Adesso i nuovi portatori d'acqua del dentista denigrano pure Miglio...

[Iunthanaka]

da "laPadania" di oggi


SOGNO LA LEGA DEL POPOLO DEI PRODUTTORI


Luigi De Marchi
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Repubblica di ieri ha pubblicato un’intervista col Ministro Calderoli che ha fatto sobbalzare il mio cuore di politologo e di vecchio simpatizzante leghista perché ha riproposto un mio grande sogno di dieci anni fa: un movimento antistatalista e antiburocratico nazionale. «Se - ha detto Calderoli - Berlusconi non potesse essere più il candidato-premier alle elezioni del 2006, allora il Carroccio se ne andrebbe dalla Casa delle Libertà e potrebbe dar vita a un Terzo Polo, ad una Casa delle Autonomie che unirebbe sotto il suo simbolo gli autonomisti del Nord e quelli del Centro-Sud. Noi non siamo mai stati contro il Sud. Solo chi è in malafede finge di non capire che la devolution va a vantaggio di tutti. Abbiamo una serie di incontri con autonomisti siciliani, calabresi, sardi e pugliesi. Ci sarà la Pontida del Sud. È tempo che qualcuno pensi a rivendicare anche i diritti di quella gente».
Queste parole mi hanno ricordato le fatiche e le speranze con cui, nel 1993-94, insieme ad Oreste Rossi, un simpatico deputato leghista di Alessandria cui Umberto Bossi aveva affidato la guida dell’iniziativa, tentammo di promuovere nel Centro-Sud una “Lega - Italia Federale”. Ma nel giro di poche settimane ci accorgemmo che, mentre non ci arrivava mai un minimo appoggio finanziario ed organizzativo per quell’ambiziosa impresa, un giorno sì e l’altro pure Gianfranco Miglio provvedeva, con dichiarazioni sprezzanti e devastanti sulle popolazioni centro-meridionali, a demolire ogni sera i contatti che eravamo riusciti a stabilire la mattina con i possibili simpatizzanti del Centro-Sud. E, come diceva Amleto, c’era in fondo una logica in quella follia, perché Miglio non aveva mai creduto all’espansione leghista al di fuori della Padania, appunto, in quanto riduceva il potenziale politico leghista alle tematiche autonomiste senza saper e voler vedere il ben più grande potenziale di crescita che la Lega avrebbe avuto se fosse riuscita a diventare la paladina dei bisogni e degli interessi (dovunque identici, al Nord come al Centro-Sud) della vera classe sfruttata nel nostro tempo: il popolo dei produttori del privato, che costituisce i 4/5 dell’elettorato (al Nord come al Centro-Sud) e che può diventare una maggioranza politica invincibile se riesce a unirsi ed a combattere in forma unitaria la vera lotta di classe del nostro tempo contro la vera classe parassitaria e sfruttatrice: la classe burocratica ed i suoi padrini politici dei partiti statalisti.
Ora l’intervista di Calderoli riaccende i miei vecchi sogni, ma anche i miei vecchi incubi, perché sembra affidare ancora una volta l’espansione del movimento leghista al Centro-Sud solo alle tematiche autonomiste. È una scelta che, da psicologo della politica, considero doppiamente rischiosa. Anzitutto perché la cultura meridionale, del tutto priva della tradizione civile e liberale che viene alla Lega Nord dalla civiltà dei liberi Comuni, potrebbe ridurre le nuove autonomie ad altrettante replicazioni delle mafie politico-burocratiche che già caratterizzano tante amministrazioni locali del Centro-Sud. Inoltre, il messaggio autonomista, imperniato sui temi tecnici del decentramento amministrativo, risulta spesso oscuro e poco coinvolgente per le masse popolari.
Viceversa, il messaggio della lotta di classe tra produttori del privato e burocrati sfruttatori può essere immediatamente capito ed apprezzato dai lavoratori dipendenti e indipendenti del settore privato, perché questi vedono ogni mese le buste-paga e i sudati guadagni dei loro lavori insicuri e stressanti letteralmente dimezzati dalle tasse e dai balzelli d’uno Stato rapinatore, che dissipa poi i 3/4 del gettito fiscale per assicurare stipendi e privilegi sicuri alle sue sterminate ed oziose burocrazie. E la psicologia politica ci insegna che la concretezza e la carica emozionale di questo messaggio di rivolta e di amara esperienza quotidiana sono molto più entusiasmanti delle astrattezze giuridiche e amministrative autonomiste.
Insomma, Roberto Calderoli ha rilanciato una prospettiva grandiosa di crescita padana e nazionale per le forze antistataliste ma, in base al realismo che deve ispirare ogni serio psicologo della politica e all’esperienza amara dei primi anni ’90, sento il dovere di avvertire la dirigenza leghista che una Lega Italiana dei Produttori o degli Sfruttati (Lip o Lis) avrebbe possibilità di successo immense, ben maggiori di quelle d’una razionale e astratta Lega delle Autonomie.

Luigi De Marchi Presidente Società italiana di Psicologia politica


[Data pubblicazione: 05/07/2005]

[Nanths]

E' chiaro che Miglio non aveva capito nulla, mentre Luigino ha capito tutto

Il bello è che mi ricordo personalmente di dichiarazioni "roboanti" di calderoli da vari palchi, in cui definiva i soldi spesi per favorire la nascita di una lega del sud come i "soldi peggio spesi dalla Lega". Forse si riferiva proprio alla missione di Luigino, al quale, da grande politologo qual è, devon essere sfuggiti alcuni passaggi...ma si sa, il vento cambia...

[Herr Mann]

Quel Luigino, caro nanths, è un liberista libertario da sempre, non lo sai?

[Nanths]

In origine postato da Herr Mann
Quel Luigino, caro nanths, è un liberista libertario da sempre, non lo sai?

e quindi?

[Iunthanaka]

In origine postato da Herr Mann
Quel Luigino, caro nanths, è un liberista libertario da sempre, non lo sai?

And who gives a damn? = E chi se lo in**la??

[Iunthanaka]

In origine postato da Nanths
E' chiaro che Miglio non aveva capito nulla, mentre Luigino ha capito tutto

Il bello è che mi ricordo personalmente di dichiarazioni "roboanti" di calderoli da vari palchi, in cui definiva i soldi spesi per favorire la nascita di una lega del sud come i "soldi peggio spesi dalla Lega". Forse si riferiva proprio alla missione di Luigino, al quale, da grande politologo qual è, devon essere sfuggiti alcuni passaggi...ma si sa, il vento cambia...

Da quanto ne capisco io, tale ipotetica Lip o Lis concettualmente non sarebbe altro che un ridicolo clone di fogna itaglia...ecco dove vuole andare a parare il dentista (o i suoi minions...)

[Herr Mann]

nulla, semplicemente un dato di fatto,nessuna provocazione...

[Pieffebi]

In origine postato da Iunthanaka
da "laPadania" di oggi


SOGNO LA LEGA DEL POPOLO DEI PRODUTTORI


Luigi De Marchi
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Oreste Rossi, un simpatico deputato leghista di Alessandria cui Umberto Bossi aveva affidato la guida dell’iniziativa, tentammo di promuovere nel Centro-Sud una “Lega - Italia Federale”. [Data pubblicazione: 05/07/2005]

Ma chi? ahahahahahahahaha!

Cerea

[Nanths]

In origine postato da Herr Mann
nulla, semplicemente un dato di fatto,nessuna provocazione...

ah ecco... come vedi che sia liberale.libertario, fascio, socialdemocratico in convergenza parallela non me ne può fregar di meno, se uno dice cazzate...quelle sono...

[Spirit]

Ormai La padania, più che un giornale, è un'accozzaglia di articoli con scarsa ombra di coerenza interna. Del resto a Paragone interessa solo il "politicamente scorretto"... Qualsiasi cosa si scriva.