"TERRORISTA SUICIDA" SENZA SAPERLO
di Maurizio Blondet
Car-bombs "suicida" presso un comando americano a Baghdad

Il fatto è accaduto in Irak ed è stato riportato da vari giornali iracheni,
purtroppo in arabo.
Un automobilista viene fermato ad un posto di blocco.
I soldati USA che lo sorvegliano gli confiscano la patente di guida e gli
ordinano di recarsi ad una base americana presso Baghdad per “essere
interrogato” e riavere la sua patente.
Il giorno dopo, l’automobilista iracheno si presenta alla base, viene fatto
entrare con la sua auto, e portato in una stanza.
Viene interrogato per mezz’ora.
Alla fine, l’americano che lo ha interrogato gli dice: “bene, non risulta nulla
contro di lei. Ma siccome ora l’Irak ha riacquistato la sovranità, abbiamo
mandato la sua patente alla stazione di polizia di al-Kadhimia. Si presenti lì
con questo modulo che le firmo per reclamare il suo documento. Alla stazione di
polizia chieda del tenente Hussain Mohammed, la sta aspettando. E faccia presto,
perché fra poco il tenente smonta dal lavoro”.


L’ignaro guidatore si mette al volante e si affretta verso la stazione.
Ma due cose lo allarmano.
Un elicottero che continua a volargli basso sulla testa, come se lo seguisse; e
gli sembra come se la sua macchina fosse appesantita da un carico ragguardevole.

Si ferma, ed ispeziona con cura il suo automezzo.
Scopre circa un quintale di esplosivo nascosto sotto il sedile posteriore e
dentro le intercapedini delle due portiere posteriori.
Chissà perché, l’uomo si è fatto l’idea che a trasformargli la macchina in una
bomba siano stati i liberatori americani.
Che l’elicottero dovesse innescare l’esplosione, una volta che l’ignaro fosse
giunto alla stazione di polizia di al-Khadimiyia – che è, si noti, il distretto
più sciita di Baghdad.
L’evento sarebbe finito sui giornali come l’ennesima strage di un terrorista
suicida contro i poliziotti iracheni – sicuramente un attentato di Al-Qaeda,
che vuole provocare gli sciiti alla guerra civile, avrebbe ripetuto Magdi Allam
a La 7.



Pare che la stessa cosa sia avvenuta anche a Mossul, nel Kurdistan iracheno.
Stessa meccanica; posto di blocco americano, sequestro della patente, ordine di
andare alla locale stazione di polizia per reclamare il documento.
Per fortuna del guidatore, la sua vecchia auto si è guastata prima di giungere a
destinazione.
Il meccanico che la aggiustava ha scoperto che la gomma di scorta era imbottita
di esplosivo.
Un altro “terrorista per caso”, suicida senza saperlo, sarebbe stato registrato
dai grandi media.
Al-Qaeda, sicuramente.



di Maurizio Blondet




Note


1) Imad Khadduri, “Combat terrorism by causing it”, Globalresearch, 16 maggio
2005.