Alemanno: «Con Fini è dissenso totale»

[Gianmario]

In origine postato da antonio
dai che finisce tutto a tarallucci e vino.....

evviva il teatrino...

Alemanno ha presentato (con altri) un documento per il rilancio del partito che è stato votato ad ampissima maggioranza.
Il documento andava parzialmente contro a Fini.
Non mi pare nè che sia finita a tarallucci e vino nè che Alemanno sia uscito sconfitto.

[Gianmario]

Fonte: DestraSociale.org

Dall'Assemblea Nazionale qualcosa è cambiato. Ma cosa?

L’Assemblea Nazionale di AN ha dato segnali importanti, segnali di cambiamento. In bene? In male? Ognuno giudicherà individualmente. Ciò che è cambiato innanzitutto è il consenso che il “leader maximo” di AN ha visto ridimensionato. Però, a onor del vero, oggi non si parla di solo consenso politico, ma di qualcosa di più.

Per Fini, sin dall’inizio, una timida accoglienza e mai così pochi applausi dopo un suo discorso. Nessuna vera argomentazione vincente, nessun consenso plebiscitario. Qualche applauso, per forza. Ma molta freddezza in sala. L’Assemblea di AN ha messo in evidenza il tallone d’Achille di un leader che mai, forse, si era ritrovato in una situazione di questo tipo: l’incapacità di giocare alla guerra. Fini è uomo di confronto, non è uomo d’urto. Ma altri elementi mettono in discussione il presidente forse non più leader di AN.

Dopo la sua relazione le anime del partito era tutte in riunione. Lui, Fini, stava al bar, su comode poltrone in pelle a bere un caffè, circondato da amici, consiglieri, amici-consiglieri, giornalisti… C’è chi dice, la cortigianeria di un re meno forte di prima. In quel sipario -che tanto era in dissonanza con ricordi non troppo remoti- quel che si vedeva era un Gianfranco Fini più solo di prima: e non mi riferisco al numero delle persone. “Gianfranco” -come lo chiama Storace- oggi non è più indiscutibile. Anzi. Proprio dalla discutibilità del suo metodo nasce il dibattito. Per quasi tutti i partecipanti la sua posizione sul referendum è apparsa inspiegabile tanto nelle intenzioni quanto nel metodo: eppure, c’è chi non si stupisce. Come ad esempio sul forum di Destra Sociale.Org, dove c’è chi fa notare -scherzando- che Fini già in passato si rifece all’eterologa: quando fondò AN, un partito che oggi si chiede chi sia il padre. O per lo meno che fine abbia fatto.

Per il resto un atteggiamento che nessuno si aspettava. Mentre gli iscritti a parlare salivano uno alla volta sul “pulpito” dell’Assemblea, Fini fumava e fumava in continuazione. Non importava chi parlava e neppure cosa diceva: lui, anche durante alcuni momenti topici, tirava fuori accendino e sigaretta. Come se niente fosse. Altre volte leggeva le agenzie, spesso sbuffando. Oppure i giornali. Ma Fini è apparso più solo, più debole, meno condiviso. Non più intoccabile.

Eppure Storace ha provato a ricomporre: lui, Storace, furbo come una volpe non è riuscito a prendere l’uva. Ma a differenza della bella favola di Fedro, Storace non è uomo che nega d’averci provato. Scrissi precedentemente quel che lega “Francesco” e “Gianfranco”: l’amicizia e l’affetto su tutto il resto. Ma se Storace cuce, c’è chi lavora per il contrario: Adolfo Urso, in materia, è stato fulgido esempio. Un intervento provocatorio: prima a contestarlo è stato un furioso Alemanno, poi un offeso Storace, infine il nostro Marcello De Angelis, che dopo “Otto anni in Area di rigore” ha assistito alla cacciata in “tribuna” della nostra identità. L’incantevole desiderio del partito unico, quel curioso punto di riferimento che è George Bush fino alla critica ad Alemanno e Storace, da Urso è emersa una linea antropologicamente opposta a quella della destra sociale.

Per AN, che critica una guida che di fatto non c’è più stata, oggi c’è l’interesse di aspettare il ritorno di Prometeo. I documenti devono ancora essere votati, di accordi per il momento ancora non se ne parla, ma prima del voto ogni minuto è un’eternità nell’attesa di sapere se si scriverà un altro pezzo di storia di questo partito o se si tratterà di un altro -l’ennesimo- compromesso. Ma che sia storico o no, è tutto da vedere.

[Gianmario]

Fonte: DestraSociale.org

L'Assemblea di AN, Fini non brilla ed Alemanno ci crede. E fra loro l'amico Francesco

In AN è venuta l’ora del dibattito. E’ il dibattito che ogni militante s’aspettava da parecchio tempo e a cui mai invece -per quel che concerne la mia breve memoria- s’è assistito. L’Assemblea Nazionale di AN è stato il momento che tutti s’aspettavano, per affrontare il dibattito sul partito e non per arrivare ad alcuna resa dei conti: sebbene -onestamente- spunti per le contestazioni c’è ne sono state. Urso, ad esempio, in cerca di “forti emozioni” non ha nascosto di vedere in Bush un punto di riferimento per la destra...

Gianfranco Fini - Fini parte con il suo discorso, ma per la prima volta, al di là della forma, a mancare sono i contenuti. Fini è un grande oratore: c’è addirittura chi sostiene che lui sia il primo vero progressista-riformista della destra italiana. I più maligni -verso AN- vedono in lui lo statista senza partito. Ma in primis Fini è sempre stato riconosciuto quale grande oratore, molto capace, superbo nella forma oltre che nel modo di porsi, convincente nei contenuti. Per lo meno questa è l’opinione di chi ha sempre ascoltato Fini senza mai venerarlo. Rispetto senza venerazione. Ma oggi qualcosa è mancato: i contenuti. Un discorso che non è stato di certo una “perla”. Anzi. Forse il presidente di AN è scivolato su una buccia di banana. Questa è la speranza. Un discorso non di spessore, qualche riferimento… Poco conciliante, semmai un discorso a muso duro; ma Fini non è mai stato un “uomo da muso duro”. E forse questo oggi l’ha pagato. Abile generale, senza dubbio: ma di certo non un grande soldato. Fini ha cercato lo scontro, ma della categoria diplomatici-combattenti non ho grandi ricordi. E Fini, forse, non è l’uomo adatto per gli scontri: ci provò in passato con Giulio Tremonti. Si diceva fosse una guerra, ma che ai tempi fruttò solo all’UDC. Non a Fini che oggi, sempre con Tremonti deve dividere il CdM.

Gianni Alemanno - Alemanno, invece non cambia. Non è mai cambiato e mai cambierà. L’analisi del partito c’è, la soluzione anche. La denuncia a cosa non va c’è stata: sebbene si sia dovuto contenere a causa limiti di tempo. I trenta minuti chiesti dal ministro per le politiche agricole (contro i cinque di chi l’ha preceduto) sono un granello di una clessidra rispetto al tempo che ci vorrebbe per elencare quel che disse Marcello De Angelis a tal proposito quando si annunciò pubblicamente lo scioglimento della corrente. Della Destra Sociale. Ma Alemanno è razionale: prima il problema, poi le soluzioni. Soluzioni semplici: si parla d’identità, si parla di impulsi per uscire dal declino. Si parla di realismo e di quel sogno italiano interrotto dall’11 settembre. Alemanno ci crede: crede in se stesso, crede in quel che dice con forza e lo afferma con quel documento che invita a votare e su cui Fini, forse per distrazione o magari per scelta, non s’è mai soffermato. Alemanno dapprima corregge Fini sul problema delle correnti, poi si riaggancia al suo dilemma: il progetto. Non è la prima volta che Alemanno cerca il dibattito sul progetto: sia di AN, della CDL o del Governo… A dimostrazione che il problema non è nato il 12-13 giugno. Ma molto prima. Il progetto è il cavallo di battaglia di Alemanno: ma non c’è progetto senza partecipazione, ed in AN la partecipazione è il sogno mai realizzato. Alemanno per qualcuno chiede il progetto, per altri invoca al miracolo. Eppure il problema si ripropone oggi come ieri: è sempre lui, il progetto. Alemanno lo dice, dice anche la strada che bisogna prendere. L’augurio è che da lunedì il motore riparta, oppure, alla prossima “picconata” all’identità della destra, ci ritroveremo. Stesse facce, stessa discussione, stessi problemi.

Francesco Storace - Da Storace tanti avvisi. Ma non a Fini. Non al Presidente di AN. E neppure al Vicepresidente del Consiglio. Ma all’amico Gianfranco. L’amicizia fra Francesco e Gianfranco è ben nota. E’ difficile dire quale debba essere il limite fra politica ed amicizia. C’è chi ci crede e chi no. Ma Storace, che durante il suo discorso ha sempre guardato Fini, non smette mai di chiamarlo per nome: Gianfranco. Tanti avvisi, consigli e soprattutto il tentativo di un’ultima riconciliazione. Fini lo corregge più volte, Storace gli risponde. Una vera polemica? Forse sì, ma alla fine i due si guardano e sorridono, perché fra amici è così: moniti, strattoni.. riprese, momenti di nervosismo. Ma il legame è un qualcosa che va oltre alla politica. Per chi si aspettava uno strappo di Storace nei confronti di Fini, almeno oggi si rassegni. L’amicizia, almeno per ora ha prevalso. Politicamente per molti non sarà il massimo, ma per chi ha avuto gli occhi e il cuore per vedere e capire quel piccolo momento, nulla v’è di scandaloso. Storace ha detto a Fini molte cose che anche gli altri hanno detto (gli “amici sinceri” di cui Storace consiglia a Fini di diffidare): ma il modo di dirlo -e forse le finalità- sono state per davvero le più oneste, pure e sincere.

[benelos]

AN: Alemanno, bloccata la deriva leaderistica


(AGI) - Roma, 4 lug. - "Dentro An tutto e' cambiato, a cominciare dalla leadership paternalistica di Fini". Il ministro dell'Agricoltura, Gianni Alemanno, intervistato da La Repubblica, commenta l'Assemblea nazionale di An che si e' conclusa ieri all' Hotel Ergife di Roma. "Tutto e' cambiato - spiega l'esponente della corrente Destra sociale - non c'e' piu' un atteggiamento paternalistico e l'assemblea e' tornata protagonista. Abbiamo bloccato la deriva leaderistica e sono tornati in auge gli organi di partito. E' tornata la normalita' della politica partecipata". La leadership di Fini ha subito un colpo? "Solo nella logica del leaderismo interno - risponde Alemanno - ma abbiamo posto le premesse per rilanciarla come fatto politico. La leadership di Fini deve essere interprete del rilancio di un progetto programmatico, cosi' potra' tornare ad avere pieno vigore. Fino ad ora le difficolta' di gestire i rapporti con gli alleati si trasformavano in lacerazioni dell'identita' programmatica di An". Per Alemanno ieri "non ha vinto nessuno. Abbiamo pareggiato, trovando un punto di equilibrio difficile, tormentato". Parlando invece della leaderschip della Cdl, Alemanno si dice "convinto che sara' proprio Berlusconi a riproporre il tema. Senza Berlusconi non si va da nessuna parte, ma l'opportunita' della sua candidatura va ancora verificata". Chi puo' sostituirlo? "Ci sono quattro possibilita' - risponde Alemanno - Fini, Casini e Formigoni. Oppure un autentico rilancio della candidatura di Berlusconi".(AGI)

[benelos]

Innanzitutto non era questa assemblea nazionale a decidere l'equilibrio interno di AN, ma faccio una sola considerazione: Fini ha esordito dicendo che comandava luie che le correnti erano un tumore, ha chiuso chiedendo scusa per quello che aveva detto, che le correnti non erano un tumore e che la gestione del partito era collegiale e non solo sua.
Questa è la fine della sua leadership, era venuto per ridimensionare le correnti, è stato ridimensionato lui. E comunque sarà il congresso la vera resa dei conti.

Fini leader è morto, non è più AN, Fini ora è lì al suo posto solo grazie ad una mediazione tra correnti.

E la Destra Sociale ne esce anche rafforzata, dato che molti di Destra Protagonista hanno votato la mozione di Alemanno, dato che Mantovano e Buontempo si sono avvicinati ad Alemanno,e mnolti altri lo hanno fatto.

Ve lo dice uno che c'era.

Quindi cari democristiani, Gianfranco, Cannoncino e FareFronte, o come vi chiamate, continuate pure a dire cazzate, tanto sapete fare solo quello. Un consiglio vi do, al congresso, nel caso in cui volassero le sedie, state lontani da me e da chi come me, i nostri primi obiettivi siete voi, la feccia del partito...

[cannoncino]

Scendere a mezzi termini per offendere le persone è stupido e insensato! E' ovvio che nel tuo stile (chiamiamolo così) l'unico modo per difenderti è questo! Tanto per capire io non ho mai offeso nessuno ed ho detto in un altro thread che TUTTI sono potenziali risorse per il partito, anche quelli della Destra Sociale. Forse non avete capito una cosa, che Fini ha tentato ancora una volta di moderare la cosa,la spaccattura non avrebbe portato a nessun vantaggio, saremi andati spaccati alle elezioni e col vostro 30% non sareste andati da nessuna parte. Poi le sedie le spacchi in testa a qualcun altro, forse qualche FOLLE come te. Non voglio degenerare perchè non è nel mio stile e soprattutto nello stile di Alleanza Nazionale....quindi tira tu le somme!

[benelos]

Veramente ti tirerò qualcos'altro in faccia... si sono folle, lo so, e tu pagherai le conseguenze di questa mia follia... spera di non incontrarmi mai...

[cannoncino]

In origine postato da benelos
Veramente ti tirerò qualcos'altro in faccia... si sono folle, lo so, e tu pagherai le conseguenze di questa mia follia... spera di non incontrarmi mai...

Non ti scaldare...ora che arriva un pò di venticello dopo tutte queste giornate afose! Calma... lo so ke sei dispiaciuto, ma la diplomazia non è un dono comune!

[benelos]

In origine postato da cannoncino
Non ti scaldare...ora che arriva un pò di venticello dopo tutte queste giornate afose! Calma... lo so ke sei dispiaciuto, ma la diplomazia non è un dono comune!

Veramente io sono soddisfatto di come siano andate le cose, mi sa che sei tu, insieme al tuo Fini a voler spaccare il partito, e come al solito prevale il senso di responsabilità della Destra Sociale sulle manie di grandezza di Fini...

Lo so che non sono diplomatico, è inutile che me lo dici, per questo ti consiglio di non incontrarmi mai...

[cannoncino]

In origine postato da benelos
Veramente io sono soddisfatto di come siano andate le cose, mi sa che sei tu, insieme al tuo Fini a voler spaccare il partito, e come al solito prevale il senso di responsabilità della Destra Sociale sulle manie di grandezza di Fini...

Lo so che non sono diplomatico, è inutile che me lo dici, per questo ti consiglio di non incontrarmi mai...

Ah ecco! Ora ti sei calmato...visto? Basta solo buona volontà! Ti vogio ricordare solo che ne io, ne Fini, ne il 70% del partito vuole spaccare nulla! Piuttosto sei tu che vuoi spaccare...le sedie in testa alla gente!
Non è questo il modo di discutere, mi fa solo piacere che ci sia ora una calma...apparente ma c'è! Null'altro...