Cosa ne pensavate di lui?
Cosa ne pensavate di lui?
Un grande in tutti i sensi ha significato una vita degna di essere vissuta per migliaia e migliaia di persone, una preghiera per lui.
Requiem aeternam.
Mi aggiungo al ricordo e alla preghiera.Originally posted by Thomas Aquinas
Requiem aeternam.
Se ne va un pezzo di storia del cattolicesimo italiano, un uomo che seppe risollevarlo e riaffermarne i valori in un momento difficile della storia del nostro paese.
www.interamala.it - Visitatelo che ci tengo
Cosa ne penso? Senza dubbio una figura che entra nella storia d'Italia e non solo, al di la di quelle che possono essere le valutazioni sul movimento di CL (sul quale anch'io nutro parecchie perplessità). Senza dubbio una figura di rilievo.
In questo momento primariamente occorre pregare per lui.
Requiem aeternam dona eo Domine
DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE, DR. JOAQUÍN NAVARRO-VALLS
A fine mattinata, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione:
I funerali di Mons. Luigi Giussani, fondatore del movimento ecclesiale "Comunione e Liberazione", scomparso questa mattina, che si svolgeranno giovedì 24 febbraio, alle ore 15, nel Duomo di Milano, saranno presieduti, a nome del Santo Padre, dal Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
http://www.vatican.va/news_services/...ews/16165.php?
index=16165&lang=it
COMUNIONE E LIBERAZIONE: CARD. SCOLA, GIUSSANI "UNA VITA RIUSCITA"
"Il dolore per la morte di mons. Luigi Giussani dice che la sua è una vita riuscita. Ha speso tutta la sua esistenza per il bene più prezioso: educare gli uomini all’amicizia con Gesù Cristo negli affetti e nel quotidiano lavoro". Così il card, Angelo Scola, patriarca di Venezia, ricorda don Giussani, nel giorno della sua morte. "Il dono che lo Spirito ha fatto nella sua persona e, attraverso di essa, a decine di migliaia di uomini e donne di svariate nazioni – afferma il cardinale in una dichiarazione resa alla stampa - splende ora, nella speranza certa della Risurrezione, come una straordinaria ricchezza per la Chiesa santa di Dio e per la comunità degli uomini". "Personalmente – conclude - sono grato a Don Luigi perché in un momento delicato della mia giovinezza l’incontro con lui ha segnato una svolta decisiva nella mia vita. Ogni morte che avviene nel Signore Gesù partecipa dei benefici effetti della Sua morte. La morte di Don Giussani diventa allora il più decisivo dei suoi insegnamenti: dare la propria vita per la gloria di Cristo e degli uomini".
11:21 AC MILANO, DON GIUSSANI, IL "SIGNIFICATO PROVVIDENZIALE DI UNA TESTIMONIANZA"
"Un protagonista della chiesa del Novecento. Don Luigi Giussani non si può definire altrimenti". Fabio Pizzul, presidente diocesano dell’Azione cattolica di Milano, ricorda per il SIR il sacerdote fondatore di Comunione e liberazione, che fu a lungo assistente di Gioventù studentesca, uno dei movimenti sorti proprio all’interno dell’Ac ambrosiana. Secondo Pizzul, è scomparsa "una personalità fortissima e carica di umanità, che ha saputo cogliere nel profondo le domande che gli uomini e la cultura hanno posto ai credenti negli ultimi decenni. La sua riflessione ha offerto provocazioni e risposte significative a chi si è posto in un cammino di ricerca, ribadendo come Cristo abbia ancora tanto da dire all’uomo di oggi. L’indiscutibile lucidità e profondità del pensiero di don Giussani hanno fornito - secondo il presidente dell’Ac milanese - un contributo fondamentale alla riflessione sull’evangelizzazione. Un’esperienza e un pensiero, quelli di don Giussani, che vanno colti nel loro significato provvidenziale per la Chiesa e che devono utilmente rifluire nel cammino ordinario della comunità cristiana, che dalla pluralità e dalla diversità dei carismi e delle esperienze di fede può acquisire una grande ricchezza nell’inevitabile tensione a una comunione che diventa segno e testimonianza per tutti". Pizzul cita infine un passaggio di un recente intervento di Giussani sul mensile "Tracce": "Il tema del movimento non è alternativo in nessun senso all’istituzione, ma indica la modalità con cui l’istituzione diventa vivente, missionaria". Un amore per la Chiesa e per il Vangelo "che rappresenta - afferma Pizzul - la preziosa eredità che don Giussani lascia a tutti noi".
Agenzia SIR
E' stato un grand'uomo, profondamente appassionato di Dio e perciò dell'uomo.
E migliore del movimento che lascia.
Perchè?