RPL, 8 luglio 2005, ore 9.20.
Grande Bracalini; finalmente una denuncia in diretta contro l'islam in toto e a favore della sacrosanta reazione, con tutti i mezzi di difesa disponibili.
RPL, 8 luglio 2005, ore 9.20.
Grande Bracalini; finalmente una denuncia in diretta contro l'islam in toto e a favore della sacrosanta reazione, con tutti i mezzi di difesa disponibili.
In origine postato da Eridano
RPL, 8 luglio 2005, ore 9.20.
Grande Bracalini; finalmente una denuncia in diretta contro l'islam in toto e a favore della sacrosanta reazione, con tutti i mezzi di difesa disponibili.
Ognuno a casa propria e i problemi sono finiti, purtroppo oggi il nuovo comandamento divino è la società multietnica.............
Dio/Allah mio come certa gente sa semplificare le cose....
Guarda che il 90% dei cittadini di religione islamica in
Gran Bretagna SONO GIA' a casa propria, sono nati li',
di 2a o 3a generazione, sono cittadini come gli altri.
Dove li espelli e in base a quale criterio? Che sono
di fede islamica? Un po' pochino per espellere un cittadino,
soprattutto da chi ci ha appena fatto la predica sulla liberta'
di espressione anche per i razzisti piu' estremi.
Naturalmente per par condicio, la prima volta che l'IRA
fara' un attentato si dovranno espellere dall'Europa
tutti i cattolici, suppongo. Cattolici raus, tornate
a casa vostra.
Insomma, senza negare tutti i problemi della societa'
multiculturale, dire "tornate a casa vostra" e' peggio
che una stronzata, e' un argomento senza senso,
da bar dello sport.
in altre parole stai descrivendo come il kossovo e ' diventato regolarmente e lagalmente albanese in 70 anni ( le tue 2 o 3 generazioni ...D) da serbo che era..In origine postato da aussiebloke
Dio/Allah mio come certa gente sa semplificare le cose....
Guarda che il 90% dei cittadini di religione islamica in
Gran Bretagna SONO GIA' a casa propria, sono nati li',
di 2a o 3a generazione, sono cittadini come gli altri.
Dove li espelli e in base a quale criterio? Che sono
di fede islamica? Un po' pochino per espellere un cittadino,
soprattutto da chi ci ha appena fatto la predica sulla liberta'
di espressione anche per i razzisti piu' estremi.
Naturalmente per par condicio, la prima volta che l'IRA
fara' un attentato si dovranno espellere dall'Europa
tutti i cattolici, suppongo. Cattolici raus, tornate
a casa vostra.
Insomma, senza negare tutti i problemi della societa'
multiculturale, dire "tornate a casa vostra" e' peggio
che una stronzata, e' un argomento senza senso,
da bar dello sport.
ora io posso capire che a te della marocchinizzazione della padania non freghi nulla da momento che vivi a londra da australiano...
ma mi stupisce che non ti preoccupi nemmeno della calcutta che ti cresce ogni giorno intorno a dove tu vivi .. tu non dovresti essere un rothshild ..
In origine postato da aussiebloke
Dio/Allah mio come certa gente sa semplificare le cose....
Insomma, senza negare tutti i problemi della societa'
multiculturale, dire "tornate a casa vostra" e' peggio
che una stronzata, e' un argomento senza senso,
da bar dello sport.
Bravo, i problemi della società della società multicultrale li conosciamo tutti e chi ha percorso questa strada ci ha insegnato molto.
In itaglia siamo ancora in tempo a fermare questo "fenomeno" che di naturale e inevitabile non ha un bel niente.
Tutti a casa loro, tanto per cominciare; a meno che tu non creda che ci devono pagare le pensioni, che le fabbrichette chiudono se non arrivano loro a fare i lavori che gli autoctoni "rifiutano" e altre amenità simili.......
Quanto all’Inghilterra che ha il piacere di ospitare immigrati di terza e quarta generazione, dovrai convenire che del “valore aggiunto” portato da questi graditi ospiti, il cittadino medio ne farebbe volentieri a meno.........
E questi discorsi li ho sentiti nei pub........
Non contestavo il tuo discorso sulla societa' multicult etc.
Mi riferivo alla frase specifica, quello di dire "in risposta
alle bombe, rimandare a casa loro gli islamici", che e' una
stronzata sotto tutti i punti di vista, almeno in GB dove gli islamici
sono cittadini di 3 generazione ed e' anche casa loro (ormai).
E' altrettanto stupida di chi dice "per fermare le bombe
basterebbe andare a parlare faccia a faccia con Bin Laden
in modo civile e mettersi d'accordo secondo quello
che desidera, in fondo e' una persona ragionevole".
Sono due atteggiamenti opposti, altrettanto facili
da pronunciare nei rispettivi bar ma altrettanto inutili
a risolvere il difficile problema reale che e' quello
che interessa credo a me come a te.
Senti, gli islamici di prima o sedicesima generazione, godono in Inghilterra dello stesso gradimento di una febbre influenzale in agosto.In origine postato da aussiebloke
Non contestavo il tuo discorso sulla societa' multicult etc.
Mi riferivo alla frase specifica, quello di dire "in risposta
alle bombe, rimandare a casa loro gli islamici", che e' una
stronzata sotto tutti i punti di vista, almeno in GB dove gli islamici
sono cittadini di 3 generazione ed e' anche casa loro (ormai).
E' altrettanto stupida di chi dice "per fermare le bombe
basterebbe andare a parlare faccia a faccia con Bin Laden
in modo civile e mettersi d'accordo secondo quello
che desidera, in fondo e' una persona ragionevole".
Sono due atteggiamenti opposti, altrettanto facili
da pronunciare nei rispettivi bar ma altrettanto inutili
a risolvere il difficile problema reale che e' quello
che interessa credo a me come a te.
Una buona ragione per evitare in ogni modo la società multietnica che i soliti noti ci vogliono imporre.
Per le altre considerazioni non commento e comunque cadrebbero se ognuno se ne stesse buono, buono a casa propria, senza la pretesa di esportare il "bene" e "l'aiuto" non richiesti.
Ogni tanto invidio i giapponesi, da loro controllare la presenza di islamici è più facile!
il problema non è da poco, nel giro di qualche decennio c'è il rischio che gli immigrati di religione islamica possano raggiungere il 10-15% della popolazione, e se sommiamo un altro 10-15% di cinesi e qualche polacco... arriviamo a quasi un terzo dell'intera popolazione.
Oggi la mancata integrazione tra autoctoni cristiani e comunità islamiche, cinesi e induiste è evidente e crea disagi sia in Gran Bretagna che in Francia. E' vero che siamo alla 2a o 3a generazione in qualche caso, ma non si può certo fare inutili paragoni con gli emigranti italiani che ora si sono stabilizzati nelle americhe o in australia. Qui di mezzo c'è l'Islam, non quello laico e moderato di Magdi Allam, ma quello fondamentalista degli imam di molte moschee, quello di al-qaeda. Ed è questo che può cambiare le cose... reazione genera reazione... è solo questione di tempo!
Il problema della immigrazione è tale, perché a fronte di un progetto più o meno criminale, si vuole IMPORRE, la società multietnica.
Un fatto così importante per il futuro di una nazione, - qualunque nazione - doveva e deve essere discusso e deciso dal POPOLO e non dai soliti noti che ritengono l'uomo più o meno una macchina o uno strumento per interessi lontanissimi da quelli reali della popolazione autoctona.
Sotto questo aspetto ha poca importanza disquisire quando e come sono arrivati gli immigrati; se prima si bloccano i flussi in arrivo e poi si inizia una politica di incentivazione (finanziaria o di altra natura), a lasciare il paese ospitante, con una emigrazione di ritorno, questa non potrà altro che far bene al paese di origine perché porterà con se esperienze lavorative, culturali etc, che serviranno più di ogni altro mezzo per far crescere quei paesi.
Un immigrato, con una esperienza lavorativa e con una determinata figura professionale, se lascia l'Europa, conta abbastanza poco per il sistema, ma è una inestimabile ricchezza per il paese povero che non ne ha nessuna.
Questa in sintesi la mia idea di immigrazione e il suo possibile superamento.
La questione e' una sola, e si chiama ius sanguinis.
Altrimenti se si considera padano (o britannico) qualsiasi essere antropomorfo che ha in tasca il pezzo di carta "cittadinanza padana" (o britannica), possiamo già sbaraccare.
Una Padania popolata da afroasiatici diventa veramente una espressione geografica e null'altro.