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    IL MITO DELLA SOCIETA' APERTA (lo sfruttamento politico di Auschwitz)

    IL MITO DELLA SOCIETA' APERTA (lo sfruttamento politico di Auschwitz)


    di Gilad Atzomon


    Cari compagni,
    ho tradotto un articolo importantissimo sull'uso politico dell'olocausto. L'autore è Gilad Atzmon, un ebreo antisionista nato in Israele ma fuggito da quel paese dopo la sua esperienza militare nei territori occupati. Oggi vive in esilio a Londra. Noi non possiamo dire un decimo di quello che dice Atzmon, e invece l'articolo spiega molto bene perchè DOBBIAMO dirlo. Non dirlo significa fare il gioco della destra americana e della sinistra parlamentare europea. La lotta antimperialista risulta monca se non si smaschera l'uso politico dell'olocausto. L'articolo potrebbe completare l'analisi de Il Mito della Guerra Giusta di Powels. saluti e buona lettura.
    mauro

    IL MITO DELLA SOCIETA' APERTA
    DI GILAD ATZMON*
    Sessanta anni dopo la liberazione, Auschwitz è diventato un evento politico internazionale. Non è una coincidenza e credo che dovremmo fermarci un momento e chiederci: Perché ora? Perché Auschwitz?

    Noi che viviamo in un'epoca tecnologica, troviamo naturale che la maggior parte dei commentatori giudichino qualsiasi avvenimento analizzandone gli aspetti positivi, cioè la storia che essi contengono, i fatti su cui concentrare l'attenzione, il messaggio che se ne trae. Quando si parla di Auschwitz, si sottolineano solo il numero terrificante delle vittime, Mengele e i suoi esperimenti, la morte clinica di massa, le camere a gas, i treni, il famoso Arbeit Macht Frei sul cancello d'ingresso, la marcia della morte poco prima della liberazione, ecc. E tuttavia, io direi che è per lo meno altrettanto illuminante esporre ciò che il racconto di Auschwitz serve a nascondere. Ogni racconto storico può essere utilizzato come uno schermo fumogeno; e può diventare uno strumento molto efficace per far affermare la cecità collettiva. I racconti di Auschwitz e dell'Olocausto, in questo senso, non sono affatto diversi.
    A quanto pare, pur senza impegnarci a rispondere alle molte domande che minano la validità della versione dell'Olocausto che è attualmente accettata dalla maggioranza della gente, noi possiamo senza pericolo chiederci a cosa serva oggi la versione ufficiale dell'Olocausto. Chi ne tragga beneficio. Abbiamo altresì il diritto di chiedere perché la versione ufficiale dell'Olocausto viene oggi diffusa tanto ampiamente[1] da diverse e opposte istituzioni politiche. E' forse il risultato di una propaganda altamente sofisticata e orchestrata dagli ebrei? Non ne sono più tanto sicuro.
    Di primo acchito, la risposta a queste domande è assai semplice, la devastante immagine di Auschwitz e il Giudeocidio Nazista sono argomenti autosufficienti per condannare il nazionalismo, il razzismo e il totalitarismo. All'interno dell'accettata versione ufficiale dell'Olocausto, ognuna di queste ideologie viene considerata un nemico dell'umanità. Ma poi, si deve ammettere che non è né il nazionalismo, né il razzismo, né il totalitarismo che uccisero tanti esseri umani innocenti. Le ideologie non uccidono, sono sempre gli uomini che uccidono, indipendentemente dalle ideologie.
    Ma la versione ufficiale va un po' oltre, con l'immagine di Auschwitz nel fondo della nostra mente, i nostri pensatori e politici liberali dell'Occidente ci descrivono entusiasticamente una visione ingenua della nostra realtà sociale, presentandoci una semplicistica divisione binaria. Da una parte c'è la società aperta, dall'altra ci sono i suoi numerosi nemici. Secondo questa visione del mondo, c'è una sola società aperta, ma numerosi sono i suoi nemici; è importante sottolineare che il concetto di società aperta è un concetto vuoto, in pratica significa molto poco, per non dire nulla. A quel che sembra, per diventare membro del esclusivo club della società aperta, si deve semplicemente sostenere le guerre giuste. Il presidente Bush, un uomo che è ben lungi dal possedere grandi doti di eloquenza, è stato inaspettatamente preciso nel presentare proprio questo assioma post-Auschwitz occidentale: State con noi o contro di noi.
    Stare con noi, cioè stare con la società aperta, vuol dire che credete che siamo stati noi a liberare l'Europa, che siamo stati noi a liberare Auschwitz, che siamo stati noi che abbiamo salvato gli ebrei, e che siamo sempre noi che portiamo la nozione di democrazia negli angoli più remoti di questo pianeta turbolento. Stare con noi significa che accettate il fatto che noi rappresentiamo la voce del mondo libero. Significa anche che voi sapete di essere liberi incondizionatamente. Si tratta fondamentalmente di una nuova forma di tautologia: siete liberi anche se non lo siete. Stare con noi vuol dire che credete che il mondo sta progredendo rapidamente verso una divisione ancora più grande, vale a dire uno scontro di civiltà, in cui voi rappresentate un essere umano illuminato, buono e innocente, appartenente alla civiltà Giudeo-Cristiana, e gli altri sono malvagi fondamentalisti delle tenebre o per lo meno potenziali malvagi. Stare con noi vuol dire che ci si aspetta da te che tu non faccia troppe domande riguardo alla nostra condotta immorale.
    Per esempio, non devi chiedere perché il Bombardiere Harris & Co[2] ha assassinato 850.000 civili tedeschi, bombardando le città tedesche invece dell'infrastruttura industriale nazista.
    Essere un individuo libero in una società aperta significa che tu non devi mai azzardarti a fare domande riguardo Hiroshima. Nel caso tu sia abbastanza stupido da porre queste domande, faresti bene a farti subito furbo e accettare la verità ufficiale: Hiroshima era il modo migliore per porre un termine a quell'orribile guerra. Essendo un individuo libero quindi tu non farai domande riguardo alla moralità che si nasconde dietro l'uccisione di 2.000.000 di persone in Vietnam. Stando con noi non hai bisogno di porre tutte quelle stupide e noiose domande, perché devi ricordare che Auschwitz è stato il male supremo. Auschwitz è stato il fondo della malvagità umana e non devi mai dimenticare che siamo stati noi a metterci fine.
    Diciamo la verità: Auschwitz è stato senza dubbio un luogo orribile, ma sfortunatamente non è il male ultimo, perché il male non ha né limite né scala. Poi, se si vuole essere storicamente precisi, dobbiamo dire che non è vero che siamo stati i liberatori di Auschwitz. A quanto pare, fu Stalin, l'altro male. Fu Stalin che diede a tanti ebrei, a tanti prigionieri di guerra, prigionieri politici, zingari e a tanti altri detenuti la possibilità di vedere la luce del sole. Ma ancora una volta, dal momento che siete esseri liberi appartenenti alla società aperta non avete veramente bisogno di fare attenzione a simili dettagli secondari della storia. Sembrerebbe che Auschwitz sia un tassello essenziale della nostra auto-immagine di virtuosi occidentali.Quando serve il petrolio iracheno, il presidente americano non deve fare altro che paragonare Saddam a Hitler. Poi veniamo a sapere che il popolo iracheno deve essere liberato dal suo 'Auschwitz'. Già sappiamo quali sono state le conseguenze inevitabili.
    Dal momento che Auschwitz è così importante per i dirigenti politici americani, non sorprende che non troppo lontano dalla residenza del presidente degli Stati Uniti ci sia un grande museo dell'Olocausto, dedicato alla memoria degli ebrei e dei loro eroici liberatori. Il museo non riguarda le persone e nemmeno i crimini contro l'umanità, riguarda invece la continuazione dell'illusione della società aperta. Riguarda il mantenimento di una interpretazione particolare della storia. Riguarda l'idea che noi abbiamo ragione e gli altri, chiunque siano, hanno categoricamente torto.
    Questo museo non è veramente sulla sofferenza ebraica. Suppongo che esso non spiegherà ai suoi visitatori alcuni fatti storici fondamentali. Per esempio, non sarà spiegato alla folla che ci sfilerà dentro che il governo americano adottò una politica di immigrazione fortemente restrittiva, mai modificata nel periodo 1933-1944,[3] per bloccare l'immigrazione ebraica. Eviterà altresì di illustrare il fatto che il governo americano si rifiutò di intavolare o ostacolò profferte tedesche di trasferire ebrei da territori controllati dai nazisti. Più di ogni altra cosa il museo nasconderà il fatto accertato che l'aviazione americana non ricevette mai l'ordine di mandare in frantumi la fabbrica della morte nazista. Non furono mai bombardate le ferrovie che conducevano ad Auschwitz e ancor meno fu bombardato il campo di Auschwitz, né dalla RAF inglese, né dall'aviazione americana. Sembrerebbe che nei centri decisionali americani ci sia stata per tutta la guerra una vera e propria negligenza assassina su questo punto. Per esempio, il 20 agosto 1944, ben 127 fortezze volanti, scortate da 100 aerei da combattimento Mustang bombardarono con successo una fabbrica a meno di 5 miglia da Auschwitz. Nessun aereo fu dirottato per attaccare il campo della morte.
    Questi fatti non verranno mai documentati nel museo americano dell'Olocausto. Essi non combaciano con l'auto-immagine di un'America eroica e giusta. La storia di Auschwitz è in realtà una storia di brutale negligenza anglo-americana. La versione accettabile di Auschwitz è fondamentalmente un mito che ha la funzione di sostenere la pratica espansionista degli Stati Uniti. Auschwitz è la colonna morale portante dell'ideologia americana.
    Il museo dell'Olocausto è stato costruito per dire agli americani quello che può accadere quando tutto volge al peggio. Per quanto triste possa sembrare, nell'America contemporanea, tutto sta volgendo al peggio, malgrado il museo. La ragione è semplice, quando l'immagine del male si fa fermentare nella propria eredità culturale solo come attribuibile all'altro, allora si può diventare ciechi davanti al fatto che il male sei proprio tu. Come già i loro fratelli israeliani, gli americani hanno dimenticato come guardare a se stessi.
    Nel caso dell'America, la versione ufficiale dell'Olocausto serve la filosofia espansionista della destra. Allo scopo di prevenire un'altra Auschwitz, gli americani manderanno i loro eserciti in Vietnam, in Corea, in Irak. Essi sono sempre i liberatori. Fino alla fine della guerra fredda, c'erano i comunisti da combattere, un male concreto e reale; ma ora il male sta diventando sempre più astratto. In realtà, l'unico modo per dare un volto concreto ad un nemico indefinito è di equipararlo a Hitler. Il caso dell'Europa è leggermente diverso. Per quanto possa sembrare strano, in Europa è la sinistra parlamentare che trae i benefici dallo sfuttamento di Auschwitz. Fintantoché Auschwitz resterà profondamente radicato nel discorso politico quotidiano, la destra non potrà mai alzare la testa.[4] La sinistra dominante europea dipende oggi totalmente dalla versione ufficiale dell'Olocausto e di Auschwitz.
    A quanto pare, Auschwitz è l'ultima barricata della sinistra (parlamentare) contro la rinascita della destra. In Europa, qualsiasi sentimento di aspirazione nazionale, o solo una preoccupazione nazionale che può apparire xenofoba viene immediatamente contrastata come se fosse una rinascita del nazismo. All'interno di questa opprimente visione del mondo, alla gente non è più permesso di esprimere un qualche amore per il proprio paese. Inoltre, dal momento che essa è politicamente dipendente dall'immagine dell'ebreo come vittima innocente, la politica dominante della sinistra europea non potrà mai sostenere pienamente la causa palestinese.
    A quanto pare, Auschwitz è diventato un simbolo del legame tra la sinistra parlamentare europea e la destra espansionista americana.[5] Per entrambi Auschwitz è un'icona della minaccia contro l'immagine della società aperta; nella prospettiva di questo legame fatale, qualsiasi genuina politica di sinistra europea è destinata a essere spinta al margine. Qualsiasi forma di politica genuinamente di sinistra è destinata ad essere presentata come una politica sovversiva ed estremista. Nel marzo 1988, Robin Cook, allora ministro degli affari esteri inglese, fece una visita diplomatica in Israele. Mentre si trovava in quel paese, Cook giustamente rifiutò di visitare lo Yad Vashem, sostenendo che era preoccupato del futuro e non del passato. Non molto tempo dopo Cook perse il posto. Il rifiuto di inchinarsi davanti alla versione ufficiale di Auschwitz gli costò il ministero degli esteri. Non furono gli ebrei che lo cacciarono da quel ministero. Fu il partito laburista, un partito parlamentare della sinistra europea. E così, Auschwitz è lì per protrarre il mito della società aperta, è lì per presentarci un'illusione di identità occidentale liberata. Finchè ci sarà Auschwitz nel cuore della nostra politica quotidiana, noi saremo tutto all'infuori che liberati. C'è vita dopo Auschwitz e questa vita ci appartiene. Faremmo meglio a farne qualcosa di utile. Se c'è qualcosa che non dovremmo mai fare, questo sarebbe di non uccidere nessuno nel nome di Auschwitz.
    E' invece esattamente ciò che stiamo facendo.
    Gilad Atzmon
    Fonte.www.counterpunch.org/atzmon01292005.html
    29/0.02.05
    Segnalato da: Redlink
    *Gilad Atzmon è nato in Israele ed ha effettuato il servizio militare nell'esercito israeliano. E' l'autore di un recente romanzo 'A Guide to the Perplexed'. Atzmon è anche uno dei migliori sassofonisti europei. Il suo ultimo CD 'Exile? (Esilio) è stato dichiarato il migliore CD Jazz dell'anno da parte della BBC. Vive a Londra.
    NOTE:
    [1] Al punto che qualcuno comincia a chiedersi se la commemorazione del 'Giorno della Memoria' con documentari, cerimonie ufficiali, messe e prediche religiose, film hollywoodiani, testimonianze, discorsi di politici di tutte le tendenze, presentazioni di libri, poesie, concorsi nelle scuole, con una lunga e insistente programmazione di tutte le reti televisive e radiofoniche, con articoli di prima pagina di tutti i quotidiani, manifesti, ecc non corra il rischio di diventare controproducente (ndt).
    [2] Arthur Harris (1892-1984) teorico e responsabile britannico dei bombardamenti sui civili tedeschi tra il '40 e il '45.
    [3] Nè naturalmente il museo spiegherà che questa politica di immigrazione restrittiva era appoggiata (sembra assurdo ma è vero!) dalla principale organizzazione sionista americana che per voce di un suo dirigente, Stephen Wise, con l'approvazione del presidente della Organizzazione sionista mondiale, Weizman, si oppose all'abolizione delle restrizioni sull'immigrazione ebraica in America nella speranza che questa immigrazione si dirigesse verso la Palestina al fine di costituirvi al più presto una maggioranza ebraica e uno stato ebraico sionista (vedi Lenni Brenner, 'Zionism in the Age of the Dictators' Cap. 13, edizione Online, dove tutta la vicenda è esposta con dovizia di particolari.) (ndt).
    [4] Questo è vero per la destra di tutti i paesi europei, come ad esempio la destra di Le Pen in Francia o la destra austriaca di Haider, ma non per la destra trasformista di AN in Italia. Fini ha fatto dell'alleanza con Bush e Sharon e del sovvertimento della precedente politica antisemita i cardini del rinnovamento del fascismo italiano. Fini ha capito che all'estrema destra oggi conviene adottare la stessa politica dell'Olocausto adottata dalla destra USA (ndt).
    [5] Blair e il partito laburista inglese ne sono gli esempi più eclatanti (ndt).
    Ibrahim

  2. #2
    I amar prestar aen
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    Cosa centra la Società aperta con il "vostro supposto" mito dello sfruttamento politico di Auschwitz?

    La società aperta è la democrazia ,una forma di governo, questa accezzione fu data a lei dal Filosofo K.Popper. Il filosofo indicò una serie di norme per definire la società aperta:

    K. R. Popper, The Open Society and its Enemies, vol. II; trad. it. La società aperta e i suoi nemici, vol. II, a cura di D. Antiseri, Armando, Roma, 1981, pagg. 210-211

    1. La democrazia non può compiutamente caratterizzarsi solo come governo della maggioranza, benché l'istituzione delle elezioni generali sia della massima importanza. Infatti una maggioranza può governare in maniera tirannica. (La maggioranza di coloro che hanno una statura inferiore a 6 piedi può decidere che sia la minoranza di coloro che hanno statura superiore a 6 piedi a pagare tutte le tasse). In una democrazia, i poteri dei governanti devono essere limitati, e il criterio di una democrazia è questo: in una democrazia i governanti – cioè il governo – possono essere licenziati dai governati senza spargimenti di sangue. Quindi se gli uomini al potere non salvaguardano quelle istituzioni che assicurano alla minoranza la possibilità di lavorare per un cambiamento pacifico, il loro governo è una tirannia.
    2. Dobbiamo distinguere soltanto fra due forme di governo, cioè quello che possiede istituzioni di questo genere e tutti gli altri; vale a dire fra democrazia e tirannide.
    3. Una costituzione democratica consistente deve escludere soltanto un tipo di cambiamento nel sistema legale, cioè quel tipo di cambiamento che può mettere in pericolo il suo carattere democratico.
    4. In una democrazia, l'integrale protezione delle minoranze non deve estendersi a coloro che violano la legge e specialmente a coloro che incitano gli altri al rovesciamento violento della democrazia.
    5. Una linea politica volta all'instaurazione di istituzioni intese alla salvaguardia della democrazia deve sempre operare in base al presupposto che ci possono essere tendenze anti-democratiche latenti sia fra i governati che fra i governanti.
    6. Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti; anche se fossero mantenuti certi vantaggi economici goduti dai governati, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione.
    7. La democrazia offre un prezioso campo di battaglia per qualsiasi riforma ragionevole dato che essa permette l'attuazione di riforme senza violenza. Ma se la prevenzione della democrazia non diventa la preoccupazione preminente di ogni battaglia particolare condotta su questo campo di battaglia; le tendenze antidemocratiche latenti che sono sempre presenti (e che fanno appello a coloro che soffrono sotto l'effetto stressante della società), possono provocare il crollo della democrazia. Se la comprensione di questi principi non è ancora sufficientemente sviluppata, bisogna promuoverla. La linea politica opposta può riuscire fatale; essa può comportare la perdita della battaglia piú importante, che è la battaglia per la stessa democrazia.

    Cosa centra lo sterminio degli ebrei europei con questo? Nulla. Lo sterminio fu un risultato di una società chiusa.

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  3. #3
    I amar prestar aen
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    Originally posted by Nietzsche56
    Cazzate... e lo sterminio dei Palestinesi ad opera dell'"unica democrazia del medioriente"?
    E la guerra di AGGRESSIONE ad uno stato sovrano (l'Iraq) condotta illegalmente e con pretesti costruiti in mala fede dalla piu' grande democrazia esistente?
    Bisogna essere cervelli fritti per andare ancora dietro a queste panzane democratiche...
    Israele tortura e assassina extragiudizialmente , però rivendica ancora di essere formalmente una democrazia...
    Ma voi, ci dovete sicuramente provare gusto a farvi fottere cosi'!!!..


    Nietzsche
    Cazzate tue, nessuno sterminio, anzi stanno proliferando come conigli, le guerre di aggressione?, ma nel 47 attaccarono gli arabi, nel 56 attacarono gli Israeliani, nel 67 gli arabi, nel 72 gli arabi, nel 82 gli israeliani, la prima e la seconda intifada furono scatenate dagli sgerri di arrafat (non è un refuso). Siamo 5 a 2. Mi sa che in matematica .....l'unica vera democrazia era il libero stato nazista dell'irak. Ma dai state zitti abbiate un po di pudore, tornate nelle catacombe a pensare a qualche nuovo complotto giudo-pluto-pippo e paperino.

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  4. #4
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    Originally posted by locke
    Cosa centra la Società aperta con il "vostro supposto" mito dello sfruttamento politico di Auschwitz?

    La società aperta è la democrazia ,una forma di governo, questa accezzione fu data a lei dal Filosofo K.Popper. Il filosofo indicò una serie di norme per definire la società aperta:

    K. R. Popper, The Open Society and its Enemies, vol. II; trad. it. La società aperta e i suoi nemici, vol. II, a cura di D. Antiseri, Armando, Roma, 1981, pagg. 210-211

    1. La democrazia non può compiutamente caratterizzarsi solo come governo della maggioranza, benché l'istituzione delle elezioni generali sia della massima importanza. Infatti una maggioranza può governare in maniera tirannica. (La maggioranza di coloro che hanno una statura inferiore a 6 piedi può decidere che sia la minoranza di coloro che hanno statura superiore a 6 piedi a pagare tutte le tasse). In una democrazia, i poteri dei governanti devono essere limitati, e il criterio di una democrazia è questo: in una democrazia i governanti – cioè il governo – possono essere licenziati dai governati senza spargimenti di sangue. Quindi se gli uomini al potere non salvaguardano quelle istituzioni che assicurano alla minoranza la possibilità di lavorare per un cambiamento pacifico, il loro governo è una tirannia.
    2. Dobbiamo distinguere soltanto fra due forme di governo, cioè quello che possiede istituzioni di questo genere e tutti gli altri; vale a dire fra democrazia e tirannide.
    3. Una costituzione democratica consistente deve escludere soltanto un tipo di cambiamento nel sistema legale, cioè quel tipo di cambiamento che può mettere in pericolo il suo carattere democratico.
    4. In una democrazia, l'integrale protezione delle minoranze non deve estendersi a coloro che violano la legge e specialmente a coloro che incitano gli altri al rovesciamento violento della democrazia.
    5. Una linea politica volta all'instaurazione di istituzioni intese alla salvaguardia della democrazia deve sempre operare in base al presupposto che ci possono essere tendenze anti-democratiche latenti sia fra i governati che fra i governanti.
    6. Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti; anche se fossero mantenuti certi vantaggi economici goduti dai governati, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione.
    7. La democrazia offre un prezioso campo di battaglia per qualsiasi riforma ragionevole dato che essa permette l'attuazione di riforme senza violenza. Ma se la prevenzione della democrazia non diventa la preoccupazione preminente di ogni battaglia particolare condotta su questo campo di battaglia; le tendenze antidemocratiche latenti che sono sempre presenti (e che fanno appello a coloro che soffrono sotto l'effetto stressante della società), possono provocare il crollo della democrazia. Se la comprensione di questi principi non è ancora sufficientemente sviluppata, bisogna promuoverla. La linea politica opposta può riuscire fatale; essa può comportare la perdita della battaglia piú importante, che è la battaglia per la stessa democrazia.

    Cosa centra lo sterminio degli ebrei europei con questo? Nulla. Lo sterminio fu un risultato di una società chiusa.

    Cordiali Saluti

    se questa nostra è una "società aperta" io sono un extraterrestre...
    non voglio ripetere quello detto prima da Nietzsche56 ma basta vedere le violenze e il terrorismo degli USA e dell'entità sionista (quello VERO terrorismo) per vedere una "società aperta"...SOLO PER CHI DETIENE IL POTERE ECONOMICO-MILITARE e MASSMEDIATICO.
    poi si dovrebbe aprire una discussione filosofica sul tanto osannato karl popper (grandemente sopravvalutato. ma a vantaggio del SISTEMA) e forse rivalutare le critiche di p.k. feyerabend... ma si andrebbe oltre il consentito.

    poi vale sempre il detto napoletano: " ogni scarraffone è bello a mamma soià" (spero di averlo scritto correttamente)
    saluti
    Ibrahim

  5. #5
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    Originally posted by Nietzsche56
    E' sempre difficile dialogare con i disonesti accecati portatori della stella di Davide...
    Proliferano come conigli i palestinesi?
    E' per questo che avete aperto la caccia indiscriminata?
    Avete una schifosa mente razzista voi Ebraizzati ...capace di ogni nequizia...
    L'aggressione allo Stato sovrano era riferita all'Iraq da parte degli americani ( era ovvio ma tu hai fatto finta di non capire)
    Hai glissato sulla TORTURA e sugli OMICIDI... abitualmente nelle corde degli Ebrei...
    Ci aggiungo, che NON C' E' NESSUNA GUERRA fra Palestina ( che non esiste) ed ISRAELE ...ma un progressivo genocidio di un popolo sotto gli occhi impotenti di una COMUNITA' INTERNAZIONALE impaurita dalla PROTERVIA Di USRAEL E DI ISRAEL...
    Ci aggiungo che gli Ebrei CONTINUANO A RUBARE TERRE PALESTINESI ANCHE OGGI in barba ad ogni accordo e ad ogni possibilità futura di poter dare uno Stato ai palestinesi...
    Ladri! Infami ladri e assassini Ebrei!.. Niente altro che questo sono... Non passerà molto tempo e il mondo intero si scontrerà col bisgno di affrontare questo bubbone....

    N.

    un bubbone?
    Ibrahim

  6. #6
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    Originally posted by Nietzsche56
    E' sempre difficile dialogare con i disonesti accecati portatori della stella di Davide...
    Proliferano come conigli i palestinesi?
    E' per questo che avete aperto la caccia indiscriminata?
    Avete una schifosa mente razzista voi Ebraizzati ...capace di ogni nequizia...
    L'aggressione allo Stato sovrano era riferita all'Iraq da parte degli americani ( era ovvio ma tu hai fatto finta di non capire)
    Hai glissato sulla TORTURA e sugli OMICIDI... abitualmente nelle corde degli Ebrei...
    Ci aggiungo, che NON C' E' NESSUNA GUERRA fra Palestina ( che non esiste) ed ISRAELE ...ma un progressivo genocidio di un popolo sotto gli occhi impotenti di una COMUNITA' INTERNAZIONALE impaurita dalla PROTERVIA Di USRAEL E DI ISRAEL...
    Ci aggiungo che gli Ebrei CONTINUANO A RUBARE TERRE PALESTINESI ANCHE OGGI in barba ad ogni accordo e ad ogni possibilità futura di poter dare uno Stato ai palestinesi...
    Ladri! Infami ladri e assassini Ebrei!.. Niente altro che questo sono... Non passerà molto tempo e il mondo intero si scontrerà col bisgno di affrontare questo bubbone....

    N.
    Ehi amico nazistello da quattro soldi (pochi perchè il capitale voi non lo avete da tempo). Forse non sai con chi stai parlando, non sono mica ebreo io, io sono un cattolico italiano. L'unica stella che porto, è quella degli scudetti della mia squadra del cuore. Ricapitoliamo:
    Solo una mente perversa e deformata dall'odio o dalla ideologia può asserire che nei 120 anni dal arrivo dei sionisti in terrasanta, sia avvenuto un genocidio di palestinesi/arabi. Le cifre parlano in maniera chiara ed incontrovertibile. L'aggressione ad uno stato sovrano non è una novità nella storia del mondo, voi nazisti ne eravate capaci a suo tempo, ma quando questo stato è governato da un regime nazistoide è fortemente auspicabile e benvoluta. ora i nazi islamisti stanno massacrando a suon di bombe gli stessi irakeni con una professionalità che il tuo amichetto saddam/arrafat gli avrebbero invidiato. Ci sono stati casi di torture perpretate da soldati israeliani, non lo nego, la magistratura del democratico stato è intervenuta ed ha preso le dovute risposte, mentre tu parlami del sistema giudiziario messo in piedi dal tuo arrafat? Dai divertiamoci. I palestinesi per le loro belle ragioni nel 2000 decisero di abbandonare la via pacifica per ottenere il loro stato, che per la precisione potevano già avere nel 48 ma preferirono papparsi tutta la pagnotta con inoti risultati. Con quali risultati? Se io scateno una guerra, e poi la perdo, ed i palestinesi hanno perso anche questa cosa succede? Ti ricordo la fine che ha fatto la Slesia, la Pomerania, parte di essa, la Prussia Orientale, o se pèreferisci l'italiana Istria. Da che mondo e mondo se uno perde la guerra, e gli arabi le hanno perse tutte, riduce le sue pretese, ma i tuoi amichetti arabi no loro vogliono tutta la torta. Dici che gli Israeliani continuano a rubare le terre ancora oggi? tralasciando il ritiro da Gaza, dove evidentemente le terre le restituiranno, che deve ancora avvenire, io utilizzo il termine conquistare, in una guerra difensiva. SE i tuoi amichetti accettavano gli accorid di Taba....ma loro vogliono tutta la torta. E che vadano a prenderse la torta e non rompanoi più, però se dovessero perdere che la smettano di piangere. Quanto al bubbone continua a cullarti nel tuo delirio razzista, aspetta e spera.

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  7. #7
    I amar prestar aen
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    Originally posted by Nietzsche56
    Ma tu, sei consapevole di quando è successo?
    Voglio dire di quando sei diventato giudeo incirconciso?Forse già nella culla? Al catechismo sotto il bacarozzo nero?
    Cattolico italiano? Non farmi ridere...dài..credi che li rispetti piu' dei giudei, i cattolici?
    Sono duemila anni che questo rifiuto vomitato da un Ebreo malefico ( Paolo di tarso) inquina l'umanità con le sue fole devastatrici di cervelli...
    Considero il cristianesimo (in tutte le sue forme, indiscriminatamente)una religione creata dagli Ebrei per i goys.. per i maiali non-ebrei e che Ebrei mai potranno essere ma che, tramite queste religioni saranno infiacchiti e controllati dagli Ebrei...Rileggiti Roma contro Giudea.. e potrai capire cosa penso dei cattolici:
    Cosa posso dirti nazistallo ognuno crede in quello che vuole.

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  8. #8
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    Originally posted by Nietzsche56
    Considero il cristianesimo (in tutte le sue forme, indiscriminatamente)una religione creata dagli Ebrei per i goys.. per i maiali non-ebrei e che Ebrei mai potranno essere ma che, tramite queste religioni saranno infiacchiti e controllati dagli Ebrei...Rileggiti Roma contro Giudea.. e potrai capire cosa penso dei cattolici:
    Se il Cristianesimo fosse stato creato dagli Ebrei per controllare i non Ebrei, sarebbe stato un bel fiasco, viste le persecuzioni cristiane contro i "creatori"!

  9. #9
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    A voi islamo-nazisti vi brucia che si parli di Auschwitz perchè volete farla dimenticare per riaprirla e rimetterla in funzione.

  10. #10
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    Non c'è bisogno funzionano gia' bene cosi' come sono i lager di Guantanamo e Abu Ghraib...

 

 
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