo alla nostra gente di mobilitarsi per un referendum sulla moneta unica». Confermando la volontà della Lega Nord di battersi per una consultazione popolare sull’euro, Calderoli ha ribadito che, in occasione dello storico raduno di domenica, il Carroccio chiederà alle genti della Padania di «affidare al movimento l’incarico di proporre una legge di iniziativa popolare per indire un referendum su una serie di punti del trattato di Maastricht riguardanti la moneta unica e anche perchè sia obbligatorio un referendum quando viene toccata la sovranità popolare».
    Insomma, da quel pratone di Pontida, e a fine estate dal palco sul lido di Venezia, riprenderà il cammino di Bossi e della sua Lega. Un cammino che, a dire il vero, non si è fermato un solo istante.


    www.lapadania.com
    Dato che questa è una Magnum 44, cioè la pistola più precisa del mondo, che con un colpo ti spappolerebbe il cranio, devi decidere se è il caso. Dì, ne vale la pena? ("Dirty" Harry Callahan)

  7. #7
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    Predefinito

    In origine postato da Bèrghem
    Il conto alla rovescia è già partito. Mancano esattamente quattro giorni allo storico raduno di Pontida.
    La macchina organizzativa è in moto. Sullo storico pratone della Bergamasca è previsto l’arrivo di decine di migliaia di persone. Si parla addirittura di 80 mila presenze, almeno questa è l’ultima previsione fatta dagli stessi organizzatori.
    Ad attendere i militanti del Carroccio una coreografia mozzafiato, fatta di fumogeni colorati, gigantografie, suoni e perfino luci. Una cornice indimenticabile, assicurano gli ideatori dell’evento, creata su misura per il ritorno di Umberto Bossi.
    Già, il leader della Lega Nord ritorna a Pontida, quasi a un anno di distanza da quel primo giugno 2004 quando con una voce debole registrò un messaggio che poi venne trasmesso nel pomeriggio sulle frequenze di Radio Padania Libera.
    Bossi l’aveva detto: «Pontida è la mia festa e voglio esserci, quindi sarebbe meglio rimandarla». Così, rivolto alla sua gente, al suo popolo, il Senatur chiese di aspettarlo.
    Lui l’aveva rimandata, lui ha fissato la nuova data.
    Ora è pronto a tornare sul prato. Lo farà domenica in una giornata che si annuncia intensa per ricordi ed emozioni.
    E così, dopo tanta attesa, la pancia del Carroccio è pronta ad affollare nuovamente Pontida, per la prima volta amministrata da una giunta leghista che ha sistemato a tempo di record i cartelli della città in lingua locale.

    600 VOLONTARI AL LAVORO

    Alla manifestazione, che sarà interamente dedicata al ritorno di Bossi, stanno lavorando oltre 600 volontari. E sono già 170 i pullman pronti a partire per la Bergamasca. Ben 150 i gazebo delle associazioni che saranno sistemati dentro e fuori il pratone. Migliaia gli striscioni e le bandiere che faranno da cornice alla festa. Tanto che per l’occasione i Giovani Padani hanno già indetto un concorso per premiare la miglior coreografia dei militanti.

    UN PALCO GIGANTESCO

    Anche il palco, dove saranno chiamati a parlare ministri e parlamentari del Carroccio, sarà più grande del solito: 17 metri di lunghezza per 8 di altezza. Numeri da far impallidire qualsiasi convention americana.
    E dell’importanza dell’evento se ne è accorto tutto il mondo: a Pontida arriveranno le televisioni inglesi, francesi, tedesche, svizzere. È attesa persino un’emittente giapponese e, mormora qualcuno, la diretta di una “big” del circuito internazionale.
    A chiudere la festa sarà, come sempre, il segretario federale.
    Nell’ultimo discorso da Pontida, Bossi aveva tuonato contro la partitocrazia ricordando che sul «binario morto non ci andranno la devoluzione ed il federalismo», ma proprio «i rottami della partitocrazia».
    Un comizio di due ore filate. Era il 4 maggio 2003, l’ultima volta del Senatur sul pratone della Bergamasca. Ma soprattutto l’ultima Pontida.
    Ora, a venticinque mesi di distanza, Bossi abbraccierà ancora il “suo” prato.
    E con il raduno lombardo tornerà anche la festa di Venezia. Là, come sempre, nella splendida riva dei Sette Martiri (18 settembre).
    La Lega, dunque, prepara il grande ritorno nei suoi luoghi sacri.
    A Pontida, «l’esaltazione della sovranità popolare padana», come l’ha sempre definita Bossi, si ripartirà da dove ci eravamo lasciati: e cioè dalle riforme e contro il centralismo «delle corporazioni politiche romane» che cerca di scardinare «il rinnovamento» oramai «inarrestabile», tuonava lo stesso leader del Carroccio in un passaggio del suo discorso sul prato del comune bergamasco.
    Dal federalismo alla tutela della famiglia, dalla lotta all’immigrazione clandestina all’Europa tecnocrate e giacobina. Quell’Unione e la sua moneta che domenica saranno anche loro protagonisti sul pratone della Bergamasca.
    Perchè il popolo di Pontida non sarà chiamato soltanto a riabbracciare il suo capo. Dovrà decidere sull’euro come ha detto nei giorni scorsi il ministro delle Riforme, Roberto Calderoli: «Chiederemo alla nostra gente di mobilitarsi per un referendum sulla moneta unica». Confermando la volontà della Lega Nord di battersi per una consultazione popolare sull’euro, Calderoli ha ribadito che, in occasione dello storico raduno di domenica, il Carroccio chiederà alle genti della Padania di «affidare al movimento l’incarico di proporre una legge di iniziativa popolare per indire un referendum su una serie di punti del trattato di Maastricht riguardanti la moneta unica e anche perchè sia obbligatorio un referendum quando viene toccata la sovranità popolare».
    Insomma, da quel pratone di Pontida, e a fine estate dal palco sul lido di Venezia, riprenderà il cammino di Bossi e della sua Lega. Un cammino che, a dire il vero, non si è fermato un solo istante.


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  8. #8
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    Pontida non ha mai avuto bisogno di terronate tipo fumogeni o palchi holliwoodyani.
    Non è che per caso ci sia dietro la regia di qualche ometto ai servizi del nano?
    Mi auguro con tutto il cuore di sbagliare.Domenica se vedo un solo tricolore giro la macchina e torno a casa.
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  9. #9
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    Predefinito

    In origine postato da eleichem
    Pontida non ha mai avuto bisogno di terronate tipo fumogeni o palchi holliwoodyani.
    Non è che per caso ci sia dietro la regia di qualche ometto ai servizi del nano?
    Mi auguro con tutto il cuore di sbagliare.Domenica se vedo un solo tricolore giro la macchina e torno a casa.

    Magari è "solo" un benvenuto speciale per Bossi, vedremo, cmq se si vede un tricolore sarebbero altre le cose da fare


    LIGURIA NAZIONE
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  10. #10
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    In origine postato da Iunthanaka
    No comment.
    più lo rileggo più mi sembra agghiacciante, come passa il tempo...

 

 
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