Si può comprare il testo solo in Albionese.
Oggi l'ebreo Caffaz Ugo, capogruppo dei Democratici di Sinistra nel consiglio comunale della città di Firenze, ha proposto di aiutare anche economicamente la comunità maomettana di Firenze e provincia per la costruzione di una moschea pubblica (libertà religiosa in foro esterno, presente anche nel documento del Concilio VaticanoII Dignitatis Humanae)...dicendo che anche dopo gli attentati di Londra l'Islam non deve essere appunto discriminato (è il principio del laicismo delle democrazie-liberale che dice non essere importante sapere quale sia la Vera Religione, che comunque non ha diritti esclusivi nella società se non alla pari con quelle false) e quindi dopo aver ottenuto i permessi la comunità maomettana di Siena e provincia (la moschea sarà costruita nel comune di Colle di Val d'Elsa) non sarà la sola ad avere una moschea. Che fortunati che siamo noi fiorentini, grazie all'ebreo Caffaz. Il Prof. Kevin MacDonald ha ragione...ma noi Cattolici lo sapevamo anche senza di lui.
Per sapere chi è l'ebreo Caffaz: Link
Ottimo riassunto.
Non si tratta di novità in senso assoluto, però può aiutare coloro che non ne hanno mai sentito parlare a inquadrare e capire meglio certe strategie globalizzanti o "global-facenti".
trattandosi di un autore cittadino statunitense, docente e ricercatore universitario (non è il solo), allora la cosa diviene un tantino più interessante.
Chissà chi, qui in europa, vorrà accusarlo d'essere anti americano?
Conosco e frequento uno statunitense che è fermamente "antiamericano", nel senso di anti neo conservatore, che per motivi di lavoro abita a Firenze. Parlando con lui si capisce che ci sono molti americani negli USa che sono contro il governo Bush non per motivi di non adesione partitica, ma proprio per motivi di "fondo"...insomma per gli stessi motivi che appaiano in questo forum. Poi, essendo cattolico, mi ha fatto notare una cosa curiosa, ovvero che negli USa c'è stata una reazione contraria al Concilio VaticanoII proporzionalmente molto maggiore a quella italiana, la quale si è manifestata fin da subito con franchezza.Originally posted by El Criticon
Ottimo riassunto.
Non si tratta di novità in senso assoluto, però può aiutare coloro che non ne hanno mai sentito parlare a inquadrare e capire meglio certe strategie globalizzanti o "global-facenti".
trattandosi di un autore cittadino statunitense, docente e ricercatore universitario (non è il solo), allora la cosa diviene un tantino più interessante.
Chissà chi, qui in europa, vorrà accusarlo d'essere anti americano?