Sfilata repubblichini querelle nazionale

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SCHIO Il sindaco invita alla messa in duomo
Sfilata repubblichini querelle nazionale
Rifondazione solidarietà dei politici


Dei no decisi al quarto raduno dei reduci della Rsi di domenica 10 luglio in città sono arrivati anche da Roma, con un appello raccolto dal circolo scledense di Rifondazione Comunista, firmato da diverse personalità politiche e del mondo culturale, tra queste Fausto Bertinotti, Alberto Asor Rosa, Giorgio Bocca, Luciana Castellina, Giulietto Chiesa, Pietro Ingrao, Lucio Magri, Giovanni Pesce e Cesare Salvi. «Per il quarto anno consecutivo la città di Schio, medaglia d'argento alla Resistenza, corre il rischio -si legge nell'appello- di ricevere l'insulto di un raduno di squadracce neofasciste e neonaziste provenienti da tutto il Paese. Sinora abbiamo subito questo oltraggio, confidando nelle autorità su cui incomberebbe il dovere di difendere i principi sanciti dalla Costituzione. Riteniamo dissennato sottovalutare il rischio rappresentato dall'estrema destra che recluta seguaci nelle periferie degradate, tra i giovani privi di orientamento e di prospettive. Auspichiamo che il 10 luglio quanti hanno a cuore la libertà e la democrazia di questo Paese scendano numerosi in piazza a Schio». In caso di regolare svolgimento del raduno dei reduci della Rsi a ricordo delle 54 vittime dell'Eccidio partigiano del 7 luglio '45, Rifondazione darà vita in piazza Garibaldi ad una contomanifestazione, come negli ultimi tre anni. Anche il coordinamento Libera Zone è in movimento, alle 17 odierne sarà a Vicenza, davanti alla Prefettura, per chiedere al Prefetto di vietare il raduno. Il treno per la trasferta in Prefettura partirà da Schio alle 15,30.

Tra tanto vociare gli organizzatori del raduno depositeranno oggi due denunce presso l'Autorità giudiziaria. Il portavoce Alex Cioni verso Gianmarco Anzolin, segretario cittadino di Rifondazione, per avere diffuso un documento ritenuto in alcune parti calunnioso e Alternativa Sociale verso il gruppo Libera Zone, per avere diffuso un volantino dai contenuti ritenuti diffamatori e lesivi dell'immagine del partito. «Sono settimane che subiamo provocazioni -afferma Alex Cioni-, ma i tentativi di alzare il clima di tensione non troveranno una sponda da parte nostra. A noi interessa commemorare i caduti della Rsi dimenticati da 60 anni di becero antifascismo. L'unica cosa che ci porta a dare un minimo di peso a tanti discorsi è che il sig. Anzolin e i compagni di Libera Zone si dovranno assumere le proprie responsabilità davanti ad un giudice».

Tra le contrapposizioni il sindaco Luigi Dalla Via invita la cittadinanza giovedì 7 luglio nel duomo di San Pietro per la messa (ore 19) in suffragio delle vittime dell'Eccidio. «I cittadini tutti, credenti e non, partecipino alla messa per le vittime dell'Eccidio. Questo è il solo modo -il pensiero del sindaco- con il quale possiamo proseguire il cammino verso la riappacificazione». Per il primo anno la città è invitata dall'amministrazione a stringersi attorno ai familiari delle vittime. «Con la firma il 17 maggio della Dichiarazione sui valori della concordia civica, abbiamo avviato un cammino verso la riappacificazione, che deve proseguire per realizzare una pace nel segno del mutuale e solidale riconoscimento del dolore come valore umano fondativo della nostra comunità.














Sabato 2 Luglio 2005

IL PRIMO CITTADINO INVITA TUTTI ALLA MESSA DI GIOVEDÌ PER LE VITTIME DELL’ECCIDIO
LA PACIFICAZIONE NON SI FERMA

Appello del sindaco Dalla Via «Una forte presa di posizione»

di Paolo Rolli


«Partecipiamo tutti, credenti e non credenti, alla messa per le vittime dell’eccidio: è questo il solo modo con il quale possiamo veramente proseguire il cammino verso la riappacificazione». Sono le parole con cui il sindaco Luigi Dalla Via invita gli scledensi a partecipare alla messa che si celebrerà giovedì 7 luglio nel duomo di San Pietro in ricordo delle 54 vittime dell’eccidio delle carceri, nel sessantesimo anniversario di quella tragica notte.
Quest’anno l’Amministrazione comunale invita l’intera città a stringersi attorno ai famigliari delle vittime dell’eccidio, partecipando alla tradizionale funzione religiosa che ogni anno il comitato dei famigliari organizza, e che si svolgerà giovedì alle 19 in duomo.

«Tutta la città è chiamata oggi a una presa di posizione forte - afferma Dalla Via - che rivendichi i valori della concordia e della pace. Con la firma della Dichiarazione sui valori della concordia civica, lo scorso 17 maggio, abbiamo avviato un cammino verso la riappacificazione». Forte, al tempo stesso, è anche la presa di posizione del primo cittadino contro la manifestazione dei reduci della Rsi e dei movimenti di estrema destra, che è prevista per domenica 10 luglio, contro la quale si sono pronunciati diversi esponenti politici anche a livello nazionale.
«La presenza alla messa sarà un ulteriore passo per cancellare una ferita che da anni insanguina la nostra città - sottolinea infatti Dalla Via -. Sarà il modo per riaffermare con forza i valori della libertà, della giustizia e della solidarietà per i quali la Resistenza ha combattuto. Ed è proprio per difendere questi valori che oggi chiediamo che la manifestazione fascista in programma in città il 10 luglio non venga autorizzata. Schio non intende sopportare ancora questa provocazione».
Per il 10 luglio gli organizzatori assicurano che ci sarà anche Alessandra Mussolini, la cui presenza era stata assicurata anche lo scorso anno, ma poi non ci fu. Intanto una denuncia per ingiurie e diffamazione sembra sia stata presentata da Alternativa sociale nei confronti di esponenti di Rifondazione comunista e di Libera Zone. Questi, stando a quanto afferma Alex Cioni, il leader scledense di Alternativa Sociale, avrebbero diffuso volantini ritenuti calunniosi dagli appartenenti al movimento politico di estrema destra. Intanto alle 17 di oggi i responsabili di Libera Zone hanno organizzato un sit-in davanti alla prefettura di Vicenza.

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