Veneto
20/07/2005 - 17:06
ABANO TERME: OMICIDIO GIOIELLIERE, TROVATA BRUCIATA L'AUTO DEI BANDITI
(AGE) ABANO TERME, Padova - E' stata ritrovata nella notte nel veneziano, completamente bruciata, l'auto usata dai banditi nella fuga dopo la tentata rapina ad Abano Terme (Padova), nella quale sono morti il gioielliere Gianfranco Piras, 64 anni, e uno dei malviventi Emanuele Crovi, 30 anni. L'auto, un'Audi A3, è stata abbandonata dai malviventi nelle prime ore di stamane a Giare di Mira (Venezia). Prima di fuggire i banditi hanno appiccato il fuoco per cancellare ogni traccia. E' stato un abitante del luogo a chiamare il 112 dopo aver sentito arrivare a forte velocità l'auto al confine della sua proprietà. Dalla vettura sono scesi due uomini che dopo aver incendiato l'auto si sono allontanati a piedi. Probabilmente i malviventi o avevano un'altra auto nascosta nei paraggi, con la quale sono poi fuggiti, o sono stati raccolti da un complice. L'Audi A3, secondo si è appreso, era stata rubata ad un'autoconcessionaria di Castiglione delle Stiviere (Mantova) ed era ancora da immatricolare. Sul posto sono arrivati i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Mestre e della Tenenza di Mira che hanno avviato le prime ricerche, che non hanno portato però a risultati. La vettura è stata quindi posta sotto sequestro ed affidata ai reparti che stanno svolgendo indagini sulla tentata rapina di ieri pomeriggio finita in tragedia. Crovi, il malvivente rimasto ucciso dai colpi di pistola di Piras, era già stato condannato in passato per rapina, ed era stato scarcerato dal tribunale del riesame di Venezia 4 giorni fa ed era affiliato ad una banda di giostrai stanziale a Brugine, nel padovano. Gli investigatori hanno già un'idea di chi potrebbero essere i complici dell'uomo, gli altri tre banditi che hanno partecipato all'assalto della gioielleria di Abano. Il modus operandi dei malviventi, infatti, è lo stesso di altre rapine compiute nella regione usando sempre un'auto rubata da una concessionaria. Un marchio di fabbrica che rimanda, secondo gli investigatori, ai cosiddetti "giostrai" gravitanti nel mondo dei nomadi. Per questo, per tutto il pomeriggio di ieri, la notte e stamani i campi nomadi anche di altre regioni sono stati passati al setaccio dalle forze dell'ordine. La caccia, che al momento non ha sortito risultati, non è conclusa.
E' polemica, intanto, sulla scarcerazione di Crovi. I commercianti lamentano una mancanza di tutela da parte delle autorità. Chiede chiarezza sulla "inspiegabile e intollerabile" decisione il deputato di An Filippo Ascierto, ex maresciallo dei carabinieri. In difesa dei magistrati, invece, si schiera Piero Ruzzante, segretario del gruppo diessino alla Camera. Secondo Ruzzante, l'attacco ai giudici da parte della destra è solo un modo per mascherare il fallimento della politica di sicurezza del governo.
(AGE) NUN
siete moralmente colpevoli anche voi della morte di questo povero disgraziato, così come di tutti coloro che son crepati per mano di gente rilasciata con troppa facilità dalla casta che voi proteggete....