Ticino, magrebino violenta ragazza di 26 anni di Vigevano

Violenza sessuale, tre casi in Lombardia Milano: presi 2 mediorientali che hanno abusato e poi rapinato una donna italiana di 45 anni.
Saronno: stuprata e torturata barista
MILANO - Due minorenni extracomunitari, un iracheno e un palestinese, sono stati arrestati dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano accusati di violenza sessuale e rapina ai danni di una donna italiana di 45 anni.

Secondo quanto si è appreso, la violenza sarebbe avvenuta una decina di giorni fa quando la donna, dopo aver accettato l'invito dei due giovani extracomunitari, suoi conoscenti, era entrata con loro in un locale in disuso. I due l'avrebbero immobilizzata e violentata a turno e quindi si sarebbero impossessati di 220 euro e del cellulare della donna.

La donna, hanno spiegato le forze dell'ordine, viveva a Milano con una pensione di invalidità e gravitava spesso nel piazzale antistante la stazione Centrale. Era perciò già venuta in contatto con i suoi aggressori, che ora sono finiti nel carcere minorile del Beccaria.

STUPRO SULLE RIVE DEL TICINO - Dopo quello di Milano c'è da segnalare un nuovo stupro in Lombardia. Un caso di violenza carnale è infatti stato denunciato ai carabinieri di Vigevano (Pavia). La vittima, un'impiegata di 26 anni, residente in città, ha raccontato di essere stata aggredita e violentata da un extracomunitario, forse un nordafricano, sulle sponde del fiume Ticino a Vigevano. L'ennesimo episodio di violenza sessuale denunciato è avvenuto nel pomeriggio di venerdì: la ragazza è stata avvicinata dall'uomo mentre stava facendo ritorno alla macchina, dopo aver preso il sole lungo le rive del fiume. Avrebbe tentato di ribellarsi a un primo approccio, e quindi sarebbe stata presa con la violenza. I militari della Compagnia di Vigevano stanno dando la caccia al responsabile dello stupro, descritto come maghrebino in età fra i 30 e i 40 anni.
VIOLENZA CARNALE A SARONNO - Tre uomini - due europei e un nordafricano - sono entrati in un bar del Saronnese e dopo aver abbassato la saracinesca, hanno picchiato e violentato la barista, una ragazza di 30 anni nordafricana. È accaduto sabato mattina ma lo si è appreso solo lunedì. Uno degli aggressori ha rotto una bottiglia e ha cominciato a tagliuzzare la donna in tutto il corpo, gli altri le hanno strappato i vestiti e l'hanno violentata. Nessuno è accorso in aiuto della ragazza perchè nessuno ha sentito le sua urla. I tre, infatti, oltre ad abbassare la saracinesca per far credere che il locale fosse chiuso, avevano anche chiuso la porta a vetri d'ingresso, per cui i richiami della aggredita si sono mescolati con i rumori del traffico. I tre uomini hanno agito indisturbati senza che la ragazza potesse reagire o potesse trovare soccorso. L'hanno picchiata a sangue, le hanno inferto dei tagli coi vetri rotti sulla schiena, sulle gambe, sul ventre e sul seno. Poi se ne sono andati, lasciando la donna sanguinante e dolorante sul pavimento del bar. Hanno aperto la porta, alzato la saracinesca e si sono allontanati, mescolandosi fra i passanti. La ragazza è rimasta per terra, senza la forza di muoversi. E così l'ha trovata un cliente entrato poco dopo nel bar per bere un caffè.
28 giugno 2005