Appello in favore di Germar Rudolf-note su di lui e la sua opera
La situazione del revisionismo diviene di giorno in giorno sempre più preoccupante. Noi tutti lo sappiamo ed è dunque inutile descriverne qui i dettagli.
Ciò detto, credo sia utile segnalare alla vostra attenzione la particolare situazione di Germar Rudolf. Ogni revisionista non può non rendere omaggio all'efficacia
del lavoro di Germar per esempio per quanto riguarda la pubblicazione di libri e riviste sia in inglese che in tedesco. Germar ha espresso un'efficacia di lavoro che
qualificherei come "germanica" per sintetizzare. Ce ne rallegriamo. Lo applaudiamo. Ma noi lo abbiamo aiutato così come dovevamo? Forse non sempre. E forse non così come avremmo dovuto fare.
Noi dovremmo fare senza dubbio molto di più per aiutarlo se ci rendessimo conto dei questi semplici fati: da qualche tempo Germar, che deve anche mantenere
la sua famiglia, non possiede più un ufficio in cui lavorare e una segretaria per aiutarlo a sostenere il crescente carico di lavoro. Egli a dovuto recentemente
abbandonare l'ufficio e la collaboratrice per far fronte a crescenti spese legali.
Bisogna comprendere che senza un buon avvocato egli rischia di essere presto espluso dagli Stati Uniti e di condividere lo stesso tragico destino di Ernst Zündel.
Come il vero coraggio è prima ed innanzi tutto fisico, così la vera generosità è prima ed innanzi tutto quella concreta del portafoglio. Io vi invito a manifestare
il vostro sostegno a Germar Rudolf inviandogli del denaro con la massima urgenza. Da parte mia, ho fatto ciò negli anni passati ed intendo farlo ancora nel futuro malgrado la modicità dei miei mezzi.
Mi permetto di contare su di voi. Robert Faurisson, 16 maggio 2005
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I contributi possono essere inviati per lettera a:
Germar Rudolf
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Sotto l'appello a sostenere Germar fatto il 9 giugno 2005 dal Prof. Arthur
R. Butz
Donazioni di100 dollari USA o superiori danno diritto ad un ulteriore anno
di abbonamento
alla rivista in lingua inglese The Revisionist
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Chi è Germar Rudolf ?
E' un martire,cioè un testimone nel senso etimologico del termine.
Le sue perizie chimiche sulle camere a gas hanno fornito un contributo importantissimo alla comprensione dei fatti relative alla persecuzione degli ebrei nella seconda guerra mondiale e alla successiva strumentalizzazione del mito.
E sopratutto i metodi usati per farlo tacere ci dicono tutto sui metodi con cui la cosiddetta democrazia gestisce la repressione delle idee e sulla finalità di questa repressione.
Questo brano estratto qui sotto proviene dal libro
IL MITO DELLO STERMINIO EBRAICO di Mattogno http://www.libreriaar.it
appendice all'articolo di Graf sull'impatto sociale del dogmatismo politico sull'olocausto
(13) Lo Zyklon B è acido cianidrico allo stato liquido, imbevuto in coibenti granulosi o discoidali, utilizzato per la disinfestazione di locali e, secondo gli "storici di corte", durante la guerra, per la gassazione dei detenuti.
"Ad Auschwitz-Birkenau furono installati almeno 8 impianti di disinfestazione,funzionanti a Zyklon B"; "periodicamente, con lo Zyklon B, furono disinfestati interi settori del campo" (C. Mattogno, Olocausto: dilettanti allo sbaraglio, pp. 258-259).
"La causa principale dell'altissimo tasso di mortalità ad Auschwitz, fu il tifo) petecchiale. Nella tarda estate del 1942 questa epidemia provocò 403 morti in un sola giornata. I documenti (dell'epoca) mostrano che i tedeschi (che amministravano il campo di Auschwitz) chiesero ripetutamente forniture di Zyklon B per eliminare i pidocchi, poiché le scorte erano carenti ... incidentalmente, richiamo la vostra attenzione sul fatto che durante la guerra lo Zyklon B fu inviato anche in Svizzera, in Norvegia ed in Finlandia. Ciò significa forse che gli ebrei,furono gassati anche in quei paesi?" (testimonianza di Jurgen Graf al tribunale di Baden, 16 luglio 1998, cit. in The Journal of Historical Review, July-August 1998).
Nella Greuelpropaganda rientrava anche il "sapone umano" che lo stesso direttore del Museo dell'Olocausto israeliano, Shmuel Krakowski, definì nel 1990 accusa assolutamente priva di fondamento.
Analogamente per i pretesi "paralumi di pelle umana": nel 1948 il generale Lucius Clay, governatore militare americano della Germania occupata, inviò tutti i manufatti di "pelle umana" ad un laboratorio specializzato, richiedendo le opportune analisi ed un'accurata relazione. Il risultato fu: pelle di capra.
(Cfr: C. Mattogno: Olocausto: dilettanti allo sbaraglio, p. 263; Il Ministero della Verità e la RAI presentano .... in Sentinella d'Italia, aprile 1997; Risarcimento per Fred Leuchter?, in Sentinella d'Italia, novembre 19.99.
Nel testo inglese Graf usa il termine nazis, che quasi tutta la pubblicistica traduce con la parola nazisti ma, osserva a proposito Gianantonio Valli, il termine è errato (voiutamente secondo noi, perché contiene, in chi lo usa, un'accentuazione dispregiativa) in quanto, alla stessa stregua, si dovrebbe altresì pronunciare comisti anziché comunisti, socisti in luogo di socialisti, e così via.
"Il rapporto Leuchter ha il merito di aver aperto un nuovo campo d'indagine, ma esso è ormai superato; la "prova chimica" revisionista per eccellenza è la perizia sulla formazione e sulla rilevabilità di composti di cianuro nelle "camere a gas" di Auschwitz del chimico tedesco Germar Rudolf che ha studiato scientificamente tutti i problemi chimici e tecnici fondamentali connessi con le presunte camere a gas omicide (sistema costruttivo degli impianti di disinfestazione ad acido cianidrico, formazione e stabilità del ferrocianuro ferrico, influenza dei vari materiali costruttivi, tossicologia dell'acido cianidrico, caratteristica di vaporizzazione dello Zyklon B, analisi critica delle testimoninze basata, tra l'altro, sullo studio della diffusione dell'acido cianidrico nei locali, delle possibilità di ventilazione delle "camere, a gas", della capacità dei filtri delle maschere antigas); egli ha inoltre eseguito una serie di prelievi elle camere di disinfestazione e nelle presunte "camere a gas" omicide di Birkenau e ha anche effettuato esperimenti di gassazione di materiale murario; infine ha confutato sul piano chimico le obiezioni dei personaggi più importanti (Pressac, Wegner, Wellers,Jagschitz, Fleming, nonché le perizie di Cracovia del 1945 e del 1990) mosse al Rapporto Leuchter"; "Le analisi chimiche dei campioni prelevati" da Germar Rudolf nel 1991 "hanno indicato un contenuto massimo di cianuridi 13.500 mgl/kg nella camera a gas di disinfestazione del BW 5b e un contenuto massimo di 7,2 mgl/kg nelle presunte camere a gas omicide (crematorio II)" (C. Mattogno, Intervista sull'Olocausto, Ar, Padova, pp. 39-40).
Le vessazioni cui è stato successivamente sottoposto Germar Rudolf richiederebbero un articolo a parte. Rudolf, mentre lavorava presso il prestigioso Istituto Max Planck di Stoccarda, aveva eseguito le analisi di cui sopra consegnando la perizia chimica all'avvocato difensore del generale Otto Ernst Remer, sottoposto a procedimento giudiziario perché aveva scritto che non credeva nell'esistenza delle camere a gas nella Germania nazionalsocialista. Il giudice non accettò la perizia. Il generale Remer fu condannato a 22 mesi di carcere. Egli fece pubblicare la perizia nel 1993, aggiungendovi una prefazione ed una postfazione (nulla di criminale: segnalava che la perizia era stata rifiutata dal giudice ed altro di quel tenore). Per tale pubblicazione Rudolf fu condannato.
Nel frattempo anche l'università di Stoccarda rifiuta di fissare la data dell'esame di laurea per Rudolf. Iniziano le persecuzioni poliziesche: gli viene confiscata la corrispondenza, viene aperto contro di lui un procedimento giudiziario con giudici che subiscono fortissime pressioni esterne: da giudici di altri tribunali, da professori universitari di altri istituti, da membri del parlamento. Il governo di Tel Aviv preme per aver accesso al suo archivio. Rudolf decide di lasciare la RFT, e da allora è in esilio. Sua moglie, che non è riuscita a integrarsi in un paese di diversa cultura e linguaggio, ha chiesto il divorzio ed è tornata a Stoccarda portandosi appresso i figlioli.
Vedi: The Scientist and the Gas Chambery / Lo scienziato e le camere a gas, intervista audio di Michael A. Hoffman II a Germar Rudolf, 1999, Revisionist History, Coeur d'Alene, Idaho, USA.. Un altro indice dei cambiamento di clima è il recente articolo di prima pagina "Pericolo nel negare l'Olocausto? nel Los Angeles Times. Per la prima volta in assoluto, un quotidiano, fra i maggiori in USA, porta in primo piano la notizia che in Francia, in Germania ed in altri paesi europei, degli studiosi vengono incarcerati, multati e forzati all'esilio per aver contestato la storia dell'Olocausto stabilita/ordinata dal governo. Nel lungo articolo dei 7 gennaio 2000 Kim Murphy inizia citando la persecuzione del giovane chimico tedesco Germar Rudolf, concludendo - sulla base di un dettagliato esame effettuato in loco - che nessuno fu ucciso, o avrebbe potuto essere ucciso, nelle pretese camere a gas di Auschwitz e Birkenau. Non pochi lettori certamente si son chiesti: che genere di "verità storica" è mai questa che dev'essere protetta da un'armatura di polizia, di procedimenti penali, di ammende e di incarcerazioni? ... La lobby ebraica non perse tempo attaccando furiosamente sia il Los Angeles Times che Murphy per questo articolo definito "immorale".
(17) Insomma, come ha argutamente osservato André Chelain,direttore-editore dei periodico L'Autre Histoire, Deckert è colpevole del "delitto di traduzione simultanea"! Ma l'accanimento della Repubblica Federale Tedesca contro Deckert è palesato da ulteriori condanne per complessivi 60 mesi di prigione per delitto d'opinione. Egli è ormai in carcere da 52 mesi (al febbraio 2000) e, secondo indiscrezioni, potrebbe tornare in libertà - forse condizionata all'abbandono di ogni attività storica e politica - nell'agosto dei 2000. Cinque anni di vita sottratti dalla Polizia del "più libero stato tedesco", come si autodefinisce la Bundesrepublik.
In merito al trattamento subito da Fred Leuchter nella "cine-biografia" diretta dall'ebreoamericano Errol Morris, documentarista di grido, film in visione nelle sale americane da fine dicembre 1999, cfr. Risarcimento per Fred Leuchter pugnalato alle spalle, in Sentinella d'Italia, novembre e dicembre 1999.
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La perizia di Germar Rudolf è apparsa recentemente in edizione ampliata col titolo "Das Rudolf Gutachten". Castle Hill Publishers, PO Box 118,
Hastings, TN34 3 ZQ, Inghilterra, aprile 2001, 240 pagine. I capitoli più importanti sono il quarto (Auschwitz, malattie infettive, Zyklon B, impianti
di disinfestazione), il quinto (formazione e stabilità del blu di Prussia),il sesto (Zylklon B e uccisione in massa, critica delle testimonianze), il
settimo (valutazione delle analisi chimiche, con le risposte ai critici e alle perizie polacche).
Finora questa perizia non è stata neppure scalfita dalle critiche degli avversari.
Esistono tre perizie olocaustiche sulle "camere a gas" di Auschwitz:
1) quella, puramente qualitativa, di Jan Z. Robel del 15 dicembre 1945 di cui ho già parlato nel messaggio precedente.
2) La perizia Markiewicz et alii dell'Istituto delle perizie legali Jan Sehn di Cracovia del 1991 commissionata dal Museo di Auschwitz contro il
rapporto Leuchter.
3) La perizia Markiewicz et alii del 1994 contro la perizia Rudolf.Le pretese di quest'ultima sono state demolite da G. Rudolf nell'articolo
"Leuchter-Gegengutachten: ein wissenschaftlicher Betrug?" (La controperizia Leuchter: una impostura scoientifica?"), in: Deutschland in Geschichte und
Gegenwart, marzo 1995, pp. 22-26.