Tratto dal sito indymedia. Se è vero, è veramente pazzesco...e penoso...
"Destra Nazionale - si legge nel dossier - si rifa'
all'MSI-Destra Nazionale di Giorgio Almirante. I principi su
cui il movimento si fonda sono quelli del fascismo 'sociale'.
"Noi siamo le nuove legioni contro i nuovi barbari - si legge
nella presentazione del sito www.destranazionale.org -. Nei
prossimi mesi l'Italia potrebbe essere investita da attacchi di
una violenza inaudita da parte di paesi islamici del bacino
Mediterraneo. La nostra Nazione potrebbe essere distrutta prima
ancora che forze alleate intervengano in ausilio delle Forze
Armate presenti sul territorio. 1.500.000 islamici sono gia'
sul nostro territorio.
Quanti di loro ci attaccheranno? Basteranno le sole Forze
Armate e di Polizia a proteggerci? No! La nostra difesa parte
da noi stessi con i Reparti di Protezione Nazionale che in caso
di grave pericolo saranno un valido supporto alle Forze Armate
Nazionali". Tra le varie sezioni del sito ne e' presente una
dedicata proprio ai sopra citati "reparti di Protezione
Nazionale", ovvero le "camicie grigie", una sorta di formazione
paramilitare costituita per "Collaborare, se richiesto, con le
autorita' dello Stato e con tutte le forze di polizia per
concorrere agli atti richiesti alla tutela della sicurezza
nazionale e dell'ordine pubblico in caso di gravi turbamenti".
A tale "corpo paramilitare" - sempre secondo il dossier di
Indymedia - puo' aderire chiunque abbia l'intenzione di
"esaltare i valori mai sopiti che da sempre sono presenti nel
cuore di tutti gli italiani che sono: Dio - Patria - Famiglia".
Tra gli altri documenti pubblicati -
osserva Indymedia - spicca un testo molto particolareggiato
dedicato ai rapporti tra massoneria e fascismo. Un discorso a
parte e' meritato dai link forniti dal sito, link che
documentano la linea politica ultra atlantista di Destra
Nazionale. Oltre ai vari Gioventu' Universitaria, Partito
Nazionalista Svizzero, Stormfront (un'organizzazione neonazista
americana) e alla Societa' Italiana di Acuologia (di cui fanno
parte due membri della direzione nazionale di DN, Riccardo
Sindoca e Pasquale Romano) sono presenti collegamenti ai siti
della Cia, della Vidcam (una societa' americana produttrice di
equipaggiamenti per la polizia), del Pentagono, della Casa
Bianca, dell'Aviazione e della Marina statunitensi, del corpo
dei marine e alla "Patriot Page", un sito internet americano
dai toni fortemente nazionalistici. Volendo poi andare avanti
nella navigazione del sito si incontrano una galleria
fotografica sul conflitto iracheno, collegamenti all'
"Osservatorio sui delitti del Comunismo in Italia", proclami
anticomunisti (tanto per citarne uno: "Voi siete dei
sovversivi, dei comunisti, volete distruggere i cardini della
societa', i valori fondamentali della nostra civilta'
Cristiana, l'esistenza stessa del mondo libero, siete nemici
che vanno combattuti con ogni mezzo") e una foto di Pinochet
presentato come cura contro il Comunismo.
Di Gaetano Saya oltre ad una curiosa autobiografia che
compare sul sito, Indymedia ricorda la testimonianza durante il
processo Andreotti. Saya si presenta come "ex agente di una
struttura segreta della Nato", sostiene che il senatore Giulio
Andreotti sarebbe stato il mandante dell'uccisione del prefetto
Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Saya - si legge nel dossier di
Indymedia, dice di averlo appreso dall'ex capo del Sismi,
generale Giuseppe Santovito". "Santovito mi disse - sono le
parole di Saya - che la promozione a prefetto di Dalla Chiesa
era una manovra per eliminarlo, fara' una brutta fine, lo fara'
uccidere Andreotti". A domanda di Saya, Santovito aggiunge:
"morira' per la storia delle carte trovate nel covo brigatista
di via Montenevoso e per altro". Saya dice di essere massone
sin dall' eta' di 19 anni, di avere avuto stretti rapporti con
ambienti massonici Usa e con Licio Gelli ed ha esibito al
tribunale anche alcune lettere del "venerabile" di Arezzo.
Dopo aver descritto i "canali massonici" che lo hanno
portato in contatto con la massoneria e con strutture segrete
della Nato, l' ex 007 ricostruisce il colloquio con Santovito.
Era il 16 giugno 1982, giorno in cui sulla circonvallazione di
Palermo fu compiuta una strage. Per uccidere il boss detenuto
Alfio Ferlito i sicari eliminarono anche l'autista e i tre
carabinieri che lo stavano trasferendo da un carcere a un
altro. Nelle imagini televisive compariva anche Dalla Chiesa.
In quella occasione Saya chiese a Santovito di aiutarlo ad
entrare nella polizia di Stato. Ma il generale gli rispose che
era in difficolta' per l'appartenenza alla P2. Al rilievo di
Saya che nelle liste compariva anche Dalla Chiesa, il quale era
stato invece promosso, il generale gli avrebbe "preannunciato"
la fine imminente del prefetto per ordine di Andreotti. La
ragione andava ricercata nel fatto che Dalla Chiesa avrebbe
tenuto per se' le carte trovate nel covo delle Br, nelle quali
Moro esprimeva giudizi severi sul senatore. L'avvocatessa
Giulia Bongiorno, della difesa, insiste per conoscere la
struttura Nato dalla quale Saya dipendeva e veniva pagato. Il
teste pero' oppone il "segreto Nato". Anche il presidente
Francesco Ingargiola chiede a Saya, che dice di essere
segretario del Partito nazionale giustizialista (Destra
Nazionale, NdR) con sede a Firenze, informazioni piu' precise
sulla sua attivita'. E alla fine, rivolto al pubblico ministero
Roberto Scarpinato, esclama: "Non abbiamo ancora capito chi e'
questo signore". La testimonianza dell'ex agente si conclude
con una ispezione corporale in aula decisa per verificare il
segno di appartenenza di Saya a una organizzazione massonica
collegata con i servizi segreti: un tatuaggio sotto l'ascella
sinistra che raffigura una squadra e un compasso sovrastati da
una stella fiammeggiante e dalla lettera "G", iniziale della
parola greca che vuol dire conoscenza. L'esperimento si svolge
a porte chiuse. Il teste si spoglia, alza il braccio e mostra
il tatuaggio".