Riparto dalle contestazioni e i rilievi di Nebbia.
Ho l'impressione che il "Terrorismo" e la cosiddetta "Guerra al Terrorismo" stia creando profonde divisioni equivoci e smarrimento all'interno del nostro mondo (leghista-etno-nazionalista).
La massiccia offensiva mediatico-ideologica neocon non lascia spazi intermedi nello "Scontro di Civiltà": o con noi o con il Male (Islam). I nostri "distinguo" -nè Islam nè vaccari- vengono soffocati dal bombardamento ideologico che travolge come un rullo le posizioni più attente ai fenomeni geo-strategici e geo-politici.
Insomma, "parteggiare" geopoliticamente per l'Iran diventa sinonomo di anti-occidentalismo, di filo-terrorismo. Ai voglia di spiegare. Ogni giorno che passa e ogni bomba che esplode, i nostri appelli a vigilare e a non cadere nella "Grande Trappola", cadono nel vuoto.
Diciamolo chiaramente: noi possiamo indicare quanto vogliamo la Luna; ma sempre più numerosa è la schiera di coloro che guardano il dito.
Che fare dunque?
Continuare ed essere una "vox clamans" nel deserto?
Scegliere le catacombe?
Arruolarsi nella sodataglia neocon?
Accontentarsi della politique d'abord di quelli di là?