PERDONAMI SICKBOY SE URTO LA TUA SUSCETTIBILITA', MA CREDO CHE QUESTA NOTIZIA SIA TALMENTE ASSURDA CHE MERITI DI ESSERE RESA NOTA AI FORUMISTI. CHE NE PENSATE?
VENEZIA: DAL 2006 FORSE PATTUGLIE VIGILI URBANI MULTIETNICHEVICESINDACO, BANDO APERTO A EXTRACOMUNITARI CON CITTADINANZA (ANSA) - VENEZIA, 25 GIU - Dal prossimo anno a Venezia la polizia municipale potrebbe essere multietnica, ad esempio con una pattuglia composta da un veneziano da dieci generazioni e un senegalese, in linea ad esempio con quanto succede “nei luoghi più democratici degli Stati Uniti, come a San Francisco dove tutte le pattuglie della polizia sono di agenti di etnie diverse”. Al momento è solo un’idea, un progetto che sta prendendo forma, ma il vicesindaco e assessore alla polizia municipale della città lagunare Michele Vianello è ben intenzionato a portarlo avanti e una scadenza operativa sarà il prossimo incontro a luglio con le maestranze dei vigili urbani cittadini. Al centro della riunione ci sarà la questione degli organici e Vianello presenterà ufficialmente la proposta, già illustrata a larghe linee ai sindacati, di rendere esplicito nel prossimo bando il fatto che possono parteciparvi anche tutti gli extracomunitari che in questi anni hanno acquisito tutti i diritti di cittadinanza e sono in regola con le norme per poter partecipare a concorsi pubblici. Anzi, Vianello non esclude che si possa arrivare, in linea di ipotesi tutta da studiare, a definire una vera e propria quota riservata esplicitamente a questi cittadini. Per qualcuno degli extracomunitari che rientrerebbe nei requisiti richiesti - come rilevano i quotidiani locali - potrebbe significare il passaggio da venditore autorizzato di borse agli angoli della strada al ruolo di “controllore”. “Perchè costringerli a vendere borse?” si chiede infatti Vianello e sottolinea che tutta l’idea del progetto ruota attorno ad un forte concetto di politica di integrazione che se deve valere “deve valere in tutti i campi”. In sostanza, si tratta di far capire che l’integrazione a Venezia passa attraverso il pieno rispetto delle norme vigenti e l’inserimento a tutti gli effetti nel tessuto produttivo e sociale della città. Attualmente, secondo una stima reale, le licenze di commercio ambulante riservate a cittadini extracomunitari nella città lagunare sono circa 400, a cui si uniscono i tanti che svolgono questo commercio fuori da ogni regola. Se sul piano concreto il progetto è formalmente da costruire, tenendo conto delle norme di legge attuali - “altrimenti - ricorda il vice sindaco - dopo un secondo c'è il ricorso al Tar e i giudici lo bocciano” - Vianello evidenzia un altro dei possibili effetti concreti dell’idea: “è un modo per aprire un dialogo con una realtà che è in continuo mutamento e difficile spesso da penetrare, sia sul piano sociale che religioso”.