Presentazione Progetto EURASIA-ISLAM

[Arthur I]

Testo originale scritto da Paul Atreides
Mentre qui da noi si decidono i destini del mondo e le future alleanze intergalattiche...

l'India s'accorda con gli yankees...

http://www.effedieffe.com/fdf/giorna...rametro=esteri

Paul, come giudichi la cosa?

[Paul Atreides]

Testo originale scritto da Arthur I
Paul, come giudichi la cosa?

Male. Tranne l'Iran, tutte le potenze regionali asiatiche sono oramai schierate con gli yankees. Questo da un punto di vista ''geopolitico''.

Da un punto di vista metafisico è una tragedia.

[Legionnaire]

Testo originale scritto da Paul Atreides
Male. Tranne l'Iran, tutte le potenze regionali asiatiche sono oramai schierate con gli yankees. Questo da un punto di vista ''geopolitico''.

Da un punto di vista metafisico è una tragedia.

beh non la vedrei così, visto che essendo stato nel suddetto paese posso testimoniare come il 90% della popolazione se ne strasbatte dell'american way of life...

da un punto di vista geopolitico l'articolo conferma come ormai l'asse del mondo si stia spostando in asia e le lotte del XXI secolo si concentreranno in quel continente...

per noi europei potrebbe essere anche una notevole possibilità di affrancamento...staremo a vedere

[Peucezio (POL)]

Testo originale scritto da Rick_Hunter
Lo sai benissimo a cosa mi riferisco.

Boh, ne dico tante di cose che scandalizzano le anime belle...

[Peucezio (POL)]

Testo originale scritto da Legionnaire
beh non la vedrei così, visto che essendo stato nel suddetto paese posso testimoniare come il 90% della popolazione se ne strasbatte dell'american way of life...

da un punto di vista geopolitico l'articolo conferma come ormai l'asse del mondo si stia spostando in asia e le lotte del XXI secolo si concentreranno in quel continente...

per noi europei potrebbe essere anche una notevole possibilità di affrancamento...staremo a vedere

Secondo me l'atteggiamento filoamericano e filoisraeliano della politica indiana (e anche quello, decisamente più tiepido, di quella cinese) sono dovuti a mere ragioni tattiche, sia pure di tattica in alcuni casi a lungo termine.
Perché La Cina e l'India hanno entrambe due caratteristiche fondamentali, che le rendono alla lunga non assimilabili ai piani di potere dell'ebraismo internazionale.
La prima è il fatto che gli ebrei sono razzialmente disomogenei alla popolazione locale, quindi sono pochi e riconoscibili e non hanno un'influenza profonda e decisiva. La seconda è che sono entrambi paesi, o meglio, imperi, visto che contano messi assieme più di due miliardi di abitanti e territori immensi, risparmiati, almeno in parte, dal monoteismo semitico corruttore, preservando forme di religiosità presemitica. Da questo punto di vista la lotta dell'India contro il Pakistan e la penetrazione islamica dal Kashmir e della Cina contro lo Xinjang fanno parte di un fronte di difesa fondamentale.
La stessa Russia, nel cui ruolo geopolitico pure, e motivatamente, negli ultimi anni confidiamo, non ha queste prerogative ed è un paese comunque fragile, oltre che in gravissima crisi demografica, che deriva probabilmente da un'ancor più profonda crisi morale.
In Russia infatti gli ebrei ci sono eccome e hanno ancora un potere enorme. Lo stesso Putin si è potuto sbarazzare solo di una parte degli oligarchi ebrei, mentre è costretto a valersi dell'appoggio di altri, visto che quando è caduto il comunismo la maggior parte dei quadri dei gerarchi e funzionari del PCUS, a livello nazionale e locale, erano ebrei (sono sempre stati l'ossatura del comunismo internazionale) ed essi hanno potuto "auto-privatizzare", cioè assegnare a sé stessi, tutte le risorse fino ad allora di proprietà dello stato e sono ancora, quindi, i detentori pressoché esclusivi della ricchezza del paese.
La seconda questione è di minore rilevanza: l'ortodossia (come d'altronde lo stesso cattolicesimo, pur con le differenze del caso) rappresentano forme di spiritualità poco più che nominalmente semitiche. Resta il fatto che imperi con forme di religiosità di diretta ascendenza ariana (induismo e buddismo) o comunque completamente estranea allo spirito semitico (taoismo e confucianesimo), rappresentano dei baluardi fortissimi, soprattutto in vista della violenta espansione integralista islamica in Asia, sponsorizzata dagli Stati Uniti.

[Satyricon]

Testo originale scritto da Peucezio
Secondo me l'atteggiamento filoamericano e filoisraeliano della politica indiana (e anche quello, decisamente più tiepido, di quella cinese) sono dovuti a mere ragioni tattiche, sia pure di tattica in alcuni casi a lungo termine.
Perché La Cina e l'India hanno entrambe due caratteristiche fondamentali, che le rendono alla lunga non assimilabili ai piani di potere dell'ebraismo internazionale.
La prima è il fatto che gli ebrei sono razzialmente disomogenei alla popolazione locale, quindi sono pochi e riconoscibili e non hanno un'influenza profonda e decisiva. La seconda è che sono entrambi paesi, o meglio, imperi, visto che contano messi assieme più di due miliardi di abitanti e territori immensi, risparmiati, almeno in parte, dal monoteismo semitico corruttore, preservando forme di religiosità presemitica. Da questo punto di vista la lotta dell'India contro il Pakistan e la penetrazione islamica dal Kashmir e della Cina contro lo Xinjang fanno parte di un fronte di difesa fondamentale.
La stessa Russia, nel cui ruolo geopolitico pure, e motivatamente, negli ultimi anni confidiamo, non ha queste prerogative ed è un paese comunque fragile, oltre che in gravissima crisi demografica, che deriva probabilmente da un'ancor più profonda crisi morale.
In Russia infatti gli ebrei ci sono eccome e hanno ancora un potere enorme. Lo stesso Putin si è potuto sbarazzare solo di una parte degli oligarchi ebrei, mentre è costretto a valersi dell'appoggio di altri, visto che quando è caduto il comunismo la maggior parte dei quadri dei gerarchi e funzionari del PCUS, a livello nazionale e locale, erano ebrei (sono sempre stati l'ossatura del comunismo internazionale) ed essi hanno potuto "auto-privatizzare", cioè assegnare a sé stessi, tutte le risorse fino ad allora di proprietà dello stato e sono ancora, quindi, i detentori pressoché esclusivi della ricchezza del paese.
La seconda questione è di minore rilevanza: l'ortodossia (come d'altronde lo stesso cattolicesimo, pur con le differenze del caso) rappresentano forme di spiritualità poco più che nominalmente semitiche. Resta il fatto che imperi con forme di religiosità di diretta ascendenza ariana (induismo e buddismo) o comunque completamente estranea allo spirito semitico (taoismo e confucianesimo), rappresentano dei baluardi fortissimi, soprattutto in vista della violenta espansione integralista islamica in Asia, sponsorizzata dagli Stati Uniti.

Dimentichi però che l'alleanza tra India e Israele è ben solida e passa attraverso forniture militari come la vendita di velivoli AWACS per la scoperta aerea lontana, visori notturni, apparati di telecomunicazioni e di guerra elettronica (Israele si appresta a divenire il primo fornitore di apparecchiature militari all'India scalzando la Russia) e la richiesta alle forze armate indiane di partecipare al sistema antimissile Arrow (previo autorizzazione del Pentagono) farebbe fare a quest'ultime un salto tecnologico di 10 anni ed è logico
che venga visto con favore.
In India poi Sharon è generalmente ben visto dal gotha finanziario e politico, e l'alleanza prevede anche lo scambio di tecnologie agricole e di know how informatico (il distretto del software di Bangalore è il primo al mondo escludendo quelli americani) e sanitario.
Lo stesso politico israeliano sostenne, se non ricordo male, la candidatura dell'India per un seggio permanente all'O.N.U.
C'è da dire che entrambi i paesi sono sempre stati nel mirino di potenti vicini islamici con i quali hanno sempre guerreggiato dalla loro nascita praticamente contestuale ('47 l'India, '48 Israele tutti e due con presidenti laici e socialisteggianti) e quindi c'è anche una certa sintonia storica.

Non mi sento quindi di condannare questa alleanza strategica (comunque avallata e sponsorizzata dall'America) poiché il nemico storico e ben vicino (e dunque attuale) del grande subcontinente è proprio il violento missionarismo islamico che rischia di trascinare il subcontinente indiano in una tragedia questa sì "metafisica" (interessante per i risvolti psicologici oltrechè sociali, della conversione all'Islam di grandi massi asiatiche è il libro Fedeli a oltranza. Un viaggio tra i popoli convertiti all'Islam di Naipaul Vidiadhar); con questa priorità ci si può davvero alleare con tutti...

[Rick Hunter]

Testo originale scritto da Paul Atreides
Male. Tranne l'Iran, tutte le potenze regionali asiatiche sono oramai schierate con gli yankees. Questo da un punto di vista ''geopolitico''.

Da un punto di vista metafisico è una tragedia.

Nel corso dei miei studi in fisica ancora non ho capito cosa s'intenda per "metafisica". Ad ogni modo in questo contesto non ne vedo assolutamente la validità di utilizzo, ammesso che ne abbia qualche d'una per descrivere fenomeni, questo termine.

[Rick Hunter]

Testo originale scritto da Peucezio
Boh, ne dico tante di cose che scandalizzano le anime belle...

Benissimo, allora non ti scandalizzerai se anch'io esprimo le mie opinioni in merito alle tue possibilità di "affrancamento". Qualche bombetta termonucleare a testata multipla e facciamo tabula rasa dell'Iran.

[Rick Hunter]

Testo originale scritto da Peucezio
Secondo me l'atteggiamento filoamericano e filoisraeliano della politica indiana (e anche quello, decisamente più tiepido, di quella cinese) sono dovuti a mere ragioni tattiche, sia pure di tattica in alcuni casi a lungo termine.
Perché La Cina e l'India hanno entrambe due caratteristiche fondamentali, che le rendono alla lunga non assimilabili ai piani di potere dell'ebraismo internazionale.
La prima è il fatto che gli ebrei sono razzialmente disomogenei alla popolazione locale, quindi sono pochi e riconoscibili e non hanno un'influenza profonda e decisiva. La seconda è che sono entrambi paesi, o meglio, imperi, visto che contano messi assieme più di due miliardi di abitanti e territori immensi, risparmiati, almeno in parte, dal monoteismo semitico corruttore, preservando forme di religiosità presemitica. Da questo punto di vista la lotta dell'India contro il Pakistan e la penetrazione islamica dal Kashmir e della Cina contro lo Xinjang fanno parte di un fronte di difesa fondamentale.
La stessa Russia, nel cui ruolo geopolitico pure, e motivatamente, negli ultimi anni confidiamo, non ha queste prerogative ed è un paese comunque fragile, oltre che in gravissima crisi demografica, che deriva probabilmente da un'ancor più profonda crisi morale.
In Russia infatti gli ebrei ci sono eccome e hanno ancora un potere enorme. Lo stesso Putin si è potuto sbarazzare solo di una parte degli oligarchi ebrei, mentre è costretto a valersi dell'appoggio di altri, visto che quando è caduto il comunismo la maggior parte dei quadri dei gerarchi e funzionari del PCUS, a livello nazionale e locale, erano ebrei (sono sempre stati l'ossatura del comunismo internazionale) ed essi hanno potuto "auto-privatizzare", cioè assegnare a sé stessi, tutte le risorse fino ad allora di proprietà dello stato e sono ancora, quindi, i detentori pressoché esclusivi della ricchezza del paese.
La seconda questione è di minore rilevanza: l'ortodossia (come d'altronde lo stesso cattolicesimo, pur con le differenze del caso) rappresentano forme di spiritualità poco più che nominalmente semitiche. Resta il fatto che imperi con forme di religiosità di diretta ascendenza ariana (induismo e buddismo) o comunque completamente estranea allo spirito semitico (taoismo e confucianesimo), rappresentano dei baluardi fortissimi, soprattutto in vista della violenta espansione integralista islamica in Asia, sponsorizzata dagli Stati Uniti.

Ma questa internazionale ebraica che da secoli sta corrompendo il mondo col suo monoteismo dove avrebbe la sua sede? Ed il suo capo è forse un essere immortale che riesce a pianificare tutto così bene e nei dettagli da migliaia di anni?
Inoltre, poichè tutti gli ebrei fanno parte di questa congiura, dal finanziere all'idraulico, come si mettono in contatto segreto da qualche millennio, forse usano una sorta di telepatia che ancora non si è riusciti a scoprire? E poi, anche i massacri inenarrabili, le ghettizzazioni, le umiliazioni di ogni sorta patite e non certo limitate ai famosi "6 milioni" fanno parte di questo fantomatico progetto che solo grazie ad un manipolo di veri ariani illuminati non si è ancora realizzato?

P.S. questo racconto farebbe ridere se non fosse che qualcuno si comporta come se ci credesse.

[Drieu (POL)]

Testo originale scritto da Gianmario
Inizierei a studiare delle sinergie anche con il Suidamerica e con i negri dell'Africa nera, e poi anche gli aborigeni australiani sono simpatici perchè sono fuori dal vostro progetto?

al momento non sono chic e di tendenza... ora la moda é l'islam aggiornati...
come qualche decennio addietro quando i soliti neofascisti si tingevano di rosso e parlavano di progetti euro-cinesi-maoisti
sempre la solita frittata intellettualoide modaiola radicalchic