Oggi tutti i magistrati italiani hanno fatto sciopero per protestare contro la riforma Castelli.
Un atto gravissimo che offende il Parlamento.
Come ha giustamente fatto rilevare Castelli, questo sciopero non è stato organizzato per fini sindacali relativi al contratto lavorativo dei magistrati ma è finalizzato a bloccare una riforma della giustizia che non c'entra nulla con le condizioni economiche di lavoro dei magistrati.
E' dunque una evidente prevaricazione del potere giudiziario ai danni del Parlamento che, almeno in teoria, dovrebbe rappresentare politicamente il popolo.
A questo punto dovremmo anche chiederci: ma da dove deriva il potere giudiziario dei magistrati italiani?
Chi rappresentano?
Hanno una investitura popolare?
In un sistema democratico i magistrati dovrebbero derivare il proprio potere dal popolo (nella democrazia infatti la sovranità appartiene al popolo) quindi dovrebbero essere eletti dal popolo.
E invece no; in Italia i magistrati sono nominati per concorso attraverso una commissione esaminatrice formata in gran parte sempre da magistrati.
E noi tutti sappiamo come si svolgono i concorsi in Italia.
Guarda caso è frequentissimo che a vincere tale concorso siano figli di magistrati (la maggioranza dei quali sono o massoni o comunisti).
Eppure, nonostante, non abbiano alcuna investitura popolare, hanno pure la faccia tosta di opporsi ad una legge del Parlamento che è il rappresentante della volontà popolare.