CATANIA/ CENERE ETNA, RINVIATO INTERROGATORIO SCAPAGNINI
18/07/2005 - 19:06
Unione chiede dimissioni sindaco indagato per abuso d'ufficio
Palermo, 18 lug. (Apcom) - "Sulla vicenda della cenere lavica c'è stato soltanto un grande imbroglio da parte del Governo nazionale e regionale, un imbroglio contro i cittadini catanesi". Lo afferma il deputato della Margherita, Giovanni Burtone, a proposito dell'inchiesta che vede indagato il sindaco di Catania Umberto Scapagnini e i componenti della vecchia giunta comunale per abuso d'ufficio e voto di scambio.
Secondo la Procura etnea, infatti, con una delibera di giunta, esitata 3 giorni prima del voto, Scapagnini avrebbe distribuito 3 milioni di euro ad oltre 4mila dipendenti comunali. E ciò sarebbe avvenuto sulla base di una estensiva interpretazione di un provvedimento di calamità naturale emesso dalla Protezione civile nell'ottobre del 2002 che stabiliva, come indennizzo per i danni subiti in quelle aree in seguito alla copiosa caduta di cenere dell'Etna sulla provincia di Catania, la restituzione ai dipendenti pubblici dei contributi versati. Con quella delibera la Giunta, nonostante un parere sfavorevole degli uffici comunali, decise di sostituirsi agli istituti di previdenza e rimborsare direttamente ai dipendenti i contributi versati riservandosi di recuperare le somme restituite ai dipendenti scomputandole dai versamenti successivi da effettuare all'Inpdap. Concluse le elezioni con la vittoria di Scapagnini, quella interpretazione 'estensiva', però, venne ridimensionata il 10 giugno scorso dal governo nazionale che chiarì come quegli aiuti, alla città di Catania, non spettavano. I dipendenti, che a ridosso del voto per le comunali si erano visti arrivare assegni variabili fra i 300 ed i 1300 euro, adesso dovranno restituirli. E sarà un problema visto che al momento dell'erogazione nessuno ha fatto sottoscrivere ai dipendenti l'impegno a restituirli nel caso - come è in effetti avvenuto - risultassero somme non dovute.
"Se ha un minimo di pudore Scapagnini si dimetta" incalza Burtone che evidenzia di.aver denunciato subito che negli ultimi giorni di campagna elettorale (Scapagnini stravolgendo i sondaggi ha battuto il candidato dell'Unione Enzo Bianco) "c'era stato un utilizzo spregiudicato di risorse pubbliche e private. Sono emersi fatti estremamente gravi perché "gli ultimi atti della giunta hanno avuto solo il sapore di scambio elettorale".
Sul fronte delle indagini si apprende che per impegni pregressi del difensore di Scapagnini, è stato rinviato a data da destinarsi l'interrogatorio del primo cittadino etneo in Procura fissato per le 17.30 di domani. "E' tutto in ordine - intanto ribadisce Scapagnini - dimostrerò la correttezza dell'operato mio e della mia giunta". Intanto uno degli assessori dato per presente alla riunione di giunta incriminata, Fabio Fatuzzo fa sapere di non aver partecipato a quella riunione.
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CATANIA/ CENERE ETNA, FAVA (DS), SCAPAGNINI LASCI
18/07/2005 - 19:17
"Altrimenti è necessario intervento ministro Pisanu"
Palermo, 18 lug. (Apcom) - "Se il sindaco Scapagnini non avrà il buon gusto di dimettersi, credo sia indispensabile che il Prefetto di Catania e il ministro degli Interni valutino tutte le strade percorribili per verificare la legittimità e la legalità del processo elettorale di Catania". E' quanto sostiene l'eurodeputato Ds Claudio Fava intervenendo a proposito dell'inchiesta che vede Umberto Scapagnini indagato per abuso d'ufficio e voto di scambio.
"Tornare al voto sarebbe l'unico modo per ripristinare la correttezza di un percorso democratico che, se le accuse rivolte a Scapagnini dovessero essere provate, verrebbe irrimediabilmente azzerato" conclude Fava.
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