LETTERA DALLA EUROPA
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Nei Paesi della U.E.. Sviluppi e evoluzioni per migliorare la qualità della vita, per aumentare la produzione di beni e servizi, per aumentare il commercio. I risultati, spesso soddisfacenti, per merito di gestioni adeguate. Fatte da personale adeguato, ben gestito, che ruota attorno ad un fulcro. Un fulcro fatto di una lega tradizionale e moderna allo stesso tempo. Componenti della lega: la serietà, il merito, l’accuratezza e precisione, l’organizzazione, la coerenza, la cura del dettaglio.
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Oltre i risultati delle attività, in tali Paesi la vita civile è come dovrebbe essere: senza sorprese, con soddisfazione del cittadino. Il quale ha ciò che le leggi e la costituzione gli promettono. Nei tempi giusti, della qualità giusta, senza molte sorprese. E vero anche che sorprese e insoddisfazioni possono apparire: ogni regola ha infatti le sue eccezioni.
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Una società cosi, geograficamente, si trova in molti Paesi della U.E.. Peyrefitte, storico delle economie, la definisce “la Società della fiducia”. Sono società senza furbi. O, se qualcuno fa il furbo, lo fa nell’ambito di regole e patti sociali ben definiti e chiari. Risultati: in campo pubblico i risultati ottenuti corrispondono agli obiettivi dichiarati inizialmente. Le intenzioni dichiarate nei rapporti sociali corrispondono realmente a quelle che si hanno in testa: non ci sono doppie verità.
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Nei Paesi ove esiste la “società della fiducia” gli imprenditori, l’economia, hanno il sostegno della prevedibilità delle azioni di ogni interlocutore. Il sospetto è merce rara. Lo sviluppo delì’economia è possibile.
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C’è pero’, nella U.E. un Paese “X “, ove le ruote della società girano in altro modo, con rallentamenti, grippaggi Un Paese speciale dove la vità sociale é infarcita di: difficoltà impreviste, sorprese, intoppi, inciampi, rotture,_interventi di referenti o padrini. Talvolta ricatti o somme da pagare in nero, per avere quello che secondo le leggi ci spetta di diritto. Può succedere questo: la classe dirigente è scelta per comparaggio e in base a trattative private. Il dirigente pubblico, normalmente intronato da un VIP della politica, puo’ essere molto attivo. Soprattutto nelle lotte di potere. Trascura talvolta la gestione affidatagli. O si occupa della gestione, ma senza impegno né motivazione. Non ha idee né strategie. Anche perché è occupato a guardarsi le spalle. Se gestisce male l’attività affidatagli, poco male (per lui, che è inamovibile). Dirigenti cosi sono maestri nel traffico delle “enveloppes”
(bustarelle): solo se hanno da assegnare un contratto, o dare un’autorizzazione, quindi sono obbligati a sprecare energie e tempo.
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Prima di prendere grosse decisioni tecniche, i politici di tale Paese fanno rapide consultazioni, per giustificare le scelte da fare. Col proprio clan politico o col proprio referente. Ufficialmente sugli aspetti politici. Ma spesso le decisioni prese hanno giustificazioni non note, se non nascoste ad arte. Infatti gli aspetti politici, in quel Paese, non sono chiaramente definiti. La diffusione a tutto il Paese di gestori pubblici di tale tipo, conduce ad uno scenario in cui sono frequenti rallentamenti e grippaggi, imprevisti e difficoltà.
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L’assenza di motivazione dei funzionari che sono inamovibili peggiora la qualità del lavoro. Quanto alle manovre nell’agone politico invece, l’impegno e la competenza, in certe direzioni, sono adeguati. Chi non si batte infatti per le lotte di potere, rischia di perdere fette di potere.
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I gangli e i meccanismi dei lavori e servizi pubblici risentono fortemente dell’assenza di motivazione, di programmazione, di ordini chiari e di strumenti riflettuti e ben organizzati. Gli insuccessi frequenti parlano chiaro. La capacità di chi si batte per conservare ed aumentare la propria fetta di potere va spesso in parallelo con una grande disposizione al calcolo delle percentuali (di ritorno). Capacità di calcolo mentale, nessun bisogno di prendere la penna.
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Uno dei poteri in uno scenario di posti ben protetti e ruoli inossidabili è quello dei sindacati. I quali talvolta proteggono il dipendente, per principio. Sempre in un quadro, cosiddetto, di diritti democratici dei lavoratori. Fra i lavoratori da proteggere ci si puo’ infilare talora un lavativo o irresponsabile, o anche gli immotivati. Nati senza motivazione o divenuti tali a seguito della protezione loro assicurata.
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Un Paese cosi esiste all’interno della U.E.. Quale ? Il lettore sarà forse in grado di individuarlo. E bene però riflettere un istante alle sue prospettive. Che saranno sicuramente molto magre, per via della sua competitività evanescente. Quando i nodi del tessuto sociale divengono troppi, si avrà nello stesso tempo confusione e rischio di bloccaggio del sistema.


Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr

Il sottoscritto é disponibile a presentare le ragioni ab ovo per cui il Paese X é diverso dal resto della U.E.